mercoledì 3 giugno 2015

Il vicesindaco e l’SMS inesistente



Vorrei tanto occuparmi d’altro ma il nostro vicesindaco è una fonte inesauribile di spunti e non posso esimermi dal coglierli. Questo non perché abbia una sorta di infatuazione per questo nostro politico, tutto sommato, non così interessante. Solo che i suoi comportamenti stigmatizzano la mentalità generale del governo della città e, quindi, vanno analizzati, se non altro, per capire certi meccanismi. Così quando si picca per la sua caricatura pinocchiesca e poi esce sul giornale per smentire se stesso bisogna per forza parlarne, come si fa?
Dunque vediamo: c’erano degli invisibili che raccontavano storie inesistenti, secondo il nostro vicesindaco, e io (e non solo io) ho pensato che si riferisse al fatto di essere stato sgamato nell’ingenuo invio di sms elettorali contro Gismondi proprio la domenica del voto, documentato su queste pagine il giorno stesso. Per un attimo ho anche pensato di essere stato informato male. Poi stamattina leggo il giornale e il nostro, candidamente, ammette di avere inviato il messaggino. Quindi, quando affermava che si raccontavano storie inesistenti, non si riferiva al messaggio ma a qualcos’altro. Sarebbe interessante sapere cosa. Oppure si riferiva al messaggio per poi cambiare versione una volta capito che nessuno gli avrebbe creduto. A proposito: il testo integrale del messaggio io ce l’ho e so cosa c’era scritto.
Non so, non so spiegare né mi pare rilevante, tutto sommato. In realtà quello che conta è questo comportamento mai chiaro, questo modo di parlare con frasi sibilline, questo dire e non dire, questo continuo uso di minacce velate e sottointesi, questo riferirsi sempre a qualcuno senza mai nominarlo, sputando veleno a ventaglio. E, a proposito si sputare veleno, anche oggi (e immotivatamente) torna ad attaccare l’ex sindaco sul giornale. A che pro non si sa. È come se il vicesindaco facesse opposizione all’opposizione. Con tutto l’astio possibile.
Credo (e l’ho detto più di una volta) che Ubaldi abbia difficoltà nell’uso dei moderni mezzi di comunicazione. Ciononostante ama molto usarli e questo, mentre danneggia lui stesso, dà a noi la possibilità di capire l’uomo-vicesindaco, evidenziandone i lati caratteriali e la reale capacità politica. E questa è cosa buona e giusta.

Luca Craia

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