giovedì 19 settembre 2019

Violenze al centro per immigrati di Monte Urano: le preoccupazioni di Marzia Malaigia


Comunicato integrale

Come consigliere regionale Lega e come cittadina, seguo con crescente preoccupazione le notizie che periodicamente trapelano dai centri di accoglienza migranti presenti a Monte Urano. Siamo partiti la scorsa primavera con una lite sfociata in rissa in una via del centro, che ha visto finire all’ospedale tre persone, tra cui una mediatrice culturale.
E’ di una ventina di giorni fa il pestaggio da parte di un giovane nigeriano ai danni di 4 donne presenti nella stessa struttura di accoglienza. Infine, un comunicato datato 17 settembre, da parte della Legione Carabinieri “Marche” Compagnia di Fermo, informa circa un terzo episodio, i cui contorni sono ancora poco chiari: un ospite avrebbe dato in escandescenze, minacciando dei suoi connazionali, nella struttura di accoglienza fuori dal centro, dove sono arrivate diverse pattuglie delle forze dell’ordine, notate peraltro anche dagli abitanti delle aree limitrofe.
Noto un atteggiamento di chiusura che mi lascia perplessa. Non è cercando di evitare fughe di notizie “delicate” che si potrà arginare un problema che, lo dicono i crescenti episodi, evidenzia una situazione molto
critica.
Chiedo quindi ai rappresentanti istituzionali del nostro territorio e delle forze dell’ordine rassicurazioni e chiarimenti. Non si tratta di fare allarmismo, nessuno ha intenzione di terrorizzare la collettività, ma i cittadini hanno il pieno diritto di sapere cosa sta accadendo nel proprio territorio, perché si ripetono episodi di violenza e come si intende intervenire. Se l’idea di sicurezza dei nostri amministratori è quella di silenziare i problemi per tenere tutti tranquilli, siamo su una strada completamente sbagliata, che potrà solo generare altra insicurezza.
La Lega ha un punto di vista opposto rispetto a queste criticità sempre più presenti nella ex “isola felice” del territorio Fermano: siamo convinti che servano prevenzione, insieme a trasparenza e rigore.

mercoledì 18 settembre 2019

IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI A CASTELPLANIO Sandro Zaffiri (Lega nord): “accanto ai cittadini per contrastare un progetto dissennato”


Comunicato integrale

Forte preoccupazione è stata espressa dai cittadini di Castelplanio, anche attraverso la costituzione di un comitato, per l’ipotesi di realizzazione di un impianto di trattamento di rifiuti da spazzamento stradale e arenile in località Pozzetto, a poca distanza in linea d’aria dalle abitazioni.
“Purtroppo, si tratta di più di una ipotesi – rileva il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Sandro Zaffiri – a ragione del fatto che è stato lo stesso primo cittadino di Castelplanio, Fabio Badiali, ad avallare il progetto, definendo non pericoloso l’impianto, anche a seguito delle indagini preventive dell’ATA”.
“La posizione del Carroccio – afferma Zaffiri – non può che essere quella di contrarietà ad un progetto dissennato e, nel contempo, di vicinanza ai cittadini. Un progetto che oltre ad essere scellerato è contrario alle tradizionali posizioni delle associazioni ambientaliste che, però, ad oggi, sembrano ancora non aver preso le distanze dalla strada intrapresa dal sindaco. Si tratta, inoltre, di scelte che farebbero ripiombare quell’area territoriale (Moie si trova nelle immediate vicinanze) ai tempi in cui era di fatto la discarica dell’intera provincia di Ancona”.
“Se l’intento è questo e se il Pd vuole tornare a riaffermare la sua storica regia nelle politiche che riguardano la gestione dei rifiuti di questa regione – afferma il capogruppo della Lega - sarebbe bene che i cittadini fossero puntualmente informati. Da parte nostra, intendiamo appoggiare la battaglia avviata da quella comunità di cittadini per scongiurare la realizzazione di uno scempio che sorgerebbe a poche centinaia di metri da case e esercizi commerciali, anche con il beneplacito delle associazioni ambientaliste vicine al Pd”.



La Scultrice di Mauro Reschini raccontata al La Perla dall’autore. Un romanzo tutto marchigiano tra mistero e introspezione.


È un ragazzo o, meglio, ex ragazzo montegranarese, Mauro Reschini, e in paese lo conoscono tutti ma, ultimamente ha svelato ai suoi concittadini un talento che non conoscevano, quello di scrittore. Ha scritto il suo primo romanzo, Mauro, e lo ha chiamato La Scultrice, come la protagonista, Antea, una ragazza complicata con una vita complicata.
E la storia è una storia piena di misteri in cui si scoprono, piano piano, le sfaccettature della sua complessa personalità con epiloghi macabri che si intrecciano al suo successo professionale. L’ambientazione è squisitamente marchigiana, la scena principale è Potenza Picena e a indagare è proprio un carabiniere della cittadina del Maceratese. E lì si muoveranno i personaggi, allacciati alla vita e alla psiche di Antea.
Mauro Reschini ha voluto raccontare il suo lavoro ai Montegranaresi. Lo farà venerdì prossimo, e lo farà in un logo d’assemblea importante, il teatro La Perla, alle ore 21. Sarà un’occasione per salutare un amico comune ma anche un modo per incuriosirsi di questo suo lavoro letterario, questo impianto di fantasia che sicuramente sarà coinvolgente e trascinante. Un appuntamento da non perdere.

Luca Craia