lunedì 1 ottobre 2018

Ecco come fare lo scrutatore o il Presidente di Seggio alle prossime elezioni.


Come è noto, il 26 maggio prossimo si voterà per le elezioni amministrative e per quelle del Parlamento Europeo. Come a ogni tornata elettorale i Comuni provvedono a riaprire e aggiornare le liste degli aspiranti scrutatori e presidenti di seggio. È un’occasione per guadagnare qualcosa che, in tempi magri come questi, può essere utile. Dato che il Comune di Montegranaro non ne dà pubblicità, va a capire perché (ma mi sa che l’ho capito), provvedo a farlo io sperando di fare un servizio per chi avesse intenzione di assolvere ai ruoli richiesti.
C’è tempo fino a tutto il mese di novembre per presentare la propria candidatura a scrutatore. Per farlo occorre presentare domanda di iscrizione all’apposito albo, in carta semplice e indirizzata al Comune di Montegranaro. La domanda deve contenere, oltre alle proprie generalità complete, anche la professione svolta e la dichiarazione di assolvimento degli obblighi scolastici. Per poter essere iscritti è necessario possedere i seguenti requisiti:
- essere elettore nel Comune di Montegranaro;
- avere assolto gli obblighi scolastici;
- non essere dipendente del Ministero dei Trasporti, dell’Interno o delle Poste e Telecomunicazioni;
- non far parte delle forze armate in servizio, né essere un medico provinciale della ASUR, né Ufficiale Sanitario, né medico condotto;
- non essere né Segretario Comunale né dipendente comunale addetto all’ufficio elettorale;
- non essere candidato alle elezioni per cui si chiede di fare lo scrutatore.
Chi invece volesse candidarsi a Presidente di Seggio, deve tenere conto che può presentare domanda, indirizzata al Sindaco di Montegranaro, entro il mese di ottobre. In tale domanda, redatta in carta semplice, deve riportare le proprie generalità, la residenza, la professione il titolo di studio. Per avere diritto a essere inseriti nell’albo comunale è necessario soddisfare questi requisiti:
- essere elettori;
- non aver superato il settantesimo anno di età;
- essere in possesso di diploma di istruzione secondaria di secondo grado;
- non essere dipendente del Ministero dei Trasporti, dell’Interno o delle Poste e Telecomunicazioni;
- non far parte delle forze armate in servizio, né essere un medico provinciale della ASUR, né Ufficiale Sanitario, né medico condotto;
- non essere né Segretario Comunale né dipendente comunale addetto all’ufficio elettorale;
- non essere candidato alle elezioni per cui si chiede di fare lo scrutatore.

Luca Craia


Parcheggio Zed pericoloso, ma di illuminare e sorvegliare non ci pensano nemmeno.


“Ma c’è il parcheggio Zed!”. Spesso lo sento rispondere a chi lamenta la carenza di parcheggi nel centro di Montegranaro o ai commercianti che stanno conducendo una lotta per la sopravvivenza dei loro esercizi per i problemi causati dalla chiusura parziale del viale e delle conseguenti difficoltà a lasciare l’auto. È vero, c’è il parcheggio Zed, collegato al centro da un ascensore, che potrebbe essere utilizzato e, invece, rimane spesso semivuoto. Bisognerebbe chiedersi come mai.
Uno dei motivi principali è che il parcheggio non è segnalato. Chi viene da fuori nemmeno sa che esiste e non è affatto facile trovarne l’imbocco. Ma i Montegranaresi lo conoscono, eppure continuano a disertarlo. Probabilmente perché l’ascensore, in sé, non è molto rassicurante: troppe volte abbiamo visto gente bloccata dentro la cabina in attesa del tecnico che facesse ripartire la macchina, e il percorso pedonale alternativo è sostanzialmente impraticabile di giorno e un suicidio di notte, visto che non ci sono illuminazioni.
Ma è proprio l’illuminazione stessa del parcheggio a fare da deterrente principale al suo utilizzo. L’area è scarsissimamente illuminata, è isolata, è a due passi da quel Campo dei Tigli, un tempo luogo di giochi e di incontri per i giovani e oggi zona franca per spacciatori e criminali di vario genere. Immaginiamo una donna sola, in orari notturni, quali rischi possa correre. E, nella stagione fredda, il buio dura molto.
Mettere qualche faretto in più non dovrebbe essere un grande problema. Sono in molti a chiederlo ripetutamente, e regolarmente vengono ignorati. E il parcheggio rimane vuoto, con buona pace di chi ti domanda perché non ci parcheggia nessuno.

Luca Craia

Montegranaro: attenti al “zippomat”. Si alza di scatto e spacca quello che c’è sopra.


Si alza davvero velocemente, il pilomat di viale Gramsci, a Montegranaro, per gli amici “zippomat”, la colonna retrattile che apre e chiude il transito delle auto sul marciapiedone. Si alza tanto velocemente che un’automobile, questa estate, salendo sul marciapiede quando il semaforino aveva ancora accesa la luce verde, è stata seriamente danneggiata perché, nel frattempo. è scattato il rosso. E una volta scattato il rosso, accada quel che accada. Il zippomat si alza.
Che l’auto fosse passata col verde mi pare lapalissiano: se la luce fosse stata rossa, il zippomat sarebbe stato già alzato, vista la velocità con cui si eleva, e quindi il conducente non ci avrebbe provato per niente. Del resto il semaforino ha solo due luci, quella rossa e quella verde, manco a dire che ci fosse stato il giallo a segnalare l’imminente chiusura.
La cosa preoccupante è che non pare ci sia alcun congegno di sicurezza per evitare che il dispositivo si alzi quando c’è qualcosa sopra. Credo invece che dovrebbe essere previsto, perché può capitare che, nel momento di chiusura, sopra il pilomat ci sia qualcosa, che sia una vettura, un pedone, un animale. Ed è facile immaginare il rischio che si correrebbe trovandosi sulla traiettoria di questo aggeggio che è stato capace di spaccare la coppa dell’olio e fare molti altri danni alla vettura coinvolta questa estate.
Eppure non sembra che qualcuno si sia preoccupato di questi rischi. Non c’è stata alcuna rassicurazione da parte del Comune, né mi risulta che si sia provveduto a installare qualche fotocellula o strumento analogo per garantire maggiore sicurezza. Il dubbio che ho riguarda l’omologazione di questo marchingegno: come è possibile che si consenta di installare sulla pubblica via un apparecchio così pericoloso?

Luca Craia