venerdì 4 ottobre 2019

La città merita rispetto. Nuovo affondo di Montegranaro tra la Gente (con vasta documentazione fotografica)


Comunicato integrale

Terminata l’impetuosa e frenetica attività amministrativa pre-elettorale dello scorso maggio, la città è ripiombata nell’incuria in cui è vissuta negli ultimi anni. Forse, causa il rilassamento e l’appagamento del risultato delle urne, la Sindaca Mancini e l’Assessore Basso a giudicare dall’incuria in cui versa Montegranaro, si stanno concedendo un lungo riposo.



Dopo la denuncia delle condizioni del nostro Cimitero Monumentale, riprendiamo il nostro tour di altri luoghi cari ai Montegranaresi. Queste (nelle immagini, ndr) sono le condizioni dello spazio antistante il Campo Sportivo La Croce, meta quotidiana di tanti e tanti montegranaresi.




Va anche detto, per quanto riguarda i lavori di bitumatura e sistemazione del manto stradale dell’anello che gira sul perimetro del comparto sportivo, che non più di due anni fa furono effettuati notevoli lavori e rilevanti spese a carico di tutti i cittadini per la sistemazione in occasione dei mondiali di ciclismo rotariani, svoltisi lo scorso dall’8 al 10 settembre 2017.




Ci chiediamo e chiediamo all’Assessore Basso, se la qualità dell’opera di sistemazione del manto stradale di due anni fa sia stata correttamente eseguita e se le condizioni di pulizia del complesso siano di suo gradimento.




Ci chiediamo, e chiediamo alla Sindaca Mancini, di volerci spiegare perché vi sia una deliberata e scientifica azione di trascuratezza dei beni pubblici e delle fontane cittadine più in particolare, costate fior di quattrini alla città, oggi tutte spente e rimaste prive manutenzione sotto la sua amministrazione.
Montegranaro merita più rispetto.

I Consiglieri del Gruppo MONTEGRANARO TRA LA GENTE












DALLA MOZIONE DEL CAPOGRUPPO FRATELLI D'ITALIA, ELENA LEONARDI, L'INTITOLAZIONE DEL PIAZZALE ANTISTANTE ALLA SEDE DELLA REGIONE MARCHE (PALAZZO LEOPARDI) AD EMANUELA LOI, PRIMA AGENTE DONNA UCCISA IN SERVIZIO NELL'ATTENTATO A PAOLO BORSELLINO


Comunicato integrale

“È il mio lavoro: non posso certo tirarmi indietro”. Così rispondeva la giovane Emanuela Loi ai suoi famigliari preoccupati per il nuovo incarico di servizio a Palermo, una delle prime donne italiane al servizio scorte. A lei, per ricordare il sacrifico e il grande coraggio della prima agente donna della Polizia di Stato a restare uccisa in servizio, assieme al magistrato Paolo Borsellino e ad altri quattro colleghi, sarà intitolato domattina, sabato 5 ottobre alle ore 10, il piazzale antistante l'ingresso della sede della Regione Marche (Palazzo Leopardi).
L'iniziativa era nata da una mozione della capogruppo di Fratelli d'Italia, Elena Leonardi, approvata all'unanimità dall'assemblea legislativa. “Sono molto orgogliosa di questa intitolazione – ha dichiarato la consigliera Leonardi – che assume molteplici significati. Prima di tutto quello fondamentale del mantenere alta l'attenzione alla lotta alla mafia, anche attraverso il ricordo delle sue vittime e la memoria dei fatti accaduti nel nostro Paese. Per questo domani saranno presenti anche dei giovani, perché è soprattutto nella loro direzione che devono andare queste iniziative. Giovani così come era Emanuela Loi, che ha perso la vita a 24 anni. Una giovane donna, fra le prime nel servizio scorta e la prima a restare uccisa in servizio. Ho voluto fortemente imprimere tramite il consiglio regionale l'intitolazione di quello che è un luogo simbolo, l'ingresso della stessa assemblea legislativa marchigiana, quello che spesso accoglie anche i cittadini che vogliono far sentire la propria voce durante le manifestazioni. Un segnale forte, per il quale ringrazio tutti i colleghi consiglieri, che viene anche a seguito dell'accordo tra la Commissione Pari Opportunità e l'Anci Marche per favorire la toponomastica al femminile, ancora troppo poco diffusa nel nostro Paese. Un riconoscimento al sacrificio, alla dedizione, al coraggio espressi nel servizio, alla vita stessa e all'esempio di Emanuela Loi, insignita della Medaglia d'oro al valor civile. Non da ultimo, nel ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa intitolazione, il mio pensiero va alla famiglia di Emanuela, alla sorella Claudia che domani sarà con noi per questo momento così sentito, e a tutte le famiglie dei militari e degli agenti caduti in servizio”.