Hanno governato per anni sull’Italia e tutt’ora
governano sulle Marche, ma di tutelare il proprio territorio, il Fermano, i
parlamentari del PD non l’hanno nemmeno concepito, ligi come sono alle
direttive di partito. E le direttive di partito prevedevano l’accorpamento di
tutte le Camere di Commercio delle Marche in un’unica struttura,
centralizzando incarichi e servizi. Questo, se si usa un po’ di logica, per un
territorio ad alta densità produttiva e vittima di una crisi spaventosa come
quello del Fermano è un evento che più nefasto si fa fatica a pensarlo. Eppure i
parlamentari del PD, nonostante avessero modo di intervenire sui propri
rappresentanti di partito al governo, non hanno mosso una paglia.
Il “blitz” di Mauro Lucentini, commissario
provinciale di Fermo della Lega, del Vice-Presidente commissione Cultura,
Giorgia Latini e del Commissario Regionale Lega, Paolo Arrigoni nei confronti
del Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Dario Galli, è andato nella
direzione opposta e ha dimostrato che si poteva fare tranquillamente quello che
i rappresentanti del PD non hanno mai fatto. Sono andati a Roma, hanno incontrato
il rappresentante competente del Governo, gli hanno illustrato il problema e
hanno portato a casa l’impegno del sottosegretario a muoversi per scongiurare l’avvento
della Camera di Commercio unica. Poi se questo avverrà lo vedremo nel tempo, ma
intanto ci hanno provato. Gli altri non ci hanno nemmeno provato, e non sembra
ci volesse tanto.
Luca Craia