domenica 5 novembre 2017

I buonisti ora vogliono la guerra tra poveri. Recriminazioni e incapacità.

Mentre, a livello istituzionale locale, ci si accorge improvvisamente che le tanto sospirate casette non arriveranno nemmeno per il prossimo natale, il secondo al freddo e al gelo come Gesù bambino, quelli che promulgavano la non belligeranza tra terremotati e istituzioni centrali, nel nome della politica del volemosebbene, oggi invocano la guerra tra i poveri, proponendo recriminazioni assurde circa le capacità dei sindaci di captare o non captare finanziamenti pubblici o privati. Evidentemente il fatto scatenante è il finanziamento privato di NeroGiardini a favore del comune di Visso.
È comparso ieri in uno dei tanti gruppi in cui si discute di terremoto, uno di quelli in cui la regola è evitare le polemiche, un post che le polemiche le accende eccome. Il post è firmato dal Don Chisciotte dei Sibillini, un fotografo amatoriale che da sempre predica la necessità di non polemizzare accusando il sottoscritto di tendere a dividere. "Hanno amici potenti e imprenditori, allora arrivano soldi", come se avere la capacità di reperire fondi sia un demerito, come se, in questo modo, si siano sottratte risorse ad altri. "Chi ha più santi in paradiso" dice Don Chisciotte, nell'evidente tentativo di creare discordia.
È la sconfitta del tentativo di mitigare i malumori, la rabbia, le giuste recriminazioni verso il potere centrale inefficiente, inefficace, colpevolmente improduttivo, è ora si cerca di deviare il tutto verso il vicino, creando una guerra tra poveri e distogliendo il vero obiettivo dall'attribuzione delle responsabilità reali.
I sindaci fanno il loro lavoro, tutelano gli interessi della propria città e dei propri cittadini, ognuno mettendo in campo le proprie capacità. Questo meschino tentativo di screditare l'operato di un sindaco che non ha fatto altro che far bene il proprio lavoro, al contrario di altri, oltre a essere risibile, è pericoloso perché potrebbe innescare un processo di deterioramento dei rapporti di base che porterebbe soltanto vantaggio alla politica di immobilismo che fino a oggi ha prodotto uno zero assoluto a livello di interventi concreti a favore delle popolazioni. Perché certi personaggi agiscano in questo modo rimane un mistero.

Luca Craia 

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