domenica 20 maggio 2018

Storie di uno stato inflessibile coi soliti e lassista con altri soliti.

Ieri sera ho cenato in un ristorante in cui vado spesso. Era sabato e la sala era piena,  ma il servizio, ho notato, non era puntuale ed efficiente come al solito. Al termine della cena mi sono fermato a parlare col responsabile che mi ha spiegato: di sabato sera, con la sala piena, il giorno di maggior lavoro nella settimana, si sono presentati gli uomini dell'Ispettotato del Lavoro e quelli della Asl per un'ispezione. L'ispezione ha notevolmente intralciato il lavoro causando un certo disservizio di cui qualche cliente si è lamentato.
Più tardi sono passato vicino a un caseggiato dove so che ha sede un tomaificio gestito da Cinesi. Era oltre la mezzanotte ma si lavorava tranquillamente. Lì, che io sappia, non ci sono uscite di emergenza, maniglioni antipanico, dubito che ci siano estintori, e lavorano ventiquattr'ore su ventiquattro sette giorni su sette. Lì,  però,  l'Ispettorato del Lavoro non c'era, ieri sera. Chissà se c'è mai stato.

Luca Craia