Mattarella ha sbagliato. Forse ha sbagliato da un
punto di vista costituzionale, sicuramente ha sbagliato da un punto di vista
politico. Mattarella è venuto meno al suo ruolo di garante della Costituzione e
ha prevaricato i suoi compiti ma, soprattutto, Mattarella ha esposto l’Italia
al pericolo di ingovernabilità e alle conseguenti speculazioni dei mercati che
sono costate al Paese e ai risparmiatori milioni di Euro.
Poi Mattarella è rinsavito: ha capito il suo errore,
è tornato sui suoi passi e ha risolto. Ma l’errore rimane, sta lì chiaro e
lampante e il sostanziale ed evidente dietrofront del Presidente della
Repubblica non fa altro che testimoniare che l’errore ci sia stato e sia stato
pure grosso. Ora è risolto, ma i danni ci sono stati. Soprattutto si è
danneggiata, credo irrimediabilmente, la fiducia che il Popolo Italiano - tutto, non solo una parte - dovrebbe
nutrire incondizionatamente nei confronti del Capo dello Stato.
Per questo motivo credo che siano necessarie le
dimissioni di Sergio Mattarella. Per i motivi di cui sopra, primo fra tutti l’incrinamento
del rapporto di fiducia con gli Italiani. Non credo che qualcuno le chiederà: Di Maio
ha appena fatto pace, dopo l’esagerazione della richiesta di messa in stato di
accusa, Salvini credo sia contento come sta e certamente le attuali opposizioni
non andranno contro l’unico rappresentante istituzionale che gli è rimasto. Ma
le responsabilità rimangono, e le conosciamo tutti, anche chi farà finta che
non esistano.
Luca Craia