lunedì 5 marzo 2018

Le elezioni a Montegranaro. Tracollo Pd, decollo Lega e forte crescita M5S.


Mentre attendiamo di conoscere il responso delle urne per il candidato montegranarese alla Camera, Mauro Lucentini, esaminiamo i dati definitivi degli scrutini delle 13 sezioni di Montegranaro.
Perde quasi il 7%, Il PD montegranarese, esattamente il 6,88%, toccando il minimo storico mai toccato da quello che, a Montegranaro, paese industrializzato, è sempre stato il partito più forte, il partito della classe operaia, il partito dei lavoratori. Scende al 16,73% alla Camera dei Deputati, accaparrandosi 1217 voti, un tracollo mai visto, una debacle persino peggiore del dato nazionale che, comunque, è catastrofico.
Al contrario decolla la Lega, che a Montegranaro raggiunge percentuali più alte della media nazionale arrivando al 25,03%, di fronte a un dato inesistente relativamente alle scorse elezioni politiche quando prese un miserrimo 0,73%. 1821 voti sono un dato notevole. Sicuramente l’effetto Lucentini ha fatto decollare il partito di Salvini, ma il risultato va interpretato anche in funzione di quello nazionale, ottimo, che vede la Lega diventare il partito di riferimento del centro-destra.
Molto male Forza Italia, che raggiunge un risicato 10,55%, perdendosi per strada 12 punti percentuali dal 2013 mentre sale dal quasi zero del 2013 Fratelli D’Italia, che raggiunge il 4,04%, di poco inferiore al dato nazionale provvisorio.
Molto bene il Movimento 5 Stelle che cresce rispetto al 2013 del 2,4%, conseguendo un 36,77% e un totale di 2675 voti. Un dato ben più alto di quello provvisorio nazionale che porta il Movimento a essere il primo partito anche a Montegranaro.
Ovviamente i dati delle politiche possono essere utili per ragionare anche sul piano locale, pur facendo i dovuti distinguo. Il tracollo del PD può essere analizzato in questa chiave tenendo conto che non abbiamo dati relativi alle ultime amministrative in quanto presente alla competizione come coalizione insieme alla destra ubaldiana. Comunque, nel 2014, Montegranaro Riparti, di cui il Pd è presumibilmente la parte maggioritaria, conseguì un 39,51% al quale dovremmo sottrarre la quota di Ubaldi, difficile da stimare. In ogni caso è un fallimento, visto che il dato locale è più basso di oltre due punti di quello nazionale. Un disastro nel disastro, di cui credo la segreteria debba prendere atto e capirne le motivazioni.


Luca Craia