venerdì 8 novembre 2019

Inchiesta nel Comune di Ancona: finalmente il coperchio è saltato.


Comunicato integrale

La bufera che si è scatenata sul Comune di Ancona, ma soprattutto sulla testa del Sindaco del Mondo Valeria Mancinelli, ha fatto emergere la cattiva amministrazione  del PD anche nel nostro territorio, così interviene il Capogruppo della Lega in Regione Sandro Zaffiri.
L'inchiesta vede tra gli indagati ben 4 Assessori comunali e quindi la politica è pienamente coinvolta, prosegue Zaffiri.
Stiamo parlando di soldi dei cittadini che in quanto tali dovrebbero essere gestiti in maniera oculata e trasparente, mentre - sostiene Zaffiri - ci troviamo  di fronte ad  un sistema di potere che vede troppo spesso favoriti gli amici e gli amici degli amici,  non solo negli appalti ma anche nei concorsi pubblici.
Proprio oggi infatti Zaffiri, accompagnato dal Segretario Provinciale della Lega Milco Mariani, ha consegnato nelle mani di un notaio una busta contenente i nomi di alcuni dei probabili vincitori di due concorsi in ambito sanitario.
Siamo garantisti e la presunzione d'innocenza vale anche per i nostri avversari politici
ma chiediamo al Sindaco Mancinelli di dimettersi al più presto visto il totale fallimento politico e amministrativo che sta emergendo a seguito dell'inchiesta in corso.
Il riconoscimento di  Sindaco del Mondo della Mancinelli e il titolo del suo libro “I principi del buongoverno” presentato solo qualche giorno fa,  cozzano con i fatti di queste ore e forse - conclude Zaffiri - il titolo doveva essere “I principi del malgoverno”.

Sandro Zaffiri

LA LEGA DENUNCIA: “IN ATTO UNA CONCORSOPOLI IN SALSA MARCHIGIANA”.

Il capogruppo in Consiglio regionale, Sandro Zaffiri, e il segretario provinciale, Milco Mariani, consegnano i nomi dei vincitori di alcuni concorsi nel Servizio sanitario regionale. Zaffiri: “Nomi vicini a personalità di spicco della classe dirigente piddina”.

Comunicato integrale

Forse non determinerà un terremoto come in Umbria, ma l’oggetto della denuncia formulata dal capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Sandro Zaffri, ha decisamente contenuti dirompenti.
Questa mattina, infatti, l’esponente del Carroccio, accompagnato dal segretario provinciale della Lega nord, Milco Mariani, ha consegnato nelle mani di un notaio anconetano una busta contenente i nomi di alcuni dei “probabili” vincitori di due concorsi per la copertura di un totale di 61 posti in ambito sanitario.
Per la precisione, si tratta di 5 posti di collaboratore tecnico ingegnere e ben 56 posti di collaboratore amministrativo, per la cui individuazione la Giunta regionale ha affidato al Servizio sanitario il compito di gestire le procedure concorsuali.
“Si tratta di due concorsi che hanno avuto storie diverse, ma che alla fine hanno intrecciato i loro percorsi – afferma Zaffiri – uno indetto ad aprile di quest’anno, l’altro precedentemente, nel 2017, ma con un passaggio intermedio (settembre 2018) che ne riaprì i termini e ampliò il  numero dei concorrenti”.
“Troppi passaggi poco chiari e che fanno destare parecchi dubbi, anche relativamente alla designazione e alla composizione della commissione esaminatrice – afferma Zaffiri – di cui, in un caso, farebbe parte un parente strettissimo del probabile vincitore dell’altro concorso. Per quel che concerne il primo concorso siamo in grado di anticipare che fra i possibili vincitori figurano il consorte di un importante amministratore del Pd e un ex dirigente dello stesso partito”.
Complessivamente nella “short list” depositata dalla Lega figurano undici nomi, tutti riconducibili agli ambienti piddini, che avrebbero “prenotato” un posto di lavoro nella Sanità regionale.
La Lega intende evidenziare e mettere definitivamente in discussione un sistema di potere incancrenito in cui il centrosinistra sguazza da fin troppo tempo, favorendo amici e amici degli amici, impedendo a tante persone brave, capaci e competenti di emergere e conquistarsi una posizione con giusto merito.

