sabato 14 settembre 2019

Un visitatore dall’Italia del 2090


Oggi mi è venuto a trovare uno strano tipo, nel mio negozio. Doveva comprare, mi ha detto, delle pile alcaline per la sua macchina del tempo. L'ho preso per pazzo, lì per lì, e gli ho venduto le pile. Poi ci siamo messi a chiacchierare e, discorrendo, ho quasi cambiato idea venendo alla determinazione che forse pazzo non era.
Mi ha detto di provenire dall'Italia del 2090. Mi sono fatto raccontare: un'Italia poco diversa dall'attuale, governata dal PD, il Partito Demografico. Il capo del governo è Renzi XXXIV, che in realtà si chiama Gaetano Pizzacanturri ma da anni chi va al governo assume il nome del Duce Massimo, Renzi appunto.
Sono molte le cose che mi ha raccontato ma mi ha colpito una in particolare: non ci sono più fascisti e comunisti che litigano, sono tutti piddini. La gente gira con le magliette stile Che Guevara ma, anziché la faccia dell'uomo in motocicletta, c'è quella di Matteo Renzi. Sulla scrivania dei nostalgici c'è il busto di finto gesso non più di Mussolini ma di Renzi. Non si va più in pellegrinaggio a Predappio ma al cimitero di Firenze dove il Duce Massimo è sepolto in un grande mausoleo. Alla festa del Primo Maggio non si canta più Bella Ciao ma Gelato al Cioccolato.
Una bella Italia pacificata, finalmente, con le due nostalgie dittatoriali che hanno caratterizzato l'intero XX secolo e un pezzo del XXI ridotte alla venerazione dell'unica vera verità, quella del superuomo piddino.
Lo strano visitatore se ne è poi andato veloce, perché aveva lasciato la macchina del tempo in divieto di sosta. E io sono rimasto a chiedermi se siano meglio gli instupiditi di regime del 2090 o i nostalgici di oggi. Mah...

Luca Craia

venerdì 13 settembre 2019

Aspettando Atreju: le sfide per cambiare l'Italia e le Marche.


Comunicato integrale

L'appuntamento maceratese che anticipa la storica manifestazione all'Isola Tiberina, aperto al pubblico, si svolgerà questa domenica a Porto Recanati, alle ore 17,30, ospitato all'Anfiteatro “Natale Mondo” (ex Scuola Diaz) in corso Matteotti.
Terremoto, sanità, sicurezza, lavoro, cultura, ambiente, infrastrutture, impresa, giovani, famiglia, turismo, territorio, commercio, Comuni, lotta alla povertà: questi i temi al centro del dibattito politico nazionale, dei quali si parlerà domenica all'incontro che vedrà la partecipazione di dirigenti nazionali e locali di Fratelli d'Italia e amministratori locali.
“Un'occasione concreta di confronto sui temi più attuali, legati sia all'ambito nazionale che alle questioni locali – ha spiegato il capogruppo Fdi il Consiglio regionale, Elena Leonardi, che introdurrà i lavori – numerosi i temi che tratteremo, anche con il prezioso aiuto dei relatori, come la sicurezza e l'immigrazione, il lavoro e i giovani, la centralità delle Marche nell'annosa problematica della carenza delle infrastrutture, il terremoto e la ricostruzione che stenta ad avviarsi, i piccoli Comuni e i borghi dell'entroterra che devono tornare al centro delle strategie regionali”.
Parte da Porto Recanati, dunque, il confronto che culminerà con la manifestazione di Roma e la sua “sfida alle stelle”: un pomeriggio per confrontarci e approfondire le numerose questioni che saranno senza dubbio al centro della grande sfida che attende la nostra Regione a maggio 2020; quella delle elezioni regionali. Interverranno Massimo Belvederesi, portavoce provinciale Macerata Fdi, Guido Castelli, responsabile nazionale Enti locali Fdi, Paolo Diop, responsabile nazionale Immigrazione Fdi, Francesco Caldaroni, responsabile nazionale Dipartimento pesca Fdi, Michele Zacconi, presidente Gioventù nazionale Macerata, che anticiperanno l'intervento dell'Onorevole Francesco Acquaroli, Deputato marchigiano di Fratelli d'Italia. 

SERVIZIO CUCINA DELL’OSPEDALE DI TORRETTE. INTERROGAZIONE E PRESIDIO DELLA LEGA


Comunicato integrale

“Il servizio di cucina dell’ospedale di Torrette è un treno che viaggia con circa nove anni di ritardo…”
Non c’è ancora traccia del nuovo servizio di preparazione e cottura pasti presso il principale nosocomio regionale, nonostante un progetto approvato a settembre del 2010 per un importo complessivo di spesa di oltre due milioni di euro.
La denuncia del capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Sandro Zaffiri, è contenuta in una interrogazione che precede – come annuncia lo stesso esponente del Carroccio – un presidio a Torrette se le risposte della Giunta regionale non dovessero essere rassicuranti.
“L’attivazione del servizio mensa con pasti preparati internamente, anziché precotti e fatti arrivare due volte alla settimana da Rovigo come avviene oggi – rileva Zaffiri – rappresenta una priorità per il rispetto dei degenti, ma anche un fatto di dignità per l’immagine stessa dell’ospedale”.
Un percorso fatto di inciampi e costellato di imprevisti quello per l’attivazione della cucina e che rischia di essere caratterizzato da nuove difficoltà.
“Prima una variante per rivisitare l’intero progetto e, oggi, nonostante annunci e proclami l’esigenza di conformare la cucina all’introduzione del vassoio personalizzato, novità che comporterà lo slittamento della consegna dei lavori al 2020…questo nonostante le rassicurazioni del Presidente Ceriscioli, il quale, rispondendo a due interrogazioni della Lega, aveva fissato la consegna definitiva al gennaio 2019”.
“Nella confusione che regna sovrana a rimetterci sono pazienti, personale e l’immagine della ditta – conclude Zaffiri – non quella, però, che continuerà ancora a portare pasti precotti da Rovigo, la stessa che si è recentemente aggiudicata l’appalto del bar del Salesi”.


Sandro Zaffiri
Capogruppo Lega Nord Consiglio Regionale delle Marche