martedì 7 giugno 2022

Perché non si può entrare nella Torre dell’Annunziata? Perché è pericoloso.

La torre dell’Annunziata è uno dei monumenti più importanti di Montegranaro e una notevolissima testimonianza storica. Sarebbe un pezzo forte del patrimonio culturale da mostrare ai turisti ma non è possibile farlo. Ho chiesto il permesso di includerla nei miei itinerari al Commissario Prefettizio, l’anno scorso, ma la risposta è stata un diniego verbale per motivi di sicurezza non meglio specificati. Anche quest’anno sono tornato alla carica con una PEC inviata il 29 aprile scorso alla quale la risposta è giunta oggi da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale. Risposta che è arrivata anche all’Assessore Gismondi, al quale avevo chiesto lumi e che anch’egli non era a conoscenza della reale situazione. La risposta che mi è arrivata è la seguente:

 

“Si riscontra la nota inviata comunicando che la Torre dell’Annunziata è stata sottoposta negli ultimi anni a due interventi di manutenzione ordinaria delle murature e di ristrutturazione delle scale che portano alla cella campanaria.

La migliorata percorribilità della salita alla cella campanaria, per i limiti dimensionali ed i rapporti tra le alzate e le pedate delle scale, sia per la prima parte in muratura di laterizio, sia in acciaio a partire dal piano intermedio, non consentono un utilizzo aperto liberamente al pubblico della struttura.

Questo non toglie che una eventuale associazione o chi altri, volesse far visitare la torre non possa permetterlo, a condizione che sia presidiata e vengano resi edotti i visitatori delle fonti di pericolo intrinseci esistenti.

Qualunque utilizzo della torre diverso dalla manutenzione ordinaria e straordinaria, di cui si occupa esclusivamente lo scrivente ufficio, può essere rilasciato a condizione che il soggetto richiedente si assuma direttamente ogni tipo di responsabilità in caso di sinistro, esonerando il Comune proprietario”.

 

Quindi la torre sarebbe sostanzialmente pericolosa, non indicata all’accesso al pubblico. A meno che chi organizza non si assuma la piena responsabilità civile e penale del consentire l’accesso al pubblico. Mi pare chiaro che, a queste condizioni, far accedere il pubblico alla torre sia da incoscienti, sia perché si rischiano responsabilità enormi, sia perché comunque si metterebbe a repentaglio l’incolumità del visitatore. Il problema è che la colpa sarà sempre e comunque anche del Comune e far entrare dei visitatori in quella struttura è assolutamente irresponsabile, chiunque lo faccia. Io non lo farò, perché non voglio che qualcuno si faccia male, perché non voglio andare in galera e perché non ci voglio mandare i responsabili degli uffici comunali.

Eppure soltanto 5 anni fa ci fu un intervento di ristrutturazione della stessa, con una spesa complessiva di 49.242,08 Euro di cui 33.137,96 finanziati dall’associazione Città Vecchia e 16.104,12 a carico della collettività. Collettività che però non può entrare nella torre. Il fatto è che l’intervento di ristrutturazione, se anche ha messo in sicurezza la torre (cosa non urgente, non c’era alcun rischio da un punto di vista strutturale), certamente non è stato di alcuna utilità per la fruibilità pubblica della stessa. La torre è rimasta, per il pubblico, pericolosa. E di questo dovevano essere coscienti sia i finanziatori privati che gli Amministratori Pubblici di allora che, invece, inaugurarono in pompa magna e ne consentirono, piuttosto incoscientemente, l’accesso al pubblico.

Tralasciamo per il momento questo fatto, ossia che, nonostante il pericolo, in passato si sia consentito l’accesso al pubblico, mi concentrerei sullo spreco di soldi. Perché non pensare a una ristrutturazione diversa, che consentisse l’accesso in sicurezza? È chiaro che sarebbe costato molto di più, ma con l’intervento messo in campo non si è risolto nulla, in sostanza si sono spesi soldi pubblici inutilmente (16 mila Euro). Perché questo spreco di denaro? Perché questa fretta di inaugurare?

Forse perché da lì a poco ci sarebbero state le elezioni amministrative. L’inaugurazione è avvenuta nel luglio del 2018. Meno di un anno dopo si è votato e a quelle elezioni era candidato il Presidente dell’associazione che cofinanziava, nelle fila del PD che allora esprimeva il sindaco e lo stesso fu eletto, andando a ricoprire il ruolo di Consigliere Comunale con delega al centro storico. Forse è un caso, ma certamente la grande rilevanza mediatica che si è data alla riapertura al pubblico della torre (ribadiamolo: mettendo a rischio la sicurezza del pubblico) può avere influito sulla popolarità dell’ex presidente e sulla sua elezione.

