lunedì 26 marzo 2018

SANITÀ. SPERIMENTAZIONI GESTIONALI: SECCO NO DI FRATELLI D'ITALIA


APPROVATI IN COMMISSIONE SANITA' DIVERSI EMENDAMENTI DELLA VICEPRESIDENTE ELENA LEONARDI A TUTELA DELL'INTERESSE PUBBLICO


Comunicato integrale

Sulla bollente questione della proposta di legge sulle sperimentazioni gestionali, firmata dalla Giunta Regionale, interviene la Vicepresidente della Commissione Sanità Elena Leonardi. Una legge che non va – esordisce la capogruppo di Fratelli d'Italia – per le poche garanzie a tutela degli interessi pubblici e per la maglia larga lasciata alla Giunta nelle decisioni su alcuni "programmi di sperimentazione" non bene definiti.
Va assolutamente evitato che questa proposta si dimostri il cavallo di Troia per mettere pezzi di sanità pubblica nelle mani del privato. Ex strutture ospedaliere, convertite e depotenziate a colpi di delibere di Giunta regionale, finiranno per essere affidate e gestite alla sanità privata, così come denunciano i sindacati?
Fratelli d'Italia sulla questione reputa importante ascoltare sempre e comunque i cittadini ed i loro comitati: la sanità pubblica deve funzionare al meglio ed è questa la battaglia che conduco sin dall'inizio della legislatura in Commissione Sanità. La riprova è data dal fatto che ho presentato una decina di emendamenti, la maggior parte dei quali sono stati approvati. Ho così permesso, pur stando all'opposizione, di inserire correttivi all'impianto della proposta di legge medesima, con l'obiettivo di tutelare l'interesse pubblico dei marchigiani. "Evidenzio inoltre – prosegue Leonardi – che ho votato contrario a tutti gli articoli della medesima legge, seppure con le modifiche apportate con i miei emendamenti", perchè il nostro compito è far si che la sanità pubblica garantisca il diritto alla salute e non quello di svendere pezzi della sanità al privato.
Ricordo che grazie alla sottoscritta è stata approvata la proposta di esperire le procedure di selezione tramite la forma dell'evidenza pubblica, non contemplata nel testo iniziale delle legge stessa.
Un'altra importante modifica che mi è stata accolta – continua la Leonardi - è quella relativa al fatto che "se la sede operativa del soggetto privato insiste in uno Stato Terzo dell'Unione Europea, come ad esempio la Repubblica di San Marino, la partecipazione è subordinata al possesso degli equivalenti titoli giuridici previsti nell'Ordinamento Nazionale Italiano", questa fattispecie non era prevista nella proposta della Giunta Regionale. Voglio evidenziare ancora – prosegue la rappresentante del partito della Meloni – che grazie ad un altro mio emendamento ora la Giunta Regionale dovrà adottare gli atti di indirizzo per l'attivazione dei programmi di sperimentazione gestionale, "sentita la commissione sanità regionale", fatto questo che non era previsto nella stesura originale. Se, inoltre, nell'impianto originario, si prevedeva una durata delle sperimentazioni di sei anni, la Leonardi ha ottenuto un accorciamento a cinque, che sono comunque sempre troppi secondo la rappresentante di Fratelli d'Italia. Non solo, ho ottenuto – continua la Leonardi – che le proroghe delle sperimentazioni abbiano carattere di eccezionalità, tanto da essere limitate al massimo ad un anno al fine del completamento del programma di attività.
"Sulla questione dei beni immobili e mobili del servizio sanitario regionale messi a disposizione dei privati per attuare questi programmi, sono ovviamente contraria, tanto che ho presentato un emendamento nel quale si stabilisce che nelle convenzioni ci siano apposite clausole a garanzia della tutela dell'interesse pubblico".
Spero che la maggioranza regionale, a guida Pd, ci ripensi e ritiri o modifichi radicalmente una legge alla quale ho cercato di porre degli argini e delle soluzioni efficaci per il controllo degli atti delle sperimentazioni medesime; diversamente nell'Aula del Consiglio Regionale sarà inevitabile una forte contrapposizione fra le nostre due diverse visioni della sanità pubblica.