giovedì 6 ottobre 2022

L’organo Paci di San Francesco: un tesoro che deve tornare a suonare (video)

È un organo portatile, e questo sembra un assurdo: un armadio enorme, pesantissimo e decisamente ingombrante sembra poter essere tutto meno che portatile. Invece l’organo della chiesa di San Francesco, a Montegranaro, è un organo portatile perché, al contrario dei normali organi da chiesa, normalmente posti in alto di fronte all’abside o al lato del presbiterio, che constano di un impianto fisso e inamovibile, il Paci di Montegranaro è una struttura compatta che si può spostare altrove senza opere murarie. Certo che spostarlo non è facilissimo ma si può fare, da qui la definizione “portatile”.

Questo strumento, realizzato dalla ditta Paci di Ascoli Piceno nel 1880 e portato a Montegranaro dal compianto don Peppe Trastulli, è un organo particolare perché la sua insolita dotazione di canne gli conferiscono una potenza di suono inusuale per uno strumento di queste dimensioni. Le sue canne, infatti, non hanno la normale sezione tonda come siamo abituati a vedere negli organi tradizionali, ma sono rettangolari. Questo, unito a una cassa armonica particolarmente efficace, rendono il suono del Paci di Montegranaro, oltre che celestiale, anche davvero potente.

L’organo non suona più da qualche anno, ma non perché sia particolarmente rovinato. Sostanzialmente la “macchina” è in ordine. Il problema nasce dalla polvere. Durante la chiusura della chiesa, a causa dell’inagibilità temporanea dovuta al terremoto del 2016, l’inutilizzo e la successiva ristrutturazione della chiesa che ha portato alla sua riapertura dello scorso ottobre, hanno creato un deposito polveroso su tutti i meccanismi e, in particolar modo, sulla parte elettrica, quella del motore che alimenta la ventilazione che permette all’aria di essere modulata e raggiungere le canne per suonare. Questo deposito potrebbe addirittura incendiare l’organo qualora lo si accendesse.

Con don Sandro si era parlato di un suo ripristino, tanto più che il costo della messa a punto è, se non esiguo, abbordabile (si parlava, allora, se non erro, di poco più di 2 mila Euro). Poi don Sandro ha dovuto seguire strade più importanti e l’organo è rimasto lì. Personalmente credo sia giusto e doveroso per la comunità di Montegranaro farlo tornare a suonare e per farlo non credo dovremmo impegnare i fondi dell’Unità Pastorale, che già ha il suo bel da fare per far tornare i conti. L’organo appartiene a tutti noi, anche a chi in chiesa non ci va, perché non è solo un modo celestiale per dialogare con Dio attraverso la musica, ma anche di fare e divulgare quella cultura di cui tutti parliamo tanto ma che in pochi cercano di praticare. Credo quindi che la Comunità cittadina, non solo quella cristiana, dovrebbe farsi carico di raccogliere i fondi necessari, anche con una sottoscrizione popolare.

Lancio l’idea e mi rendo disponibile a concretizzarla, ovviamente con l’aiuto dei miei concittadini. Fatemi sapere.

 

Luca Craia

 

mercoledì 5 ottobre 2022

Niente fuochi per San Serafino: scelta coraggiosa e coerente.


La Pro Loco di Montegranaro ha deciso che neanche quest’anno si faranno i fuochi d’artificio per la festa di San Serafino. I fuochi sono molto amati dai Montegranaresi e decidere di non farli è una scelta coraggiosa che mi sento di appoggiare in pieno. La appoggio perché in questo periodo sarebbero un insulto alla gente che deve inventarsi miracoli per arrivare a fine mese, li appoggio perché non farli è segno di civiltà e rispetto, soprattutto per gli animali domestici.

La Pro Loco di Montegranaro sta dando il massimo per creare iniziative e movimento in un paese in cui le proloco hanno sempre avuto difficoltà ad attecchire. Lo sta facendo con grandi sforzi, anche considerando che non sono più i tempi floridi di una volta quando era facile reperire i fondi per le varie attività ricreative. Bene quindi anche sotto l’aspetto economico, perché uno spettacolo pirotecnico è sicuramente molto dispendioso e quelle somme possono essere impiegate in maniera più proficua.

Anche io ricordo con nostalgia tutto il paese col naso all’insù, in viale Gramsci o sulla terrazza della Pievania, ma i tempi passano e cambiano ed è giusto adeguarsi. Teniamoci i ricordi gelosamente e guardiamo al futuro con responsabilità e coscienza come ha fatto la nostra Pro Loco.

 

Luca Craia

lunedì 3 ottobre 2022

Italia campione del mondo. Il Montegranarese Alex Cesca alza la coppa.


Parliamo due volte in sette giorni del campione di basket montegranarese Alex Cesca perché ieri il giovane atleta, a Funchal in Portogallo, ha alzato la coppa del Mondiale IBA21 come capitano della Nazionale Italiana Sindrome di Down. È la terza volta che l’Italia vince il titolo mondiale e stavolta a capitanare la squadra c’era un Montegranarese. Ancora complimenti ad Alex e un ringraziamento per questa bella soddisfazione che inorgoglisce i suoi concittadini.

 

Luca Craia