venerdì 9 agosto 2019

Cara Selvaggia ti scrivo…


Cara Selvaggia,
mi sarei voluto presentare a te seguendo il tuo esempio, usando quella cosa che a te pare sagacia, sarcasmo, ironia, e parlarti magari fingendomi il Padreterno, come hai fatto tuo col tuo “amico” Matteuccio nelle vesti della Madonna. Ma poi ho pensato che, in questo modo, sarei stato io stesso tacciabile della stessa accusa che ti sto muovendo, ossia di sciocchezza, per cui ti parlo senza filtri, con le mie sembianze umane.
Non te la faccio tanto lunga, hai visto mai ti stanchi di leggermi, sempre che mai mi leggerai, con tutte le cose che avrai da fare e i sermoni che dovrai scrivere: il motivo per cui ti scrivo è per provare a farti capire il perché, secondo me ma non soltanto, l’accusa che tu fai a Matteuccio tuo (dico così perché ti vedo davvero tanto interessata da quest’uomo) fondamentalmente può essere rigirata contro di te. Perché se è vero, come è vero, che Matteuccio abusa agevolmente della religione e, in qualche maniera, si prende gioco dei credenti, come mi pare di capire vorresti sottolineare, la stessa cosa la fai tu: ti prendi gioco dei credenti.
Sono due modi differenti di prendere per i fondelli la gente: Matteuccio approfitta delle debolezze di taluni, facendo breccia nella loro mente utilizzando espedienti religiosi che, nella realtà, non credo gli appartengano; tu, invece, li prendi proprio in giro. La differenza, cara Selvaggia, è che il credente intelligente può salvarsi da Matteuccio ma non può salvarsi da te, dal tuo scherno. Il tuo disprezzo per i cattolici non è solo verso quelli più deboli e vulnerabili, il tuo è generalizzato.
È tristissima quest’epoca: vediamo la politica scadere nel triviale, nell’uso di trucchetti di prestidigitazione, nella rappresentazione della fenomenologia rappresentata un tempo da Umberto Eco riferendosi al mondo dei media, e trasferita nelle istituzioni. E vediamo chi la racconta, questa politica, adeguarsi, appiattirsi, fare lo stesso gioco dando uno spettacolo ancor peggiore di chi è oggetto della critica. Purtroppo per me, l’anagrafe mi consente di ricordare ben altri livelli in politica e ben altri livelli in chi la politica la raccontava, la criticava, la spronava a fare meglio per il bene di tutti. Oggi la politica è quello che è, e chi ha il compito, la missione, il talento per darle un indirizzo migliore, per spronarla a fare bene, riesce a superarla in sciattezza e sciocchezza.
Certo, i plausi non ti mancano. Si misura tutto a like, in questi tempi bui. Ma sei una persona intelligente e credo tu sia in grado di capire che non sono i like di Facebook a cambiare le cose. Ci vuole impegno, ci vuole aspirare al bene, puntare in alto. Credo tu debba decidere se vuoi essere censore, nel senso nobile del termine, o circense. Se ti interessa divertire o essere utile. In ogni caso, fingendoti la Madonna, tanto divertente non sei, credimi, a parte per qualche scimmietta ammaestrata molto simile ai cattolici che credono al pio Matteo. Serve intelligenza, Selvaggia, per uscire da questo pantano. Non le scenette da Drive In.

Luca Craia



giovedì 8 agosto 2019

GRUPPO "MARCHE E SALUTE": "DOPO I SOPRALLUOGHI ALL'OSPEDALE DI FABRIANO, PER LA CAMPAGNA DI ASCOLTO SULLA SANITA' REGIONALE, RILEVATE PESANTI CRITICITA' PER LE QUALI SI AUSPICANO URGENTI INTERVENTI"

Comunicato integrale

Prosegue a Fabriano la campagna di ascolto del gruppo "Marche e Salute" sulle necessità più urgenti del sistema sanitario regionale, rivolta in particolare agli addetti ai lavori e ai pazienti.
Dopo le visite del 22 e del 26 luglio agli ospedali di Amandola, San Benedetto del Tronto e Senigallia oggi si sono tenuti i colloqui e la visita all'ospedale di Fabriano.
Si sono resi disponibili il direttore dell'area vasta 2 Giovanni Guidi e la direttrice del presidio di Fabriano, Jesi e Senigallia Stefania Mancinelli.
"Marche e Salute" ha espresso le sue preoccupazioni sul tema del personale e delle sue ricadute sulla gestione dell'emergenza e di alcuni reparti, tra cui in particolare pediatria e ortopedia che a breve vedrà il pensionamento del suo primario.
Presenti all'incontro il senatore Sergio Romagnoli con i referenti di Marche e Salute Mauro Sclavi e Fernanda Marotti, affiancati dall'onorevole Patrizia Terzoni.
“Dall’incontro sono emerse le solite, costanti, gravi e ormai croniche carenze di personale medico in molti reparti. È una situazione inaccettabile che costringe il personale in servizio a turni massacranti e provoca rischi costanti per la salute degli utenti. Mi farò quindi promotore di azioni forti per analizzare eventuali interruzioni di servizio pubblico e per combattere questa grave situazione di cui il principale responsabile è il Governatore Ceriscioli, artefice ormai da anni del disastro in cui versa la sanità pubblica nelle Marche”, lo dichiara Sergio Romagnoli, Portavoce in Senato del Movimento 5 Stelle e tra i Fondatori di “Marche e Salute”
Entro agosto Marche e Salute visiterà anche gli ospedali di Macerata e di Urbino per ascoltare i referenti di tutte le province.
Marche e Salute è una rete regionale di cittadini che attraverso la partecipazione desidera contribuire al miglioramento del servizio sanitario.

Per informazioni: gruppo facebook Marche e Salute.

Il Prefetto fa cancellare la scritta contro Salvini. E ci voleva il Prefetto?


La notizia la dà Il Resto del Carlino di oggi, perché a Montegranaro, d’estate, non succede solo che si facciano le foto sorridenti i politici, capitano anche le cose. Così il fatto che la fontana del Villaggio dello Sport fosse stata imbrattata da qualche imbecille con scritte ingiuriose contro Salvini, che abbiamo segnalato sulla pagina Facebook de L’Ape Ronza domenica scorsa, non è passato inosservato anche se così poteva sembrare.
Poteva sembrare che fosse rimasto inosservato perché, da domenica scorsa, non si era mosso niente. Nessuno aveva ritenuto opportuno andare a rimuovere quella scritta che, oltre a rappresentare un danno a un bene pubblico, era anche il sintomo di una deriva violenta e antidemocratica, deriva che sembra colpire maggiormente quelli che la parola “democratico” ce l’hanno nel nome del partito che votano o, comunque, quelli che si pongono idealmente come difensori della democrazia e della libertà, dove per libertà dovrebe esserci anche quella di pensiero, anche quando il pensiero non combacia con il loro.
Poi è arrivato il Prefetto di Fermo che, venuto a conoscenza del fatto, evidentemente valutandolo nella sua reale gravità, ha ordinato, secondo il Carlino, al Comune di Montegranaro di rimuovere immantinente la scritta. Così quello che il Comune di Montegranaro non ha fatto di sua sponte, lo ha dovuto fare dietro un ordine preciso, mandando un operaio. Miglior figura avrebbe fatto agendo di sua iniziativa prima che arrivasse il Prefetto a imporglielo e, magari, visto che c’era, pulendo anche l’interno della fontana  che, da anni, è stato fatto diventare un acquitrino.

Luca Craia