venerdì 10 settembre 2021

Tornano a suonare le campane di San Francesco.


Ci sono segni che danno speranza, che fanno guardare al futuro col sorriso e con la voglia di affrontarlo con maggiore determinazione e ottimismo. Il suono di una campana ha un valore fortemente simbolico ed evocativo. A me, sentir suonare le campane del mio paese, riporta all’infanzia, a quei momenti di spensieratezza e di calore che hai in famiglia, o nella tua comunità.

Oggi, dopo un silenzio lungo, troppo lungo, finalmente sono tornate a suonare le campane di San Francesco, la chiesa del Pievano, la chiesa principale di Montegranaro. Le campane suonano perché la comunità si è impegnata in un’operazione difficile, costosa, importante: quella di riaprire la chiesa danneggiata dal sisma del 2016 senza attendere le lungaggini burocratiche della ricostruzione. Questo perché Montegranaro ha urgenza di riavere la sua chiesa, quella del cuore del paese, quella che sta in cima al colle e guarda la comunità, mentre la comunità la guarda.

San Francesco riaprirà tra pochi giorni, a ottobre, ad attendere i festeggiamenti del Santo Patrono, San Serafino. Ma intanto oggi le campane sono tornate a suonare. È il suono del cuore di Montegranaro, è il suono della speranza che questo paese risorga da questo momento difficilissimo, con la determinazione e la forza dei Montegranaresi, il loro impegno, la loro laboriosità. E, naturalmente, con l’aiuto di Dio. Oggi è un bel giorno per Montegranaro.

 

Luca Craia

CS-Simona Lupini (M5S): "Emergenza anziani e salute in pandemia: investire nella sanità territoriale"

 

L’impegno della consigliera regionale 5 stelle, dopo la tragedia di Macerata e l’allarme sul crollo delle prestazioni.

 

Comunicato integrale

La tragedia di Macerata, con due anziani genitori e il loro figlio disabile trovati morti dopo mesi, è stata uno shock per la comunità regionale, ma potrebbe essere la drammatica punta dell’iceberg di una crisi molto più ampia, che riguarda l’assistenza sanitaria e sociale per migliaia di nostri corregionali.

Sul tema interviene la consigliera regionale Simona Lupini (Movimento 5 Stelle), vice-Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali: “Sugli organi di stampa, in questi giorni è comparso un allarme sui dati AGENAS, che non deve restare inascoltato: in questo anno e mezzo, 100.000 anziani sono rimasti senza cure e senza assistenza: proprio loro, i soggetti più fragili e a rischio anche per il COVID-19”.

COVID che, sempre secondo le analisi AGENAS, sarebbe passato come uno tsunami su tutta la sanità regionale: “Alle migliaia di anziani soli, non autosufficienti, spesso colpiti da numerose patologie croniche, dobbiamo aggiungere migliaia di persone che a causa della pandemia hanno dovuto rinunciare a una diagnosi precoce o a cure importanti.”

I numeri sono impietosi: “Le stime parlano di un crollo nelle prestazioni di oltre il 20%, a causa delle liste d’attesa o del posticipo delle prestazioni. Un’emergenza che rischia di esplodere in poco tempo, e su cui ho cercato di sollevare l’attenzione già alcuni mesi fa, in particolare sulla situazione delle diagnosi e delle cure per i tumori” continua la consigliera regionale.

La risposta, per la consigliera pentastellata, sta nel potenziamento della sanità territoriale e dell’assistenza sociale: “In Regione, stiamo iniziando a discutere del nuovo Piano Socio-Sanitario: dobbiamo costruire, stavolta sul serio, quella articolata rete di assistenza sanitaria e territoriale di cui si parla da anni. Su questo, non smetteremo di batterci: nessuno deve essere lasciato indietro.”