Si sentono traditi, i commercianti di viale Gramsci.
Ci sono stati incontri, rassicurazioni, accordi, parole date, e alla fine si
arriva a una soluzione che sorprende tutti: i nuovi orari di chiusura al
traffico della corsia lato negozi, stabiliti nei giorni scorsi da un’ordinanza
della Polizia Municipale che parte da subito e vale anche per gli anni a venire,
prevedono l’innalzamento del pilomat alle 16,30 e l’isola pedonale fino alle 7
del mattino (leggi articolo).
Questa soluzione ha sopreso i commercianti, che non ne sapevano nulla e che
nessuno ha consultato prima di prenderla. Li ha sorpresi e fatti arrabbiare, perché
è una cosa che non ha senso.
Non ha senso chiudere la strada in quell’orario,
serve solo a danneggiare il commercio. Chi deve andare in quei negozi, in
questo modo, passerà solo una volta lungo il viale per poi doversene andare,
essendo impedito il giro di ritorno a meno di non passare per il percorso
scomodissimo della piazza. Si perdono vendite, in questo modo, e questo è
documentabile dagli incassi durante i periodi di chiusura del viale, che sono
stati lunghi, tra le necessità del cantiere per il murale, Veregra Street e
altre invenzioni varie.
Non ha senso perché alle 16,30 viale Gramsci, d’estate,
è invivibile: troppo caldo, sulle pietre del marciapiede puoi cuocere una
bistecca. Non ci sono pedoni, non c’è aggregazione, non c’è vita. Ma i negozi
sono aperti e i clienti ci vanno, se si consente loro di andarci. Questa nuova
decisione renderà la cosa difficile.
Non ha senso per la tutela del centro storico, perché
le macchine che volessero fare il giro passando per la piazza, fossero molte,
alla fine andrebbero a danneggiare ulteriormente il già precario manto stradale
e le strutture ipogee sottostanti, le cui volte si mostrano già piuttosto
provate.
Alcuni commercianti minacciano di portare via la
propria attività, altri chiedono iniziative forti da parte delle associazioni
di categoria che, comunque, la prossima settimana si interesseranno alla
questione. Intanto il clima è teso e si denota ancora di più una visione
distorta, da parte dell’amministrazione comunale, di quello che è bene e quello
che non è bene per il paese. In questo modo, danneggiando il commercio, si crea
un danno irreversibile per il centro storico e per tutto il paese, danno già in
essere che si sta cercando di aggravare. Assurdo.
Luca Craia