Ancora stranezze nella gestione della sicurezza delle
scuole Montegranaresi: mentre è in atto la selezione per affidare l’incarico
per gli studi sulla vulnerabilità sismica degli edifici ancora sprovvisti
(tutti meno Santa Maria), incredibilmente si dà l’incarico per la progettazione
dell’adeguamento sismico del plesso di San Liborio. Lo si dà in fretta e furia,
visto che c’è in ballo un finanziamento regionale e che, per prenderlo, bisogna
presentare il progetto. Quindi ecco che l’ufficio lavori pubblici sottopone una
delibera alla Giunta indicando cifre per il progetto (1.390.078,90 Euro), tempi
serrati, richiesta di approvazione urgente e indica direttamente il tecnico a
cui dare l’incarico, l’ingegner Silvano
Biancucci di Monte San Giusto.
Tempi stretti, dicevamo, tanto che viene da chiedersi
se non se ne fossero accorti prima. Un bando regionale per finanziare progetti
così importanti non arriva dall’oggi al domani, quindi perché fare tutto in
prossimità della scadenza, con tempi stretti, urgenze varie e la possibilità di
commettere errori?
Altra domanda: su quali presupposti è stata
effettuata la scelta del tecnico? Quali parametri, quali criteri? Ci fosse
stato più tempo, si sarebbe potuta fare una selezione più accurata.
Ultima domanda: cosa vogliamo progettare, se ancora
non abbiamo nemmeno gli studi di vulnerabilità sismica? Come si fa ad adeguare
qualcosa non sapendo il punto di partenza? Mi spiego meglio: se io ho un
edificio con un indice di vulnerabilità sismica di 0.4, per fare un esempio, so
che, per arrivare a 1.0 devo mettere in campo determinati interventi. Ma in
questo caso non so l’indice di partenza, perché lo studio sulla vulnerabilità
sismica non è ancora stato effettuato. Quindi quali interventi verranno messi
in campo? Cosa si va a progettare, mancando i presupposti?
Luca Craia