Sono
in partenza nuove ordinanze di sgombero per abitazioni del centro storico di Montegranaro.
I nuovi sopralluoghi svolti dai tecnici della Protezione Civile, infatti, hanno
riscontrato, a un anno di distanza dal sisma, alcune situazioni di pericolo che
costringeranno il Sindaco a emettere nuove ordinanze, nonostante i primi sopralluoghi svolti dall'ingegnere Alessandrini fossero stati molto più tranquillizzanti, tanto che la gente vive in quelle case, a quanto pare lesionate, da un anno. È una notizia
estremamente allarmante per diversi motivi, e va ad aggravare una situazione
già molto pesante di suo.
I
motivi di allarme: le nuove ordinanze produrranno un ulteriore spopolamento del
quartiere antico, specie della componente autoctona. Infatti a richiedere i
controlli sono, per la stragrande maggioranza, cittadini italiani proprietari
di immobili e sono questi che verranno sgomberati. Quindi due ordini di
problemi: spopolamento e crescita percentuale della componente straniera della
popolazione, con inasprimento dell’effetto ghetto che ben conosciamo.
Ci
sono poi le case disabitate, in cui nessuno ha effettuato alcun tipo di
controllo. Questo potenzialmente è estremamente pericoloso perché se vi sono
lesioni queste non sono note. Ed è lecito penare che, in stabili in cui la
manutenzione non viene fatta da decenni, di lesioni ce ne siano. Essendo la
struttura del centro storico formata da costruzioni a schiera, se in uno
stabile insistono lesioni importanti, le conseguenze possono ripercuotersi
negli edifici adiacenti, producendo un effetto domino devastante che potrebbe
interessare anche case sane e abitate.
C’è
poi la parte economica, con un crollo verticale del valore immobiliare degli
edifici. Tutto questo sta minando fortissimamente l’esistenza stessa del
castello montegranarese in cui i problemi sono antichi e noti ma ai quali non
si è mai cercato di porre rimedio seriamente. Nell’ultimo periodo, poi, va
registrata una politica assolutamente vuota di contenuti e di interventi, priva
di qualsiasi progettualità nonostante vi sia un assessorato apposito e sia
stato assegnato addirittura un bando per la progettazione. Al momento non si
muove nulla, passa il tempo e i problemi si aggravano. Le associazioni
cittadine che si occupano del centro storico, dopo un tentativo di creazione di
un tavolo di concertazione, non vengono convocate e ascoltate da mesi. Intanto
il tempo, il terremoto, l’incuria e l’incapacità amministrativa e politica
stanno facendo il loro lavoro.
Luca Craia
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