Sbaglia mira, il vicesindaco di Montegranaro, l’avvocato
Endrio Ubaldi, nella sua risposta alle critiche mossegli dal Consigliere Comunale
di minoranza nonché ex Sindaco, Gastone Gismondi. Sbaglia mira non tanto per
quello che dice, né per gli argomenti che usa. Ubaldi è stato attaccato duramente
da Gismondi, pur rimanendo nell’ambito del diritto di critica e della legittima
dialettica politica, e risponde altrettanto duramente confutando in maniera più
o meno condivisibile le critiche dell’avversario politico. Però lo fa sul
giornale, mentre Gismondi aveva scelto il canale digitale, in particolare
queste pagine, per esporre il suo pensiero.
La prassi, ma anche la logica, vorrebbero che si
rispondesse sullo stesso canale dal quel giunge l’informazione primitiva, in
questo caso L’Ape Ronza. Sì, è vero che poi il pezzo di Gismondi è stato
ripreso da alcune testate giornalistiche, ma è partito da qui e qui c’era il
testo completo. Ubaldi, invece, ha preferito rispondere altrove. Scelta
legittima, per carità, ma vorrei precisare che questo canale, come è aperto per
i comunicati che giungono dall’opposizione, è aperto anche a quelli eventuali
che volessero inviarmi gli esponenti della maggioranza. Walter Antonelli, il
Presidente del Consiglio Comunale, per dirne uno, lo fa spesso. Ubaldi, invece,
preferisce far finta che L’Ape Ronza non esista salvo poi sbottare a ogni pezzo
e dire qualsiasi cosa, a volte anche censurabile, contro il sottoscritto e questo
blog.
Nell’era della comunicazione globale sembrava che
questa amministrazione avesse capito come gestire le informazioni ufficiali e
come farle arrivare alla gente. A quanto pare, invece, la ripicca e l’astio
personale ancora dominano sulla logica, ed è un peccato per loro. Infatti L’Ape
Ronza, tanto per capire, solitamente totalizza almeno il triplo di lettori per
articolo rispetto alle testate giornalistiche online che trattano lo stesso
argomento. Se si fosse furbi, non dico intelligenti, si sfrutterebbe il canale
anche se il responsabile non ci sta simpatico. Ma ognuno fa come gli pare.
Ribadisco comunque che lo spazio era, è e rimane aperto anche alla maggioranza.
Poi facciano loro.
Luca Craia