sabato 20 novembre 2021

Tutti contro Signorini, Signorini contro tutti.

 

Tutti addosso a Signorini. A me Signorini sta anche un po' antipatico, però ritengo che abbia diritto di esprimere il suo pensiero, a prescindere da quale esso sia. Il problema è che il pensiero di Signorini non combacia con quello dominante, quello di cui Selvaggia Lucarelli è paladina senza accorgersi di interpretare al meglio tutto l'odio di cui chi si ammanta di progressismo è capace. Intendiamoci, non sto difendendo l'idea espressa da Signorini, sto difendendo il suo diritto di esprimerla senza essere linciato. Perché a questo punto la libertà di opinione, in Italia, non c'è più, ma si può esprimere liberamente un pensiero solo se è conforme a quello dominante. In caso contrario, il linciaggio diventa cosa buona e giusta, e non c'è commissione parlamentare contro l'odio che tenga, perché anche l'odio va distinto in base a quale pensiero esprime.

Luca Craia

Conte e la grottesca polemica contro la Rai.

È davvero sciatta, a tratti grottesca, la polemica di Conte contro la RAI rea, a suo dire, di avere “scelto di escludere, fra tutte le forze dell'arco parlamentare, unicamente il Movimento 5 Stelle, partito di maggioranza relativa grazie a 11 milioni di elettori”. Conte continua a ritenersi a capo di un partito che rappresenta la maggioranza relativa quando sa benissimo di non rappresentarla più da un bel po’, anzi, di essere alla guida ormai di un partitino.
E se i numeri gli danno ragione in Parlamento fino al momento in cui si voterà di nuovo, per quanto riguarda le nomine RAI questi numeri dovrebbero valere zero, almeno secondo le logiche stesse del Movimento 5 Stelle che, se ben ricordo, ha sempre lanciato strali, e aggiungerei giustamente, contro la lottizzazione delle nomine. Salvo poi lamentarsi di non aver partecipato alla suddetta lottizzazione ultima in ordine cronologico. Ma se sei contro la lottizzazione, tienitene fuori.
L’idea poi dell’ “Aventino” nei confronti dei programmi Rai mi pare di una puerilità sconfortante. Se Conte rinuncia ad apparire sulla TV nazionale, è un problema di Conte, della sua comunicazione, della sua strategia. Certamente non creerà problemi alla RAI. Caro Avvocato, i tempi della scuola materna sono lontani, se ne rende conto?

Luca Craia