mercoledì 4 aprile 2018

Montegranaro: il zippomat caccia la gente dal centro (e accartoccia le macchine). Come se ne esce?


Il sistema di viabilità studiato dall’Amministrazione Comunale di Montegranaro per il nuovo viale Gramsci sta dando i primi risultati, e non sono risultati buoni. Quello che accade, per esempio, il martedì, giorno di mercato, in cui il pilomat, per gli amici zippomat, l’apparecchio che apre e chiude il nuovo marciapiedone al transito delle auto, rimane alzato anche in orari in cui dovrebbe essere aperto, per evitare che le macchine arrivino in mezzo alle bancarelle, purtroppo capita spesso anche in giorni in cui non ce ne sarebbe motivo.
Il problema è che non c’è alcun preavviso circa l’apertura o la chiusura della corsia, per cui succede spesso che automobilisti arrivino in viale Gramsci da via Zoli e trovino la strada chiusa, venendo costretti a passare per la piazza. Il martedì, poi, la piazza è anch’essa chiusa per cui, chi arriva da via Zoli, non può far altro che invertire la marcia e tornare indietro. E questo capita anche in altri giorni, magari perché si deve scaricare in teatro, magari perché c’è qualche tipo di manifestazione o evento in piazza. Fatto sta che spesso la gente deve tornare indietro senza poterlo sapere prima.
Le conseguenze credo siano pesanti, perché molte persone, per evitare problemi, in centro non ci vanno proprio più. Non ho dati certi, ma credo che questo non giovi affatto agli affari dei pochi commercianti rimasti in centro. In più capita piuttosto spesso che qualche malcapitato, non accorgendosi del cartello di divieto di accesso al centro storico per mezzi superiori ai quattro metri di lunghezza, cartello, peraltro, inesatto in quanto vieta l’accesso solo agli autocarri, per uscire dall’impasse, provi a scendere lungo via Solferino, rimanendo immancabilmente incastrato in qualche spigolo del centro storico.
Insomma, l’idea del zippomat non è stata così brillante. Come rimediare? Mi pare che l’unica sia di istituire il doppio senso di marcia lungo la corsia lato giardini, lasciando il marciapiede a fare quello per cui è nato, ossia il marciapiede. Ma, in fase progettuale, cosa pensavano?


Luca Craia