martedì 27 novembre 2018

Ceriscioli ha firmato: è guerra tra Regione Marche e Governo sul Decreto Genova.


Il dado è tratto: il Presidente Ceriscioli ha dichiarato guerra al Governo Conte. Questo è il testo dello scarno comunicato stampa diramato oggi dalla Regione Marche.

«Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha firmato questa mattina il ricorso per illegittimità costituzionale del cosiddetto Decreto Genova, convertito in legge, nella parte che toglie l’intesa tra le Regioni colpite dal sisma e lo Stato, per tutti gli atti del Commissario straordinario. “Noi vogliamo affermare un diritto che riteniamo spetti ai nostri cittadini. Il governo ha fatto questa scelta, a nostro giudizio sbagliata, e confidiamo che la Corte Costituzionale riconosca l’illegittimità di questo atto – spiega il presidente Ceriscioli –. La legge non rispetta la Costituzione perché non prevede l'intesa con le Regioni su materie concorrenti, come previsto dagli articoli 117 e 118 che sanciscono il principio di leale collaborazione tra istituzioni. E’ impossibile ricostruire senza la partecipazione dei territori, noi crediamo che questo percorso vada fatto insieme”».
Dopo due anni di immobilismo, bastone tra le ruote, insulti ai terremotati (“gentaglia” furono definite due rappresentanti in visita al Consiglio Regionale dall’Assessore Casini), nastri tagliati per casette fradice,  non si dimostra il minimo pudore e si fa avanti a testa bassa per affermare un diritto che non è affatto “dei cittadini”, come afferma Ceriscioli, quanto un punto di principio politico per ribadire quanto si è distanti ad Ancona dalla realtà del territorio, specie di quello lontano da Pesaro. È un’iniziativa vergognosa che va ad aggiungersi a una lunga serie di azioni compiute dagli amministratori regionali che hanno portato le Marche a essere la Regione in cui l’emergenza post-sisma, comunque disastrosa ovunque, è stata la peggiore. In ogni caso, la presa di posizione di oggi creerà ulteriori problemi generando un solco a dividere il Governo dalla Regione. Un colpo di genio.

Luca Craia


lunedì 26 novembre 2018

SAE MARCE: SI DISCUTE IN CONSIGLIO REGIONALE L'INTERROGAZIONE DI FRATELLI D'ITALIA

ELENA LEONARDI: COSTI DELLE CASETTE ALLE STELLE E DISAGI NON PIU' TOLLERABILI. 


Comunicato integrale 

Proprio mentre si moltiplicano, purtroppo, i casi di Soluzioni Abitative di Emergenza che presentano gravissimi problemi di vivibilità arriva in Consiglio Regionale la discussione sulle "casette" marce elaborata dalla capogruppo di Fratelli d'Italia Elena Leonardi. "Le Soluzioni Abitative di Emergenza stanno diventando esse stesse una nuova emergenza – esordisce Leonardi - tetti impregnati di umidità, infissi deteriorati o malfunzionanti, rivestimenti interni marci, e tante altre problematiche che portano all'abbandono delle strutture medesime. Un quadro tragico nella già pesante tragicità di oltre due anni da sfollati per i cittadini delle aree colpite dal sisma.
La recentissima lettera di giovane avvocato di Muccia, indirizzata al Premier Conte, la dice lunga sulla situazione, che viene definita "indecente" di come vivono i residenti che tenacemente resistono in montagna nonostante clima e avversità post-terremoto.
La Leonarid ricorda il caso degli isolanti in lana di roccia, tutti impregnati d'acqua e spesso applicati senza nemmeno togliere le confezioni di imballo, i soffitti marci sono stati riscontrati in varie SAE tanto che in una di esse la copertura è addirittura crollata e i pavimenti, ora evidenziati dal giovane avvocato di Muccia, montati già impregnati d'acqua. 
Muffa e Funghi, legni marci, odori forti di umidità freddo e ricostruzione assente stanno divntando simboli negativi di una poitca che chiacchiera e non agisce. 
Leonardi evidenzia le situazioni di chi ha dovuto abitare in questi mesi nelle relative “casette” e che ha reiteratamente “denunciato” questi problemi ma anche lo "spettacolo" dei deumidificatori che “pompavano” litri di acqua al giorno, e che non hanno fatto nulla sino a che non è crollato il soffitto di una SAE perchè marcio.
E' in corso un'inchiesta giudiziaria sulla vicenda,  con emissione di varie ipotesi di reato che nell'interrogazione su riportano. – Ricorda la rappresentante del partito della Meloni  i proclami dell'assessore regionale Sciapichetti ai quali non è mai seguito l'esposto alla Procura, tanto che nemmeno ad un accesso agli atti della sottoscritta è stato mai risposto. 
Cosa si vuole nascondere? L'inefficenza manifesta – conclude Leonardi – è evidenziata dai fatti, gli appelli e lo sconforti di chi è "terremotato due volte" sono purtroppo lo specchio preciso di questa pesante realtà post-sisma. 

Inaugurazione del Central-Mini-Park perfettamente in tempo con la bella stagione. Si sono rigirati i numeri, ma la data è quasi esatta.


La fine dei lavori di realizzazione del giardinettino ino ino  di via Della Repubblica, quello che chiamiamo scherzosamente il “Central-Mini-Park” data la dimensione e l’altisonanza del progetto iniziale, il cui rendering sembrava proporre qualcosa di un tantinello più grande, era prevista per il 14/08/18. Deve essere caduto il datario e, cadendo, devono essersi mescolati i numeri perché l’innaugurazione si farà lo 08/12/18. Perfettamente in linea con la stagione. I bambini saranno sicuramente lieti di poter finalmente giocare con scivoli e altalene nel tepore di una giornata primaverile. Che dire: tempismo perfetto.

Luca Craia