ELENA
LEONARDI: L'ASSESSORE RELAZIONI IN AULA SULLA SITUAZIONE DEI RITARDI NEI
CONTRIBUTI PER IL SETTORE DEL BIOLOGICO
Comunicato integrale
Sulla
situazione delle mancate erogazioni pubbliche al settore dell'agricoltura e
degli allevamenti biologici interviene il capogruppo regionale di Fratelli
d'Italia Elena Leonardi. Tramite un atto ispettivo si ricorda che l'intero
comparto dell'agricoltura biologica sta subendo pesanti ripercussioni in merito
ai contributi compensativi relativi alle annualità 2016-2017. In tutto il
territorio regionale “mondo agricolo biologico, tecnici, operatori e
cooperative del settore denunciano gravi ritardi sui pagamenti delle misure
agroambientali. si tratta di milioni di euro di contributi che la Regione
doveva erogare entro il 2017 e che ad oggi non si sa quando saranno pagati”,
questo è quanto "denunciato" pubblicamente dagli addetti del
biologico e – afferma la Leonardi - la Regione Marche già nei mesi di gennaio e
febbraio 2018, a più riprese, proclamava lo sblocco dei pagamenti in oggetto,
e, comunicava contemporaneamente che, restavano "da pagare, entro il 20
febbraio, le 1.500 domande per il biologico".
Siamo
ormai ad oltre metà di maggio ma nulla si vede all'orizzonte – dichiara
Leonardi - tanto che l'assessore competente ha annunciato un nuovo incontro a
Roma in sede Agea. La rappresentante del partito della Meloni nella sua
interrogazione chiede pertanto di rendere pubbliche le motivazioni che stanno
portando a questo pesante disservizio nei confronti delle aziende agricole del
biologico; al contempo chiede se del nuovo incontro in sede Agea, preannunciato
dal competente assessorato regionale, sia scaturita una reale garanzia nel
rispetto del cronoprogramma dei pagamenti delle misure del vigente PSR, nello
specifico del settore biologico o se sia stata formulata una nuova tempistica
di erogazione dei contributi.
La
capogruppo Leonardi conclude con una nota di evidente inevitabile ironia: la
Regione promulga leggi su questo tema, l'ultima appena dieci giorni fa,
asserendo di sostenere il settore - anche per il cibo delle mense di scuole e
ospedali - e poi, rovescio della medaglia, la realtà è che molte aziende del
biologico si trovano in pesante e crescente difficoltà nel poter continuare la
loro attività.