giovedì 3 maggio 2018

Criminalità: il Prefetto scopre che non va tutto bene. Intercettare fondi. Per mettere altre telecamere?


Si è riunito oggi il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica della Provincia di Fermo, presieduto dal Prefetto, Maria Luisa D’Alessandro. Quello che ne è scaturito, a quanto si apprende dalle prime notizie trapelate, è che le massime autorità del territorio, tra Procuratore, Questore di Ascoli (a Fermo ancora non c’è la Questura) e i vari Sindaci, quelle stesse autorità che, qualche mese fa, ci informavano del fatto che la percezione diffusa di insicurezza e pericolo era del tutto infondata, ora si accorgono che forse aveva ragione la gente a essere preoccupata. Quelle stesse autorità che ci hanno detto di stare tranquilli, perché le statistiche indicavano un calo dei reati, oggi ci dicono che forse le statistiche si sbagliavano. E che occorre prendere provvedimenti.
Ci sono voluti due morti in poco tempo, due assassinii efferati, per far capire a chi è preposto a tutelare i cittadini dal crimine che le cose non vanno affatto bene. Ora si cercherà, dicono, di “intercettare” i fondi istituiti dal Governo per la sicurezza, 37 milioni di Euro che andranno destinati a dei progetti studiati per rendere più sicuro il territorio. E qui mi viene il timore, conoscendo i soggetti o, almeno, alcuni dei soggetti che siedono al Tavolo per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, che il progetto sarà il solito ampliamento della rete di telecamere e nulla più, mentre è evidente che qui servono azioni complete, soprattutto politiche perché il problema sta sì nel controllo del territorio e nella carenza di organico e mezzi delle ottime Forze dell’Ordine, ma sta anche e soprattutto nella legislazione in materia che non consente il deterrente fondamentale della certezza della pena. Chissà se le Autorità riunite dal Prefetto se ne sono rese conto?

Luca Craia