Sandro Zaffiri

FERROVIE: BANDO DI SELEZIONE RISERVATO SOLO AD UNA PROVINCIA – ELENA LEONARDI (FRATELLI’ITALIA): INTERROGAZIONE REGIONALE PER CONOSCERNE LE MOTIVAZIONI


MARCHIGIANI DISCRIMINATI? LE AREE DEL SISMA E MOLTI GIOVANI DISOCCUPATI NON MERITANO QUESTO“

Comunicato integrale

Dopo le proteste della Federazione Autonoma dei Sindacati dei Trasporti inviate alla Direzione Regionale di Trenitalia e alla Giunta Regionale delle Marche sullo “strano” bando di selezione riservato ai soli residenti di Ancona e Provincia, arriva un atto ispettivo a firma Elena Leonardi, Fratelli d’Italia.
Ho accolto la protesta del sindacato dei ferrovieri e della Provincia di Fermo che si è espressa, in ugual misura, contro questa paradossale iniziativa”. Un bando – prosegue la capogruppo regionale di Fratelli d’Italia - per capotreno e per tecnico commerciale vincolato ai soli residenti nella provincia di Ancona. La protesta, inviata anche a Ceriscioli, evidenzia il fatto che esiste un Contratto di Servizio stipulato dalla Regione con Trenitalia; difatti, ricorda Leonardi nell’interrogazione, dal 2015 ad oggi la Regione ha “sborsato” varie centinaia di euro al fine della garanzia del trasporto pubblico su rotaia e per l’ammodernamento di vari treni. Inoltre le proteste ufficiali sono state indirizzate anche all’assessore Sciapichetti al quale ora la Leonardi chiede se ci sono stati interventi nei confronti di Trenitalia per conoscere le motivazioni di un bando di ricerca personale così geograficamente “selettivo”. La rappresentante del partito di Giorgia Meloni chiede inoltre quali risposte sono state fornite alle missive di FAST-Marche e della Provincia di Fermo aventi ad oggetto “assunzioni in Trenitalia e disparità tra province della Regione Marche e, infine, cosa molto importante, se la Regione Marche, in vista di futuri bandi di reclutamento personale di Trenitalia SpA Direzione Marche, si è impegnata o si sta impegnando affinché essi siano liberamente accessibili a tutti i cittadini marchigiani.
Tali modalità di pubblicazione di bandi potrebbero verificarsi anche in futuro con reiterazione della disparità di trattamento evidenziata? La Regione si attivi, conclude Leonardi, e fornisca il dettaglio su quanto avvenuto.

DISAGI SULL’AUTOSTRADA A14: PRESENTATA UN’INTERROGAZIONE AL MINISTRO PER CHIEDERE TEMPI, CHIAREZZA E LA RIDUZIONE DEI PEDAGGI


Comunicato integrale

Il deputato marchigiano Francesco Acquaroli ha presentato un’interrogazione al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per chiedere chiarezza e tempi di intervento per il ripristino della viabilità sul tratto sud delle Marche dell’autostrada A14.
“Cercheremo di inserirla sul question time in commissione e di farci rispondere il prima possibile dal ministro De Micheli – ha affermato il deputato di Fratelli d’Italia –  chiediamo prima di tutto se si conoscono i tempi di ripristino della viabilità su un tratto che rappresenta uno snodo fondamentale per la viabilità della nostra Regione e del versante adriatico del nostro Paese. Tratto di A14 che oggi vive consistenti disagi, a seguito del sequestro delle barriere new jersey e della conseguente chiusura di una corsia di marcia e della corsia di emergenza quando è presente. La situazione è critica, esistono tratti percorribili soltanto ad una corsia, creando gravi disagi che si riversano anche nella viabilità urbana ed extraurbana in un’area della nostra Regione sempre molto trafficata . Auspichiamo che il Governo si impegni con la Società Autostrade per l’abbattimento, anche parziale, del pedaggio autostradale fino a che persista questa situazione di evidente disagio, perché è inaccettabile pagare per stare in coda per ore”.
 Già oggi la nostra Regione presenta delle criticità oggettive sulla viabilità dell’entroterra, senza una Pedemontana che consente lo spostamento nord-sud, con tutti i noti problemi sia sul completamento della 76 che sulle lungaggini per il tratto che dovrebbe collegare il fabrianese, al camerte e al muccese fino alla 77. Inconcepibile complicare la viabilità anche sull’asse costiero paralizzato, senza intervenire concretamente.
“Sappiamo bene che nell’immediatezza non si possono chiedere interventi importanti come una bretella, una ferrovia o una strada nuova – conclude Acquaroli – ma delle risposte veloci sono doverose, alle quale seguano, però, degli interventi altrettanto veloci per togliere questi tappi e limitare quanto più possibile i disagi per chi viaggia”.