martedì 8 maggio 2018

Tante promesse e pochi fatti. A meno di un anno alle elezioni, facciamo il punto a Montegranaro



In politica, lo sappiamo, si fanno tante promesse e spesso ci si dimentica di averle fatte con molta noncuranza. L’Amministrazione Comunale di Montegranaro non fa eccezione, anzi, riesce a collocarsi al di sopra della media delle promesse non mantenute anche in virtù del fatto che, tra queste, c’era anche una parola magica, chiamata partecipazione, che non è stata mai realizzata, visto che ogni decisione presa è stata presa mostrando i muscoli all’opposizione e trascurando completamente la possibilità di coinvolgere i cittadini, se non a cose fatte per far loro vedere quanto stati bravi.
È anche vero che il mandato non è ancora scaduto, quindi ci sarebbe anche la possibilità che, in questo presumibili 11 mesi di mandato ancora davanti, la Giunta Mancini riesca a fare il miracolo di mantenere tutte le parole date. Ma la vedo dura. Nel caso, comunque, ne avessero voglia, visto che li so tutti o quasi assidui lettori di queste pagine, che non nominano mai come per farle sparire nel nulla come il bambino che si nasconde chiudendo gli occhi, ma che so essere sovente nei loro pensieri, mi permetto di elencare solo alcune delle promesse fatte, quelle che mi ricordo io.
Possiamo partire da quelle più recenti, ovviamente relativamente, quelle fatte alle associazioni che si occupano di centro storico. Promesse di piccoli interventi, come illuminare le zone buie del paese antico, o realizzare una ztl per limitare disagi e controllare il degrado sociale, o l’agevolazione dell’istituizione di un controllo di vicinato. Questi piccoli impegni erano facili da mantenere ma non è accaduto, mentre per il grande impegno, quello della realizzazione di un progetto per il recupero globale del castello, assistiamo a un continuo procrastinare l’incontro di verifica con chi dovrebbe redigere, appunto, il progetto.
Possiamo proseguire con quanto promesso al Movimento 5 Stelle: il piano antenne, per il quale personalmente ho anche sospeso una raccolta firme riponendo fiducia nel fatto che il piano sarebbe stato redatto, ma non ve ne è traccia; abbiamo poi il baratto amministrativo, anche quello rimasto lettera morta nonostante che l’impegno era stato preso pubblicamente in Consiglio Comunale. Il Movimento 5 Stelle ogni tanto blandamente fa un richiamo, ma con scarsa convinzione, probabilmente rassegnato.
Poi c’è il programma elettorale.
 
Screenshot dal programma elettorale




La trasformazione di Palazzo Francescani in una vetrina della moda e delle tipicità.




Screenshot dal programma elettorale



La creazione di un polo culturale nell’ospedale vecchio.




La riqualificazione dell'impianto sportivo La Croce.
Screenshot dal programma elettorale
 
Screenshot dal programma elettorale

 I parchi urbani.


I percorsi verdi.
Screenshot dal programma elettorale

Il recupero del parco fluviale del Chienti
Screenshot dal programma elettorale
Il recupero dello scheletro del Palasport
Screenshot dal programma elettorale

Come si vede, le cose promesse erano tante, non soltanto viale Gramsci e il nuovo impianto nella lottizzazione "Rossi". Sarebbe interessante capire con quale criterio si siano scelte le due opere realizzate anzichè altre dell'elenco, anche perchè si ha la netta impressione che quelle realizzate siano le più costose. Comunque c'è quasi un anno al termine del mandato e, per quanto possa essere dura non passare da bugiardi, non continuiamo ad avere fede. Come dicevano gli Hot Chocolate, I believe in miracles.

Luca Craia