mercoledì 18 settembre 2019

SITUAZIONE DEGLI AFFIDI NELLE MARCHE – ELENA LEONARDI: POCHE PAROLE IN CONSIGLIO REGIONALE PER UN PROBLEMA INVECE MOLTO SERIO



LA CAPOGRUPPO DI FRATELLI D'ITALIA: NESSUNA RISPOSTA AI PRECISI PUNTI DELLA MIA INTERROGAZIONE – TORNERO' ALLA CARICA PER CONOSCERE I DATI SULLA CORRETTA VIGILANZA DELLA REGIONE

Comunicato integrale

"Quella accaduta ieri in Consiglio Regionale è una discussione a dir poco kafkiana" - esordisce così la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi – "una risposta data ad un'interrogazione di un altro gruppo politico che l'aveva ritirata e nessuna risposta all'interrogazione della sottoscritta che invece ha voluto una risposta immediata vista l'importanza del tema trattato. Un'assurdità – quelle poche righe di risposta dell'assessore all'ambiente che si è sostituito a colui che doveva invece rispondere cioè l'assessore alla sanità e poitiche sociali, il Presidente Ceriscioli. I dati forniti sui minori temporaneamente affidati fuori dalle loro famiglie rimangono fermi al 2017, ed evidenziano un totale di circa 1500 soggetti, un numero davvero rilevante!
La Leonardi nella sua interrogazione ricordava che dopo "l'esplosione" della vicenda di Bibbiano si è fatta crescente la necessità di fare chiarezza ovunque, Regione Marche compresa, tanto più che il Garante Regionale per i diritti dei minori, nominato dalla Regione stessa, è componente della cabina di regia per la redazione delle linee guida regionali in materia di affido di minori. Inoltre – prosegue la rappresentante del partito della Meloni – lo stesso Garante regionale fa parte del cosiddetto "Tavolo dei minori fuori dalla famiglia" costituito a seguito della proposta avanzata dal Coordinamento Regionale delle Comunità di Accoglienza per minori. Importante conoscere gli indirizzi di questo Tavolo, ricorda Leonardi, che vede anche la presenza di personalità altamente qualificate come il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, i vertici Asur e il Direttore dell'Agenzia Sanitaria.
Occorreva pertanto una risposta più dettagliata e meno evasiva oltre che aggiornata, per questo, conclude Leonardi, tornerò alla carica ripresentando giustamente il mio atto che non ha avuto risposte, ribadendo anche le fondamentali domande, ad esempio: quali determinazioni sono scaturite dall'attività svolta proprio dal Tavolo dei minori fuori della famiglia di origine e di fornire un report dettagliato sulla situazione degli affidi di minori nelle Marche, dato che sui costi di queste operazioni la Giunta Regionale ha sinora dimostrato l'assoluta assenza di trasparenza. Leonardi chiederà di nuovo quali strutture e organismi sono deputati a vigilare e quali determinazioni hanno elaborato nelle loro azioni di monitoraggio e controllo.


Elena Leonardi sull’affido ai minori nelle Marche, ma i banchi della maggioranza sono deserti.



Si lamenta, il Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia, Elena Leonardi, e ha ragione di lamentarsi, visto che la seduta del Consiglio di ieri ha visto i banchi della maggioranza regionale deserti se non per una singola presenza. Eppure si parlava di temi importanti, come dice la Leonardi. Tra l’altro, la stessa chiedeva conto della situazione degli affidi dei minori nelle Marche, argomento di grande attualità, purtroppo, visto quando sta venendo alla luce nell’inchiesta legata a Bibbiano che sta mostrando un sistema molto più diffuso di quanto si pensasse. Ma la maggioranza targata PD non ha reputato l’argomento interessante.

Luca Craia

Ricostruzione: nuovo cambio di commissario. Non lasciamo indietro neanche una poltrona. Le macerie non contano.


Non ha fatto in tempo a insediarsi, Conte Due, che già si parla di un nuovo commissario straordinario alla ricostruzione. Intendiamoci: Farabollini non ha affatto brillato, tutt’altro, ma il fatto che, a ogni cambio di governo, dobbiamo assistere al cambio del commissario pare decisamente un sintomo preciso di come la politica giochi con la situazione, peraltro senza metterci di fatto le mani.
Questo sarebbe il quarto commissario in poco più di tre anni. Cosa abbiano fatto i precedenti lo abbiamo sotto gli occhi. Facile supporre cosa farà il prossimo. Tanto più che, tra i papabili, circolano nomi di burocrati di partito da accontentare, da piazzare, a cui dare una poltrona, per quanto scomoda e polverosa come quella del commissario per il terremoto. L’unica cosa positiva sarebbe il tramonto dell’ipotesi Ceriscioli, che poco non è.

Luca Craia