giovedì 21 febbraio 2019

BARRIERE ANTIRUMORE DELLE FERROVIE – NO DI LEONARDI: RFI PRESENTI SOLUZIONI TECNICHE CONDIVISE DAI CITTADINI

PER FRATELLI D'ITALIA: PER ALCUNI TRATTI OCCORRE PROGRAMMARE L'ARRETRAMENTO DELLA LINEA FERROVIARIA

Comunicato integrale

La discussione tenutasi in Consiglio Regionale sui progetti di barriere antirumore previsti lungo la rete ferroviaria regionale ha visto la presa di posizione contraria del consigliere regionale Elena Leonardi. Nel suo intervento la capogruppo di Fratelli d'Italia ha evidenziato come questi muri posti lungo i binari creeranno problematiche oltre che ai residenti delle abitazioni antistanti anche di impatto visivo e paesaggistico con ripercussioni anche dal punto di vista turistico.
La tutela dall'inquinamento acustico, che secondo la Leonardi, è dato da vecchio materiale rotabile soprattutto treni-merci, non è in discussione, quello che si chiede è di concertare con RFI soluzioni adeguate e tecnicamente avanzate che sfruttino le migliori tecniche possibili e che agiscano soprattutto sulle sorgenti del rumore così come definito anche da norme comunitarie e nazionali. Ho preso atto, continua Leonardi, della volontà della Regione di tenere conto delle esigenze locali e delle istanze del territorio. Ricordo ad esempio, afferma Leonardi, che alcuni progetti devono ancora pervenire alla Regione: è il caso di Porto Recanati; per il quale ho già chiesto ai funzionari competenti l'accesso agli atti al fine di verificare l'impatto di quanto previsto sulla realtà di una città attraversata dalla ferrovia per la gran parte della sua estensione.
La Leonardi, nel suo intervento in aula, ha ricordato la necessità di aprire una discussione seria a livello nazionale sull'arretramento di alcuni tratti ferroviari della linea adriatica che mal si conciliano con l'esigenza di velocizzare la tratta sia per la tutela dall'erosione marina sia per lo sviluppo più organico e razionale delle città rivierasche e turistiche delle Marche, come Porto Recanati ad esempio.
Auspico, conclude Leonardi, che al tavolo tecnico annunciato tra Regione e Rete Ferrovie Italia si possa discutere dei vari progetti con soluzioni diverse dalla realizzazione di un muro di 9 metri e recependo le istanze dei cittadini o dei consigli comunali che presenteranno specifiche osservazioni.


mercoledì 20 febbraio 2019

Hotel House: Salvini è stato di parola. Ieri blitz dei Carabinieri.


“È finita la pacchia” all’Hotel House, ha detto il Ministro dell’Interno. E, in effetti, se la pacchia non è finita, sicuramente non è più come una volta. La zona franca sta cedendo e ora le Forze dell’Ordine hanno l’opportunità di intervenire in maniera più incisiva rispetto che in passato.
Ieri 46 Carabinieri appartenenti alla Compagnia di Civitanova e al Comando Provinciale di Macerata, insieme ai Gruppi Cinofili di Pesaro e ai Carabinieri Forestali di Macerata, uomini dell’Ispettorato del Lavoro di Macerata e un elicottero da Pescara, sono intervenuti nel noto palazzone di Porto Recanati mettendo a segno un colpo pesante contro quella criminalità che, fino a poco tempo fa, in quello stabile pascolava quasi indisturbata. 104 grammi di eroina scoperti e sequestrati al settimo piano, ma anche 95 persone identificate, 25 appartamenti controllati, sei perquisiti da cima a fondo, due stranieri irregolari scoperti, due auto senza assicurazione sequestrate.
Per debellare la criminalità occorre mano ferma, occorrono controlli costanti, occorre rendergli la vita difficile oltre, naturalmente, a interventi contro il degrado generale dell’area. Certo, le leggi italiane non aiutano, ma anche la pressione costante può essere un ottimo metodo di dissuasione.

Luca Craia

Lunedì Consiglio Comunale a Montegranaro. Arriva la mozione di Antonelli sulle case popolari.


Come si sapeva, è stato convocato per lunedì prossimo alle ore 18 il Consiglio Comunale di Montegranaro. Al primo punto all’ordine del giorno figura la mozione firmata dal Presidente del Consiglio, Walter Antonelli, per la modifica dei criteri di assegnazione degli alloggi popolari. Come si sa, Antonelli chiede che venga inserita, tra le documentazioni richieste, anche la certificazione dei beni posseduti in patria dagli stranieri, sostituibile da un’autodichiarazione valida un anno in attesa della produzione di un documento ufficiale. L’intento di Antonelli, che si rifà a provvedimenti analoghi adottati con successo in vari altri comuni italiani, è di equiparare la possibilità di ottenere un alloggio tra stranieri e Italiani, visto che, attualmente, questi ultimi sono evidentemente svantaggiati, basti vedere chi occupa attualmente le case popolari assegnate. È prevedibile una discussione piuttosto accesa ma si spera costruttiva, visto che tutte le forze consiliari si erano impegnate, in un incontro tenutosi più di un anno fa con le associazioni che si occupano di centro torico, a produrre modifiche al regolamento in questo senso. È prevedibile, quindi, e auspicabile che la mozione venga approvata, anche se, come ben sappiamo, la maggioranza montegranarese non brilla per l’applicazione delle mozioni che approva.
Per il resto non sembra una seduta particolarmente interessante, almeno da quello che è immaginabile dai punti all’ordine del giorno: ci sono documenti da approvare obbligatoriamente, le tariffe TARI e le addizionali IRPEF, il regolamento dello Sportello Unico per le attività produttive dei Monti Azzurri, alcune varianti al PRG come di consueto (non mancano mai). Ma c’è anche l’approvazione del piano delle opere pubbliche di cui abbiamo già parlato, che forse qualche dibattito interessante potrà suscitarlo, così come l’approvazione del bilancio preventivo, che sarà l’ultimo di questa consiliatura. Molto triste la nomina del nuovo consigliere di amministrazione della Casa di Riposo, in sostituzione del compianto Livio Botticelli recentemente scomparso.

Luca Craia


martedì 19 febbraio 2019

Luce in piazzale Leopardi. Altra vittoria di Paese Mio.

Non è una cosa da poco, riaccendere la luce dopo tanti anni in piazzale Leopardi, nel cuore del centro storico di Montegranaro. È lo spazio più ampio dopo la piazza, l'unico adibibile agevolmente a parcheggio. È un luogo essenziale, e il fatto che fosse quasi completamente buio era tutt'altro che rassicurante, anche per il fatto che, come noto, il centro storico sta diventando teatro di traffici illeciti e dimora di personaggi dediti alla clandestinità. È logico che il buio favorisca pratiche fuori dalla legalità.
La richiesta di ripristinare l'illuminazione è partita già dai primi incontri tra Arkeo, Il Labirinto e l'Amministrazione Comunale, ed è stato reiterato nel corso dell'ultima riunione dai rappresentanti del Comitato Paese Mio. Sembrava cosa complessa ma, alla fine, anche questa piccola grande battaglia civile è stata vinta. Il centro storico ora è un luogo un po' più sicuro, ma c'è ancora molto da fare. In ogni caso, personalmente sono soddisfatto.

Luca Craia