martedì 18 gennaio 2022

CS - Simona Lupini (M5S Marche): “Carenza di organico infermieri, superare i vincoli”

 Comunicato integrale

 

In prima linea contro il COVID, infermieri e infermiere marchigiane sono però pesantemente sottodimensionate: è urgente alleggerire il peso di una situazione che sta logorando il personale, con turni impossibili.

Ad accendere i riflettori sulla situazione è la consigliera regionale Simona Lupini, che oggi ha presentato un’interrogazione a risposta immediata per chiedere come la Regione intendesse adoperarsi.

Nella sua replica, l’assessore Saltamartini ha ammesso le difficoltà, confermando come il fabbisogno di personale della Regione richiederebbe di assumere tutti gli operatori (oltre 1300) ancora presenti nella vecchia graduatoria: pur richiamando i limiti dati dalle norme europee, l’assessore ha preannunciato che si svolgerà presto un nuovo concorso, superando l’attuale regolamento.

“Il sistema sanitario regionale non è in salute: gli infermieri hanno ha sacrificato ferie e affetti, combattendo in prima linea contro il COVID, e meritano risposte e impegni chiari: il grido d’allarme della FNOPI e delle altre associazioni di categoria, che hanno denunciato l’abbandono della categoria nella nuova Finanziaria, non può restare inascoltato” sottolinea la consigliera Simona Lupini, vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali, che ha presentato l’interrogazione insieme alla collega capogruppo Marta Ruggeri “L’impegno dell’assessore Saltamartini a superare i vecchi regolamenti e bandire un nuovo concorso è un punto di partenza importante:  i tempi per un nuovo concorso sono però molto lunghi e la situazione è invece di estrema urgenza.

Continueremo a monitorare da vicino la situazione, per assicurare che queste promesse non restino solo ipotesi”.

 

SISMA, ALBANO E SILVESTRI (FDI): "GOVERNO PASSI AI FATTI E PROROGHI LA SOSPENSIONE DEI MUTUI DEI TERREMOTATI DEL CENTRO ITALIA"

 

Comunicato integrale


“Bene le richieste del Commissario alla ricostruzione Legnini e del presidente dell'ABI Patuelli sulla necessità di prorogare la sospensione delle rate di mutui e finanziamenti relativi agli immobili inagibili a causa del terremoto del Centro Italia. Fratelli d'Italia fin dal primo giorno è al fianco dei cittadini terremotati che, anche dopo ben cinque anni dalle scosse, vedono non essere tutelati i propri diritti. Come già annunciato, grazie al lavoro condiviso con la Regione Marche, in particolare con il Presidente Francesco Acquaroli e con l’assessore competente Guido Castelli, abbiamo presentato anche al decreto Milleproroghe emendamenti che vanno in questa direzione. Chiediamo al Governo la proroga dei mutui dei terremotati, che ancora non vedono partire la ricostruzione, la proroga del blocco della Tari e del credito d’imposta sui beni strumentali. Proposte che la maggioranza "dei migliori", purtroppo, aveva inspiegabilmente bocciato in sede di legge di bilancio. Fratelli d'Italia ha anche chiesto l'audizione, nelle commissioni parlamentari, del Comitato "Mutui sulle macerie" che rappresenta i tanti cittadini danneggiati. Il Governo dia un segnale importante e passi subito dalle parole ai fatti. Non c’è più tempo da perdere”.  
Lo dichiarano Lucia Albano e Rachele Silvestri, deputate di Fratelli d’Italia.

 

Professioni. Emendamento di Fratelli d'Italia per estensione tutela della malattia. Boresta-Marcotulli (FdI): "Traguardo importante anche per i professionisti marchigiani"

Comunicato integrale

 

L'approvazione al Senato dell'emendamento alla legge di bilancio di Fratelli d'Italia rappresenta finalmente una risposta in termini di tutela anche per molti lavori che la sinistra considera da sempre come "vacche da mungere". Così Serena Boresta e Giorgio Marcotulli, responsabili regionali di Fratelli d'Italia rispettivamente per le professioni giuridiche e per quelle tecniche nella Regione Marche.

In sede di approvazione della Legge di bilancio 2022 infatti è stato raggiunto un grande traguardo di civiltà: è stato approvato l'emendamento di Fratelli d'Italia che introduce importanti tutele per le professioni in caso di malattia e infortunio introducendo la sospensione della decorrenza dei termini relativi agli adempimenti tributari in tali casi. Si è raggiunta una conquista importante per i professionisti sancendo e riconoscendo il loro diritto alla salute, ai sensi dell'art. 32 della Cost., al pari di tutti i cittadini e lavoratori. La disposizione prevede la sospensione per 30 giorni dei termini relativi agli adempimenti e versamenti, escludendo quindi l'applicazione di sanzioni nei confronti dei professionisti e dei loro clienti. La norma si applica ai professionisti per i quali è previsto l'obbligo di iscrizione ai relativi Albi professionali e si estende a tutti i casi di malattia e infortunio che comportano un'astensione dal lavoro superiore a tre giorni, si estende inoltre a tutti i termini con carattere di perentorietà per il cui adempimento è prevista una sanzione pecuniaria o penale. Le medesime tutele sono previste in caso di parto prematuro o interruzione della gravidanza oltre il 3° mese con 30 giorni di sospensione dal giorno del parto o dell'interruzione della gravidanza. In caso di decesso del professionista i termini relativi agli adempimenti tributari sono invece sospesi per sei mesi dal decesso. La disposizione trova applicazione anche in caso di esercizio in forma associata. Si tratta di un traguardo importante per quasi 2 milioni di professionisti italiani. FdI era già partita come capofila di questo progetto chiedendo il coinvolgimento delle altre forze politiche che hanno condiviso il disegno di legge a prima firma di Giorgia Meloni che oggi trova il suo compimento. Questa è una risposta concreta anche ai tanti professionisti marchigiani che più volte Fratelli d'Italia ha incontrato in questi mesi e che vede nella Regione Marche particolare interesse grazie alla proposta di Fratelli d'Italia per l'istituzione di un tavolo permanente delle professioni e alla peculiare attenzione e dedizione del nostro Governatore Francesco Acquaroli che in tal modo ha dato voce e istituzionalizzato la presenza in Regione di una categoria spesso dimenticata.