martedì 3 dicembre 2019

RSA Montegranaro: lamentele per i pasti. La denuncia di Lucentini: si intervenga subito.



A denunciare la situazione è Mauro Lucentini, capogruppo e consigliere di opposizione a Montegranaro e commissario provinciale della Lega per la Provincia di Fermo, e lo fa pubblicando su Facebook due foto molto eloquenti che mostrano due vassoi semivuoti. Si tratta dei vassoi forniti per i pasti principali dei degenti presso la RSA di Montegranaro. Vedendo le foto, la quantità di cibo sembra decisamente scarsa, non sappiamo circa la qualità ma, secondo Lucentini, sarebbero stati addirittura allertati i Carabinieri di Montegranaro, segno che il malcontento di degenti e familiari è palpabile.
“Trovo molto grave ciò che sta succedendo presso RSA dell'Ospedale di Montegranaro” dice Lucentini.  “I nostri pazienti non meritano un tale trattamento: parlo di alimentazione e di educazione del personale verso gli ospiti”. E conclude: “Non voglio andare oltre ma chi deve intervenire INTERVENGA SUBITO”. Un auspicio del tutto condivisibile, specie visti i toni trionfalistici usati in Regione a proposito del presunto buon funzionamento della sanità marchigiana.

Luca Craia




Indifferenziata: ancora caos nella raccolta a Montegranaro


Seconda settimana di caos nella raccolta dell’indifferenziata a Montegranaro: nel gruppo Facebook “Montegranaro Social” si susseguono le segnalazioni circa rifiuti non ritirati perché ritenuti non conformi e gente che si domanda come conferire, visto che ritiene di aver rispettato le regole. La scorsa settimana moltissimi rifiuti erano rimasti in strada per poi sapere dalla ditta incaricata al ritiro, tramite un comunicato stampa stranamente pubblicato dal Comune su Facebook, che c’era stato un repentino inasprimento dei controlli. La gente rimase piuttosto interdetta, visto che, per anni, si era conferito sempre nello stesso modo e ora veniva imposto un rispetto tassativo delle regole. Ma ci si adegua. Questa settimana, però, pare che, nonostante ci si sia adeguati a quanto disposto dalla ditta col suo comunicato, ancora una volta sia rimasta parecchia immondizia fuori dalle case.
A questo punto ci si augura che arrivino informazioni precise dal Comune, e non dalla ditta incaricata. In effetti il cittadino ha rapporti col Comune, al Comune paga la tassa per la raccolta dei rifiuti ed è il Comune che dovrebbe farsi interprete di questo problema che sta creando disagi notevoli alla cittadinanza. Si spera quindi che stavolta la pagina istituzionale dell’Ente sia occupata da informazioni provenienti dall’assessorato competente e non dalla ditta, informazioni che finalmente facciano chiarezza.

Luca Craia

Marca Fermana vuole fare la cabina di regia del turismo. Ma la lotta per la successione è politica.


Qualche giorno fa plaudivo alle parole del Presidente uscente di Marca Fermana, Strefano Pompozzi, che indicava l’associazione come possibile “cabina di regia” per il turismo nel Fermano. La cosa è condivisibilissima, in quanto serve assolutamente un coordinamento sul territorio che non faccia cadere nel vuoto i tanti sforzi che si fanno per promuoverlo e che, al momento, risultano iniziative locali disorganiche la cui efficacia, proprio per questo, si perde quasi totalmente. L’appello di Pompozzi arriva nel momento il cui lascia la guida dell’associazione senza indicare un successore, e questo apre il dibattito, se non la battaglia, sulla successione.
Ed è qui che casca l’asino: tra i vari candidati ci sono personalità illustri e degnissime ma che sono frutto si mere indicazioni politiche, anche laddove queste indicazioni provengano da associazioni di categoria che, certamente, non sono avulse alla politica esse stesse. Quindi è pensabile che, a dirigere l’associazione, ci sarà un personaggio, auguriamoci capace, ma indicato dalla politica che si muoverà nei canoni della politica. Ed è qui che tutto il discorso va a naufragare. La politica deve fare un passo indietro, se vuole davvero creare un organismo funzionale e funzionante, e il vertice di questo deve essere frutto non di accordi tra poteri ma di capacità e competenze dimostrate sul campo. È un principio che dovrebbe valere in ogni campo, in ogni organismo che non sia elettivo, ma i residui peggiori della prima repubblica, dopo esserci disfatti di quelli migliori, sono ancora tutti vivi e vegeti. E duri a morire.

Luca Craia