Comunicato integrale
Sfruttare al meglio i nuovi strumenti nazionali e più attenzione
alla rete territoriale per contrastare un fenomeno in crescita, nelle Marche e
in Italia
25 Novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della
violenza contro le donne: un fenomeno, che nelle Marche e in Italia è cresciuto
durante il lockdown. A fare il punto, sulla situazione marchigiana e sulle
risposte da dare, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Simona
Lupini, vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali, con
un’esperienza importante sul campo nel settore delle violenze di genere.
“Le segnalazioni di violenze sono cresciute del 79,5% nel 2020, un
dato davvero preoccupante: un vero e proprio stress test per il sistema, che
però fortunatamente ha retto bene. I soli Centri Anti Violenza hanno attivato
407 percorsi di accompagnamento, e il loro lavoro si svolge in sinergia con
Case d’Emergenza, Case Rifugio e Case per le semi-autonomia, che accolgono le
donne e i minori in difficoltà e che lavorano a pieno regike” sottolinea la
consigliera, commentando i dati del Rapporto sulla Violenza di Genere nelle
Marche, presentato in Consiglio martedì 23 e di cui è stata relatrice di
minoranza “La Regione deve comunque investire di più nella rete di assistenza
territoriale, e nella sua integrazione con altre strutture socio-sanitarie, che
possono rendere più tempestivo e capillare l’intervento: non dimentichiamoci
che la violenza di genere è un fenomeno spesso sommerso.”
E in quest’ottica, l’invito è alla Giunta per accelerare sul
riordino dei consultori: “I consultori familiari sono un primo anello
fondamentale del sistema di intervento contro le violenze, ma aspettano da anni
maggiori fondi, personale e una legge di riordino delle loro competenze e
organizzazione, che nelle Marche manca dal 2003: il Consiglio ha votato
all’unanimità a inizi 2021 un impegno per arrivare presto a una nuova legge, e
i dati del Rapporto ci dicono che non possiamo più rimandare l’azione.”
Fondamentale anche la sensibilizzazione nel quotidiano: “Ho avuto
il piacere di intervenire domenica 21 novembre a <<La sala
d’attesa>>, uno spettacolo teatrale promosso dall’associazione Artemisia
di Fabriano, con la collaborazione di psicologhe, operatrici e volontarie
dell’antiviolenza. Le attività di educazione, di consapevolezza, di confronto
con la comunità sono fondamentali, per costruire una cultura del rispetto
reciproco”.
Infine, non vanno dimenticati i nuovi strumenti nazionali messi in
campo per lottare contro il fenomeno: “Il numero unico antiviolenza 1522, che
abbiamo promosso come Movimento 5 Stelle, è stato un primo passo fondamentale
per permettere alle vittime di denunciare in sicurezza. Il passo successivo era
costruire uno strumento nazionale, universale, che evitasse di costringere alla
terribile scelta tra povertà e violenza: oggi, abbiamo finalmente il Reddito di
Libertà, un fondo dell’INPS che sostiene i percorsi di emancipazione delle
donne vittime di violenza. Dobbiamo promuovere la consapevolezza di questi
strumenti, e rafforzarli sempre di più.”