sabato 20 agosto 2022

Moneta elettronica: e il Telepass? Perché ancora non ce l’ha nessuno?

Tempo di ferie, tempo di code. Ci sono code inevitabili e code evitabili. Quella al casello si può evitare. E si può far evitare anche agli altri. C’è un apparecchietto, poco costoso e molto utile, che consente di non fare la fila per pagare il pedaggio autostradale. Si chiama Telepass, costa pochi spiccioli e, se lo avessimo tutti, si potrebbe uscire ed entrare in autostrada senza fermarsi. Ma, siccome non lo abbiamo tutti, ci fermiamo tutti, anche chi ce l’ha, perché chi non ce l’ha intasa per intero le uscite dalle autostrade. E questo mentre lo Stato obbliga, anche con mezzi coercitivi, l’uso della moneta elettronica e c’è chi fa le crociate contro i commercianti che non accettano le carte, magari solo per evitare esose commissioni bancarie. Magari imbottigliati in quegli orridi ed evitabili ingorghi infuocati sotto il sole agostano ci sono anche quelli che chiamerebbero la Guardia di Finanza perché il barista non gli fa pagare 1 Euro e 20 centesimi di caffè con l’American Express. Chissà…

 

Luca Craia


 

Ilaria Cucchi a Civitanova per utilizzare l’omicidio di Alika Ogorchukwu.

A me la signora Ilaria Cucchi che è corsa a Civitanova Marche a incontrare la vedova di Alika Ogorchukwu, il Nigeriano barbaramente ucciso in mezzo alla strada qualche settimana fa, ha fatto rabbia. Per carità, la signora Cucchi fa quello che vuole e incontra chi vuole, però è arrivata a Civitanova subito dopo aver ufficializzato la sua candidatura alle prossime elezioni politiche. Appare quindi evidente la strumentalizzazione di questo gesto.

La strumentalizzazione del bruttissimo crimine commesso a Civitanova è stata ormai intelligentemente accantonata da tutti. Enrico Letta non ha parlato più nemmeno di venire ai funerali della vittima e tutti hanno smesso di tirare in ballo il razzismo, persino l’irriducibile don Vinicio. Nemmeno l’argomento dell’indifferenza è stato più cavalcato perché si è capito che i pochi presenti non sarebbero potuti intervenire, volenti o nolenti.

Invece la signora Cucchi se ne è infischiata dell’evidenza della strumentalizzazione che stava compiendo ed è venuta nelle Marche, bontà sua, per testimoniare alla vedova come “il ricordo le restituisce dignità. Particolarmente dolorosa è, per me, l’immagine di coloro che, presenti all’omicidio, non hanno fatto nulla se non preoccuparsi di riprenderne le immagini crudeli e barbare” dice la Cucchi.  “Quel corpo che soccombeva alle esigenze di spettacolo da web. Di indifferenza si può morire. Di cinismo si può legittimare una tortura per il solo inaccettabile fatto di sentirsi protagonisti”.

Sentirsi protagonisti esattamente come la stessa signora Cucchi che, mentre si indignava per le “esigenze di spettacolo da web”, si faceva scattare una quantità industriale di foto, alcune delle quale finite anche sul suo profilo Facebook. Signori e signore, ecco la politica degli anni ’20.

 

Luca Craia

 


 

Patch Adams e Michael Christensen per la prima volta insieme al XVIII Clown&Clown festival di Monte San Giusto

Comunicato integrale

 

La XVIII edizione del Clown&Clown Festival farà la storia: non solo quella del popolare Festival Internazionale di clownerie e clownterapia, ma quella della clownterapia a livello mondiale.

L’Ente Clown&Clown, in collaborazione con ClownOne Italia e FNC – Federazione Nazionale Clown Dottori, porterà insieme sul palco del Clown&Clown Festival Patch Adams e Michael Christensen, le due figure fondanti della clownterapia, che negli anni ’70 hanno dato forma e sostanza, seppur attraverso due scuole di pensiero diverse, a un nuovo approccio alla cura, basato sull’umanità, sull’amore e sul sorriso.

Le storie di queste due icone hanno avuto origine in contesti e momenti diversi, ma, nelle loro differenze, condividono valori e traiettorie incredibilmente simili: nel corso degli anni, si sono rincorsi e osservati da lontano, senza mai incontrarsi sul serio e quest’anno finalmente lo faranno per la prima volta sul palco del Clown&Clown Festival, nella Città del Sorriso, in un’edizione che non poteva che essere dedicata al tema della Gentilezza.

Sia Patch Adams che Michael Christensen sono già stati ospiti di diverse edizioni del Festival, due per il primo e una per il secondo. Entrambi, inoltre, sono stati insigniti sia della Cittadinanza Onoraria della Città del Sorriso, sia del Premio Clown nel Cuore, ma la loro presenza insieme ha dello straordinario.

Un evento senza precedenti che si svolgerà durante lo spettacolo di chiusura del Festival, in programma per domenica 2 ottobre, e sarà anticipato da due workshop formativi esclusivi e a numero limitato che si si terranno l’1 e il 2 ottobre, presso il Galizio Torresi Circus (il tendone da circo del festival), e saranno accessibili su iscrizione sul sito www.clowneclown.org.

Si tratta di un appuntamento imperdibile che, dopo due anni caratterizzati da un programma e un pubblico ridotti a causa dell’emergenza pandemica, riporta il Clown&ClownFestival ad essere il centro dell’universo clown e meta di ritrovo per i clown dottori e clown umanitari di tutto il mondo.

L’evento è reso possibile grazie al supporto di sponsor privati, tra cui CO.RI.B srl e ENGIE Servizi S.p.A.