 

Luca Craia

 


 

Nuova ordinanza del Sindaco per i disturbi notturni. Ma prima di tutto serve il senso civico.

Montegranaro. Che si possano coniugare il divertimento all’interno della splendida cornice del centro storico col diritto al riposo dei residenti è stato più volte dimostrato, l’ultima sabato scorso quando in piazza Mazzini si è svolta una festa con musica e danze che non ha arrecato alcun fastidio ai residenti delle vie circostanti semplicemente perché il volume delle emissioni sonore è stato tenuto a un livello accettabile e perché a una cert’ora il tutto ha trovato termine. Questo dimostra oltretutto che, quando in passato i residenti del centro storico sono stati sottoposti a nottate in bianco per via dei festanti che facevano le ore piccole tra musica alta e schiamazzi vari, il problema era solo la maleducazione degli stessi.

Con l’ultima ordinanza sindacale si cerca di mettere un po’ d’ordine in questa materia che comunque è già chiaramente regolamentata dalla normativa comunale vigente, in particolare dal Regolamento di Polizia Urbana che, al capo III, sancisce il diritto alla quiete dei cittadini e, specificamente all’articolo 27, stabilisce le fasce orarie protette. Nella fattispecie, non si può arrecare disturbo alla quiete pubblica con rumori e musiche dalle ore 23 alle 8 (23.30 – 9.00 nei prefestivi) in estate e dalle 22.30 alle 8 (23.30 – 9.00 nei prefestivi) in inverno. L’ordinanza del Sindaco Ubaldi non apporta alcuna modifica a questi orari ma stabilisce la chiusura delle attività all’1,30 per tutta l’estate in deroga allo stesso regolamento, e in particolare il 24  e il 25 giugno, con l’occasione del Veregra Street Festival, alle 3.  Ma bisogna capire bene che si tratta di orari di chiusura e non riguardano l’emissione di suoni disturbanti, la quale va comunque cessata negli orari stabiliti dal regolamento, quindi alle 23 o alle 23.30.

Ora, è chiaro che questi orari non saranno rispettati e che nessuno se lo aspetti, però è lecito aspettarsi un po’ di rispetto. Io credo che, anche se si facesse combaciare l’orario di chiusura con quello in cui cessano i rumori, nessuno avrebbe nulla da ridire. Il problema nasce quando il rumore arriva fino al mattino, e questo non è davvero tollerabile, specie se il fatto si ripete per diverse notti di fila.

Molto probabilmente nessuno farà rispettare l’ordinanza del Sindaco né il regolamento vigente, perché a quell’ora la Polizia Municipale non è più in servizio e le Forze dell’Ordine purtroppo hanno da occuparsi di questioni ben più gravi. Però ci vorrebbe un po’ di senso civico, perché ci sono delle norme e vanno rispettate, e di rispetto per gli altri.

 

Luca Craia


 

lunedì 6 giugno 2022

Furto nella notte al campo da baseball a Montegranaro. Danni e rabbia.


Ancora notizie allarmanti a Montegranaro, anche se, in questo caso, sembra che gli autori non siano dei professionisti. Dilettanti, probabilmente, ma attrezzati e consapevoli di quello che stavano facendo, tanto da avvalersi, per aprire una serranda metallica, dell’ausilio di un frullino elettrico.

Se ne sono accorti i dirigenti della Società Sportiva, primo fra tutti Luciano Caminonni, che stamattina si sono recati al campo da baseball per effettuare delle normali manutenzioni e hanno trovato un disastro ovunque, addirittura una serranda tagliata, il bar messo a soqquadro, danni quantificabili in un paio di migliaia di Euro. Più il furto, una roba da poco, qualche bottiglia e qualche genere dal bar, se non fosse che si sono portati via anche il defibrillatore in dotazione all’impianto sportivo. Ovviamente sono stati avvisati i Carabinieri che hanno svolto sopralluogo e rilievi.

Sono sicuramente entrati in più d’uno, per aiutarsi, hanno scavalcato la recinzione e poi sono riusciti a introdursi nella costruzione che fa da sede per la società e da bar per gli iscritti. Danni e tanta rabbia, perché a Montegranaro non siamo ancora abituati a queste cose. Ma, purtroppo, ci stiamo abituando.

 

Luca Craia