Non è uomo da fare la pedina, Livio Botticelli. È un uomo che ha fatto la
storia della politica montegranarese, uomo di esperienza oltre che di grande correttezza
e onestà, uomo capace di decisioni e imprese. Se qualcuno pensava di utilizzare
Livio Botticelli come semplice occupatore strategico di una poltrona si
sbagliava di grosso e non conosceva la persona. E questo rende credibile la
voce di popolo che vorrebbe che ci sia stato un vivace scambio di opinioni tra
il Presidente della Casa di Riposo e il vice-sindaco di Montegranaro, e lo
spiega insieme alla totale assenza di investimenti, da parte del Comune, a
favore dell’ente che cura gli anziani.
La casa di riposo necessita di aumentare la capacità di accoglienza,
raggiungendo i fatidici 25 posti letto che consentirebbero una sorta di salto
di qualità, con conseguenti benefici anche in termini di capacità di
finanziamento e di spesa. Per aumentare i posti letto occorre programmare dei
lavori e finanziarli, ed è qui che sarebbe stato “gradito” il sostegno del
Comune e credo che Livio Botticelli se lo aspettasse, specie dall’assessore al
bilancio nonché vice-sindaco di cui è una sorta di padre putativo, almeno a
livello politico.
Conosco Livio Botticelli da una vita, è una delle persone che stimo di più
nel mondo della politica e penso che un uomo come lui non potrà mai accettare
di avere le mani legate da chi amministra dopo che questi stessi personaggi lo
hanno proposto e sostenuto nel suo nuovo incarico di guida della casa di
riposo. È evidente, però, che soldi per i progetti del Presidente non ci sono e
tutto lascia pensare che non ci saranno nemmeno nel prossimo bilancio, l’ultimo
prima delle elezioni. Cosa accadrà? Lo vedremo, ma ancora una volta assistiamo
a un errore di valutazione politica da parte dell’Amministrazione Comunale,
errore che si inserisce in un quadro di investimenti che vanno in tutte le
direzioni tranne che in quella delle reali esigenze del paese.
Luca
Craia