giovedì 27 settembre 2018

Nuovo volto per il sito istituzionale dei Comune di Montegranaro.


Chi frequenta il sito istituzionale del Comune di Montegranaro oggi ha probabilmente avuto un sussulto. Aprendo la pagina al solito indirizzo, infatti, ci si trova davanti a un sito completamente rinnovato, dalla grafica accattivante e dalla disposizione dei vari menu molto razionale. La sorpresa è grande, specie per chi sa quali enormi difficoltà nella comunicazione digitale abbiano i nostri amministratori nonostante le reiterate velleità social, tutte naufragate nel peggiore dei modi (vedi, per esempio, la pagina delle segnalazioni, la cui nascita fu annunciata con squilli di tromba e rulli di tamburi dall’assessore Basso Quello Alto e poi chiusa dopo poche settimane perché le segnalazioni erano talmente tante da diventare ingestibili).
A spiegare il tutto c’è un testo che tranquillizza molto: i nostri amministratori non sono diventati improvvisamente grandi comunicatori digitali ma hanno semplicemente sposato il nuovo design dei servizi sociali della pubblica amministrazione. In sostanza, questa è una piattaforma comune a tutte le amministrazioni pubbliche italiane e il Comune di Montegranaro si è solo adeguato. Infatti, poi, all’interno i contenuti sono rimasti gli stessi, compresa la fruibilità, le delibere e le determine che spariscono o che appaiono in ritardo, la scarsa informazione per i cittadini e il nulla sulla promozione turistica. Praticamente, sotto il vestito niente, come del resto in ogni altra cosa.

Luca Craia

Marzia Malaigia su Croce Azzurra e Sì con Te: la Canigola sbarra la strada a un’iniziativa di valore sociale.


Comunicato integrale

“Quando anch'io ho ricevuto nella mia cassetta di posta il volantino informativo sulla possibilità di fare la spesa accompagnati dalla Croce Azzurra, ho nutrito un'iniziale perplessità”. Il consigliere regionale Marzia Malaigia interviene così in merito alla diffusione nel territorio di Sant'Elpidio a Mare e Monte Urano di volantini che indicano la collaborazione tra il superstore “Sì con Te” e la Croce Azzurra, mettendo a disposizione un mezzo per recarsi a fare la spesa.  “Pensando in un secondo momento all'obiettivo che potesse essere alla base di tale iniziativa, ho superato tale dubbio iniziale - continua la Malaigia – immaginando la possibilità di poter concretizzare, anche con piccoli passi come questo, un sistema di assistenza domiciliare efficiente ed in grado di fornire risposte appropriate e tempestive alle esigenze straordinarie o quotidiane delle persone più in difficoltà della nostra comunità. Un'assistenza domiciliare effettiva e tra l'altro tanto decantata anche nelle sedi istituzionali, che se venisse realizzata su tutto il territorio regionale, porterebbe un risparmio in termini di costi, sia per le famiglie che per la collettività.  Non posso che essere pertanto favorevole a questa iniziativa della Croce Azzurra, che andrebbe a onor del vero a realizzare quanto dovrebbe fare prioritariamente il servizio sociosanitario regionale: un approccio integrato al bisogno per il soddisfacimento dei valori collettivi.
Voglio sottolineare – prosegue la Malaigia - che la Croce Azzurra è un'associazione volontaria di pubblica assistenza che aiuta il cittadino in difficoltà nell'emergenza e nella quotidianità; un servizio che spesso è stato totalmente garantito dall’esclusiva volontà dei militi, nonostante le difficoltà economiche in cui si è trovata, anche per interventi di sostengo assenti o inadeguati da parte delle Istituzioni. Se dunque questa iniziativa, sia stata promossa in secondo ordine anche per far quadrare i conti dell'Associazione attraverso la collaborazione con il Superstore, ne gioverebbe comunque il bene del nostro territorio, riuscendo di fatto in questo modo a garantire più servizi per la collettività.
Spiace constatare la posizione del Sindaco di Monte Urano, che invece di promuovere lo sviluppo della pubblica assistenza, salvaguardandone l’autonomia e favorendone l’apporto originale per il conseguimento delle finalità di carattere sociale, sbarri la strada a questa iniziativa, non riconoscendone di fatto il valore sociale. Un Sindaco, che oggi giustifica il suo attacco alla Croce Azzurra in virtù di una difesa dei commercianti di Monte Urano che non avrebbero a suo dire il “privilegio” di usufruire di un servizio del genere; trattasi invero di una collaborazione richiesta per la prima volta in questa occasione e dunque mai negata ad alcuno e comunque in costanza della disponibilità dichiarata da parte della Croce Azzurra ad accettare eventuali nuove richieste. Un Sindaco, che, è bene ricordare, si presentò in veste ufficiale di primo cittadino di Monte Urano con tanto di fascia tricolore, proprio all'inaugurazione di questo Superstore, che ricade però nel territorio di Sant'Elpidio a Mare...
Concludo pertanto, ritenendo questo un esempio virtuoso della mutualità territoriale, che solo i riscontri oggettivi sul territorio daranno modo di giudicare in termini positivi nella risoluzione di criticità sociali concrete.
Auspico che l'amministrazione comunale, così come quella regionale, siano maggiormente attente alle necessità dei cittadini più deboli nella loro presa in carico e nell’erogazione diretta di prestazioni e servizi, che spesso hanno demandato proprio alle associazioni di Pubblica Assistenza, ritenendole in maniera erronea una possibilità a buon mercato di esternalizzazione dei servizi pubblici”.

