martedì 22 maggio 2018

Rischia la folgorazione facendo l’orto nella SAE. E querela i responsabili.


Domenica 20 maggio, Rodolfo ha deciso di dare una sistemata al piccolo spazio adibitile a giardino posto sul retro della sua casetta SAE di Muccia. Ha preso la zappa e ha cominciato a lavorare la terra al fine di crearsi un orticello dietro quella che dovrà essere la sua casa presumibilmente per un lungo periodo. Ed è proprio con la zappa che è andato a cozzare contro un grosso cavo elettrico, interrato a pochi centimetri dal livello del suolo.
Una volta resosi conto del pericolo corso, Rodolfo è andato all’Ufficio Tecnico del Comune di Muccia e ha raccontato quanto accaduto, ottenendo un sopralluogo tecnico avvenuto il giorno dopo, quando un agente della Polizia Municipale, probabilmente esperto anche di impianti elettrici (altrimenti non si spiega la competenza) si è recato sul posto. Ovviamente l’agente che, per quanto possa essere esperto, non fa l’elettricista, non ha potuto risolvere il problema né, come dice Rodolfo, dare notizie sui tempi di soluzione dello stesso.
Visto che il nostro amico ha già subito qualche disservizio di qualche rilievo, tipo quando si è accorto che, dentro la sua casetta, c’era soltanto una presa elettrica per tutto l’appartamento che, per quanto piccolo, forse avrebbe bisogno di qualche attacco in più, probabilmente è stato preso da qualche tipo di esasperazione ed è andato dai Carabinieri dove ha sporto querela contro i responsabili dei reati che si possano configurare in questa storia. Ora, io non so se vi siano dei presupposti per reati di qualche tipo, ma mi pare chiaro che non sia per niente normale che una persona, facendo l’orto in casa, in uno spazio creato appositamente per fare l’orto o il giardino, possa rimanere fulminato. Quindi qualcosa che non va c’è. Forse qualcosa di più di qualcosa, tra le tante cose.

Luca Craia