mercoledì 6 dicembre 2017

Il Comitato 3e36 denuncia i 7 peccati capitali delle SAE


Se vi volete fare quattro risate amare, molto amare, vi elenco quelli che sono, secondo il Comitato 3e36, poi replicato dall’Agenzia AGI, i sette peccati capitali delle SAE consegnate ad Amatrice, peccati che credo siano applicabili anche alle stesse tipologie di unità abitative consegnate in altre zone:

1) Porte bloccate dalla neve: le porte di ingresso si aprono verso l’esterno. Errore gravissimo perché, in caso di neve, e nelle zone terremotate nevica, la porta non si può aprire. Si rimane bloccati in casa.

2) Infiltrazioni di acqua piovana, perdite dalla rete idrica e dal sistema di riscaldamento.

3) Tubature attaccabili dai topi: sembra che i topi abbiano gioco facile a introdursi nelle abitazioni attraverso gli scarichi che, ovviamente, poi vanno riparati dagli occupanti.

4) Effetto terremoto simulato: l’estrema elasticità dei materiali conduce ogni piccola vibrazione e la amplifica. Così, se il vicino di casa fa la lavatrice, la centrifuga può farti prendere un discreto spavento perché trema tutto.

5) L’acqua dei riscaldamenti si ghiaccia. Occorrerebbe immettere dell’antigelo ma nessuno ha avvisato i terremotati. Eppure, a quei costi, una bottiglia di antigelo nell’impianto ci poteva anche scappare.

6) Ad Amatrice e Accumuli è vietato l’uso di stufette, anche a gas. Se manca la corrente, però, il riscaldamento non funziona e quindi, come se fa?

7) Sempre ad Amatrice è vietato chiudere le verandine. Peccato perché, con le temperature rigide, la verandina chiusa farebbe da vestibolo evitando il contatto diretto tra l’esterno e l’interno. Piccoli accorgimenti che, chi ha progettato queste unità, non ha pensato. Eppure si sapeva a che zone fossero destinate.


Luca Craia

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