Le Onlus dell’accoglienza che frodano il fisco e guadagnano più di un’industria.


La notizia, di per sé, è gravissima anche se conferma quello che in tanti pensano dopo anni di disinformazione camuffata da buonismo e pietismo: ci sono tre onlus che operano a Macerata che sono finite sotto accusa da parte della Procura della Repubblica per una maxi evasione fiscale di circa 10 milioni di Euro, tra IVA e altre imposte. Le onlus implicate nell’inchiesta sono Acsim, Perigeo e Gus e avrebbero nascosto al fisco circa 46 milioni di Euro.
La cosa che salta più all’occhio, però, non è soltanto il fatto che delle associazioni di volontariato (perché questo dovrebbero essere) che operano in nome della solidarietà e dell’uguaglianza ruberebbero un bel po’ di soldi allo Stato, e quindi alla collettività, e quindi alla gente comune, anche a chi non riesce ad arrivare a fine mese, anche a quei 5 milioni di Italiani in stato di povertà assoluta.
La cosa che a me stupisce (in senso metaforico, in realtà non mi stupisce affatto) è che queste associazioni dai buoni propositi, nate per aiutare chi ha bisogno, abbiano guadagni tali da frodare il fisco per 10 milioni di Euro. In particolare il Gus ha un bilancio annuale di oltre 20 milioni, e sono i numeri di una grande azienda.è evidente, quindi, che l’accoglienza dei migranti è un enorme affare con cui ci sono persone e organizzazioni che si arricchiscono copiosamente. Altro che altruismo, altro che restiamo umani.
E questo spiega tante cose. Spiega perché, nonostante il buon senso suggerirebbe ben altri comportamenti, che portino a fermare questo traffico evidente di esseri umani, ci siano partiti, associazioni, organizzazioni e addirittura istituzioni nazionali e internazionali che stiano cercando in tutti i modi di fermare quelle politiche che intendono combattere il flusso di migranti così come è avvenuto negli ultimi anni.
È su questi dati che dovremmo riflettere, perché pare sempre più chiaro che l’obiettivo primario di chi si occupa di immigrazione non lo fa per scopi umanitari ma per ragioni molto più terrene e venali. Mettersi una maglietta rossa per sostenere questo sistema pare sempre più o stupido o in mala fede.

Luca Craia