giovedì 7 dicembre 2017

Turismo: che siamo andati a fare a Foligno se poi la costa fa da sola?




Torno sull’argomento “turismo a Montegranaro” dopo aver letto stamane, sul Corriere Adriatico, un articolo che parla di un’iniziativa promozionale dei comuni della costa fermana. Fermo, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio annunciano una strategia per attrarre turisti dall’Umbria. Non mi soffermo ad analizzare questa strategia ma noto che, nonostante la ventilata collaborazione col Comune di Porto Sant’Elpidio in questo campo, tanto da esporre insieme in un’iniziativa promozionale a Foligno pochi giorni fa, nella rete che si è creata tra i paesi rivieraschi Montegranaro non figura.
Collaborare, fare rete con gli altri comuni, in particolare con quelli a maggiore attrattività turistica, è fondamentale se si vuole fare turismo a Montegranaro. Ricordiamo che il nostro paese non possiede una reale vocazione turistica se non per alcune pregevoli attrattive quale può essere l’ecclesia di Sant’Ugo. È impensabile che il turista parta appositamente per giungere in visita a Montegranaro se non coordinando la visita con altre escursioni sul territorio. È quindi fondamentale trovare delle collaborazioni con gli altri paesi cosa che, la notizia di oggi, dimostra che non si sta facendo.
Si punta al turismo da shopping quando sappiamo bene che lo stesso comparto calzaturiero vive un momento estremamente negativo e il movimento di pubblico nella zona degli outlet di qualche anno fa è ormai soltanto un lontano ricordo. Invece non si valorizza il nostro patrimonio culturale che potrebbe essere ottimo volano per attrarre visitatori ma soltanto se messo in rete insieme ad altre offerte sul territorio.
Un tentativo in questo senso lo avevo iniziato io stesso, qualche anno fa, creando una sinergia tra associazioni culturali della provincia di Fermo per la settimana della cultura. Il tentativo fallì a causa della mia estromissione dall’iniziativa stessa da parte di Archeoclub, L’Altritalia e Amici della Musica che, però, non portarono avanti il progetto sinergico. Ma secondo me la strada continua a essere quella: collaborazione su livello territoriale tra comuni e associazioni culturali per la creazione di iniziative che attraggano il turista già presente sulla costa. Iniziative come quella di Foligno, in mancanza di un seguito e di una rete di collaborazioni, rimangono uno sterile spreco di soldi.

Luca Craia

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