sabato 20 agosto 2022

Ilaria Cucchi a Civitanova per utilizzare l’omicidio di Alika Ogorchukwu.

A me la signora Ilaria Cucchi che è corsa a Civitanova Marche a incontrare la vedova di Alika Ogorchukwu, il Nigeriano barbaramente ucciso in mezzo alla strada qualche settimana fa, ha fatto rabbia. Per carità, la signora Cucchi fa quello che vuole e incontra chi vuole, però è arrivata a Civitanova subito dopo aver ufficializzato la sua candidatura alle prossime elezioni politiche. Appare quindi evidente la strumentalizzazione di questo gesto.

La strumentalizzazione del bruttissimo crimine commesso a Civitanova è stata ormai intelligentemente accantonata da tutti. Enrico Letta non ha parlato più nemmeno di venire ai funerali della vittima e tutti hanno smesso di tirare in ballo il razzismo, persino l’irriducibile don Vinicio. Nemmeno l’argomento dell’indifferenza è stato più cavalcato perché si è capito che i pochi presenti non sarebbero potuti intervenire, volenti o nolenti.

Invece la signora Cucchi se ne è infischiata dell’evidenza della strumentalizzazione che stava compiendo ed è venuta nelle Marche, bontà sua, per testimoniare alla vedova come “il ricordo le restituisce dignità. Particolarmente dolorosa è, per me, l’immagine di coloro che, presenti all’omicidio, non hanno fatto nulla se non preoccuparsi di riprenderne le immagini crudeli e barbare” dice la Cucchi.  “Quel corpo che soccombeva alle esigenze di spettacolo da web. Di indifferenza si può morire. Di cinismo si può legittimare una tortura per il solo inaccettabile fatto di sentirsi protagonisti”.

Sentirsi protagonisti esattamente come la stessa signora Cucchi che, mentre si indignava per le “esigenze di spettacolo da web”, si faceva scattare una quantità industriale di foto, alcune delle quale finite anche sul suo profilo Facebook. Signori e signore, ecco la politica degli anni ’20.

 

Luca Craia

 


 

Patch Adams e Michael Christensen per la prima volta insieme al XVIII Clown&Clown festival di Monte San Giusto

Comunicato integrale

 

La XVIII edizione del Clown&Clown Festival farà la storia: non solo quella del popolare Festival Internazionale di clownerie e clownterapia, ma quella della clownterapia a livello mondiale.

L’Ente Clown&Clown, in collaborazione con ClownOne Italia e FNC – Federazione Nazionale Clown Dottori, porterà insieme sul palco del Clown&Clown Festival Patch Adams e Michael Christensen, le due figure fondanti della clownterapia, che negli anni ’70 hanno dato forma e sostanza, seppur attraverso due scuole di pensiero diverse, a un nuovo approccio alla cura, basato sull’umanità, sull’amore e sul sorriso.

Le storie di queste due icone hanno avuto origine in contesti e momenti diversi, ma, nelle loro differenze, condividono valori e traiettorie incredibilmente simili: nel corso degli anni, si sono rincorsi e osservati da lontano, senza mai incontrarsi sul serio e quest’anno finalmente lo faranno per la prima volta sul palco del Clown&Clown Festival, nella Città del Sorriso, in un’edizione che non poteva che essere dedicata al tema della Gentilezza.

Sia Patch Adams che Michael Christensen sono già stati ospiti di diverse edizioni del Festival, due per il primo e una per il secondo. Entrambi, inoltre, sono stati insigniti sia della Cittadinanza Onoraria della Città del Sorriso, sia del Premio Clown nel Cuore, ma la loro presenza insieme ha dello straordinario.

Un evento senza precedenti che si svolgerà durante lo spettacolo di chiusura del Festival, in programma per domenica 2 ottobre, e sarà anticipato da due workshop formativi esclusivi e a numero limitato che si si terranno l’1 e il 2 ottobre, presso il Galizio Torresi Circus (il tendone da circo del festival), e saranno accessibili su iscrizione sul sito www.clowneclown.org.

Si tratta di un appuntamento imperdibile che, dopo due anni caratterizzati da un programma e un pubblico ridotti a causa dell’emergenza pandemica, riporta il Clown&ClownFestival ad essere il centro dell’universo clown e meta di ritrovo per i clown dottori e clown umanitari di tutto il mondo.

L’evento è reso possibile grazie al supporto di sponsor privati, tra cui CO.RI.B srl e ENGIE Servizi S.p.A.


 

Incrocio di villa Luciani: una vettura attraversa sistematicamente senza fare lo stop.


È una Seat Arona bianca, secondo diverse testimonianze sui social, ad attraversare più volte ad alta velocità e senza accennare, non dico a fare lo stop, ma almeno a rallentare, l’incrocio tra via dei Monti e via Veregrense a Villa Luciani di Montegranaro. Nella giornata di ieri una macchina con a bordo una donna con i suoi figli è stata sfiorata dal pirata della strada, ma sono diversi i racconti di questo tipo.

L’incrocio è pericolo per sua stessa natura, tanto che l’Amministrazione Ubaldi sta progettando l’installazione di una rotatoria proprio per costringere le vetture a rallentare nell’affrontare l’intersezione. Ma la burocrazia ha i suoi tempi, per cui l’incrocio non sarà reso più sicuro in breve tempo. Intanto è bene fare molta attenzione nell’affrontarlo, anche se si passa per via Veregrense che ha la precedenza. Sperando che questi delinquenti, perché quello sono, vengano individuati e resi inoffensivi.

 

Luca Craia

Case popolari che si trasformano in cascate quando piove.


Le caditoie sono ostruite in tutta la zona, così l'acqua piovana va a passare sotto il palazzo per precipitare lungo il muro di contenimento e la scarpata sottostante fino alla via più in basso. Avviene tra via Santa Maria e via Kuliscioff, a Montegranaro e avviene, secondo i residenti, tutte le volte che piove forte. Ieri, che è piovuto fortissimo, sembrava di stare alle cascatelle di Sarnano. Ora ci sarebbe da domandarsi se questo fenomeno sia pericoloso per la staticità dell'edificio, che ospita diversi appartamenti destinati a edilizia popolare e, a quanto ne so, tutti occupati. Così, a intuito, direi che la cosa tanto tranquilli non dovrebbe lasciarci.


Luca Craia 

venerdì 19 agosto 2022

Nubifragio a Montegranaro: Ubaldi chiude la Circonvallazione Sud.


È vero che il clima sta impazzendo e un nubifragio come quello avvenuto oggi a Montegranaro non è una cosa che si ricordi a memoria d'uomo. Però è anche vero che viviamo costantemente in emergenza anche e soprattutto perchè le situazioni lasciate nel degrado prima o poi diventano un problema. Della Circonvallazione Sud mi ero occupato pochi giorni fa su segnalazione di un amico, per evidenziare lo stato di abbandono pluriennale, e sottolineo pluriennale, in cui era stata lasciata quella strada che pure svolge un ruolo importante per alleggerire il traffico cittadino. Oggi, con l'enorme quantità d'acqua caduta in pochi minuti, la situazione è precipitata: sono caduti alberi, campi interi sono dilavati sulla carreggiata, la strada è diventata pericolosissima. Così il Sindaco Ubaldi ha deciso per la chiusura, anche delle vie di accesso alla stessa. È una precauzione ma certamente non sarà facile riportare la via in piena sicurezza. E certamente Ubaldi non può fare miracoli, dopo anni in cui si è finto che la Circonvallazione Sud non esistesse.


Luca Craia