Si dovrebbe tenere entro la fine del mese di giugno la
prima assemblea del Consiglio Comunale neoeletto, a Ussita, dopo le ultime
elezioni amministrative. Il comune dei Sibillini, uno dei maggiormente colpiti
dal sisma del 2016, ha finalmente una nuova guida politica, eletta dal 68,75% dei
256 votanti che si sono recati alle urne, rappresentando il 73,98% degli aventi
diritto. Ma ci sono anche i non residenti, i possessori di seconde case che,
pur non votando a Ussita, vi hanno interessi ma anche radici, ricordi,
sentimenti. Anche queste persone hanno speranza che qualcosa si muova.
Di cosa da fare, a Ussita, ce ne sono tante: problemi
complessi, legati al rilancio di un territorio la cui economia vive o, meglio,
viveva quasi totalmente di turismo. Ma un problema va risolto con estrema
urgenza: quello del cimitero. Il cimitero monumentale di Castelmurato è stato
devastato dal terremoto, ma la cosa tragica è che, da allora, è rimasto così,
transennato, interdetto al pubblico, abbandonato a se stesso. Le tombe, lo
abbiamo documentato più volte su queste pagine, sono in gran parte distrutte,
ci sono bare esposte alle intemperie e agli animali. Una situazione che indigna
molto i cittadini ma anche l’opinione pubblica che segue le vicende dei
terremotati. Una situazione che sta a cuore sia ai residenti che ai possessori
di seconde case che, però, magari hanno i propri cari, le proprie radici dentro
quel cimitero.
L’auspicio, quindi, è che già dal primo Consiglio
Comunale si comincino a trovare le soluzioni per questa incresciosa situazione,
ricordando che erano stati stanziati dei fondi. C’è un progetto di 1.11.339 Euro
che prevede la messa in sicurezza del sito, delle strade, la realizzazione di
moduli prefabbricati per ricoverare le salme, utilizzabili anche per nuove
tumulazioni. L’approvazione del progetto da parte della Regione Marche è dell’ottobre
2017 ma, da allora, non si è mosso niente e, con la stagione calda, la
situazione sta ulteriormente degenerando. Attendiamo quindi l’assise comunale,
sperando che si muova in fretta per interrompere lo scempio del cimitero e
ridare dignità ai sepolti.
Luca Craia