mercoledì 7 agosto 2019

“GOVERNO DELLO ZERO”. CERISCIOLI SFRUTTA I TRE ANNI DEL TERREMOTO PER FARSI CAMPAGNA ELETTORALE E NASCONDERE L'INEFFICIENZA DELLA REGIONE”


Elena Leonardi (Fratelli d'Italia): “Vergognoso, la giunta regionale chieda scusa ai terremotati. Le ragioni della comunità ferita strumentalizzate da chi dovrebbe essere attore fondamentale della ricostruzione”.

Comunicato integrale

Il vicecommissario alla ricostruzione, Luca Ceriscioli, e la Giunta regionale, sfruttano l'anniversario dei tre anni dei tragici eventi sismici che hanno colpito le Marche per fare una becera campagna politica contro il Governo, dimenticando di essere una delle cause dello stallo della ricostruzione del centro Italia.
Un triste teatrino quello di cui si sono resi protagonisti gli esponenti della Giunta regionale durante la conferenza stampa che sarebbe dovuta servire per fornire alla comunità il rendiconto a tre anni dalle scosse che hanno devastato le Marche. Un momento che sarebbe potuto essere sfruttato per fare una stima di quanto fatto e di quanto ancora da fare, per analizzare le necessità e le problematiche della comunità duramente colpita, per fornire numeri concreti e dettagliati sull'andamento della ricostruzione.
E invece il vicecommissario alla ricostruzione, Luca Ceriscioli, cosa fa? Sfrutta i terremotati per gli scopi politici del centrosinistra, sbeffeggiando l'attuale esecutivo sui risultati ottenuti nell'ultimo anno, a suo dire “zero”. Dieci le slide presentate in conferenza stampa che avrebbero dovuto contenere i numeri del sisma e che si sono trasformate in un manifesto politico a tutti gli effetti. Sei di queste slide per attaccare il Governo, una per ricordare i fondi stanziati dal governo precedente, anche se Ceriscioli dimentica che la maggior parte delle risorse è arrivata dall'Unione Europea, e altre tre slide per dire “quello che ha fatto la Regione Marche”. Anche in questa ultima parte, il centrosinistra dimentica che le “Risorse per lo Sviluppo”, quelle cioè del Psr e del Por Fesr, sono stanziate dall'Europa, e che la Giunta ha solo avuto il compito di indirizzare, spesso e volentieri fuori dal cratere e non di certo – dati e graduatorie alla mano – favorendo prioritariamente le zone più duramente colpite. Non da ultimo, la Regione sottolinea di aver autorizzato (tramite l'Ufficio ricostruzione) 2791 pratiche di ricostruzione privata per 415 milioni di euro, e 223 di quella pubblica, per 121,5 milioni di euro, dimenticando anche in questa circostanza di dire che in tutto le pratiche presentate siano 8170 e che in totale gli immobili danneggiati nelle Marche siano circa 46 mila.
Avvilente vedere questi giochetti fatti sulla pelle di chi ha perso tutto e aspetta da tre anni uno spiraglio di luce per continuare a credere nel futuro di questo splendido ma sfortunato territorio e nel veder ripagati i sacrifici di una vita.
Lungi dalla sottoscritta difendere questo Governo, del quale Fratelli d'Italia non fa parte, ma questa è una gravissima strumentalizzazione: Ceriscioli oltrepassa la linea di confine e confonde il suo ruolo istituzionale da quello di appartenente ad un partito politico, e fa diventare la ricostruzione – che deve a tutti i costi rimanere una questione extra-partitica – uno strumento di propaganda.
Più e più potevano e dovevano essere le occasioni dove far valere le proprie ragioni e sottolineare le gravi criticità che attanagliano l'avvio reale della ricostruzione, soprattutto i tavoli istituzionali e di concertazione, gli stessi dove si prendono le decisioni e si scrivono le norme.
E se è vero che tutti ci aspettavamo sicuramente di più dall'attuale esecutivo, bisogna ricordare al professore di matematica, Luca Ceriscioli, che come lui stesso afferma “siamo a tre anni dal sisma e ad un anno dall’insediamento del nuovo Governo”, nei precedenti due anni il Governo era targato come la sua stessa parte politica e che qualsiasi numero moltiplicato per “zero”, fa sempre “zero”.

Elena Leonardi - Capogruppo Fratelli d'Italia al Consiglio regionale delle Marche

TAV: il Senato boccia la mozione 5 Stelle. La spaccatura nel Governo è conclamata. Si vota?


Serviva un pretesto buono per far cadere questo governicchio sul quale avevamo posto tanto fiducia e che, almeno a me, ha deluso profondamente. Ora il pretesto ci sarebbe, anche se, come sempre, c’è da vedere la volontà delle parti, ossia se si vuole tirare a campare o prendere atto che non c’è più una maggioranza. Il Senato ha oggi bocciato la mozione del Movimento 5 Stelle, una mozione anti-Tav che andava contro sia a quanto espresso dallo stesso Premier Conte che alla logica delle cose. Avoglia a ripetersi che il Governo non c’entra e che la questione investe esclusivamente il Parlamento: l’organo legislativo italiano oggi ha espresso la volontà di proseguire con i lavori della Tav, e il Movimento 5 Stelle è in nettissima minoranza. Ha sfidato il suo alleato e il suo stesso Premier e ha perso. Ora le conseguenze possono essere catastrofiche per il Governo stesso ma forse molto meno per il Paese, aprendo di fatto la possibilità che si vada presto a votare. Del resto, Salvini lo aveva detto: la questione del voto si risolverà prima di settembre, ossia ad agosto, ora. Stiamo a vedere.

Luca Craia

IL CENTRODESTRA BOCCIA LA SANITA’ REGIONALE. “La miglior rappresentazione del fallimento della Giunta regionale”


Comunicato integrale

Conferenza stampa dei gruppi consiliari del centrodestra questa mattina a Palazzo Marche, sede dell’Assemblea legislativa. Dai consiglieri regionali di Lega nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Area popolare è arrivata l’ennesima bocciatura alla Giunta Ceriscioli, a partire da un’analisi cruda, ma purtroppo rappresentativa della realtà, della situazione della Sanità marchigiana.
Un fallimento sotto ogni punto di vista – hanno detto in coro i rappresentanti del centrodestra – dall’organizzazione complessiva alla totale assenza di programmazione, fino ai più recenti scandali che stanno interessando la parte più amministrativa, ma che non possono che avere delle chiare responsabilità di ordine politico.
I nodi sono sempre quelli noti, liste d’attesa, progressiva perdita della sanità di prossimità, mobilità passiva, con l’aggiunta, però, della considerazione che, proprio su questi temi, il presidente Ceriscioli aveva formulato precise promesse in senso migliorativo.
Nulla di tutto ciò. Anzi. Assistiamo giorno dopo giorno ad un peggioramento della situazione, con utenti, ma anche personale medico e sanitario in fibrillazione, in attesa di un piano sociosanitario che, non soltanto, tarda a venire, ma che è ben lungi dall’essere condiviso.
I consiglieri del centrodestra segnalano anche la pessima integrazione che la Giunta regionale sta perseguendo tra pubblico e privato, per il fatto che quest’ultimo si sta sostituendo al primo nella fase diagnostica e poco in quelle fasi di cura e assistenza dove ce ne sarebbe magari necessità, ispirandosi al modello regionale del Veneto e della Lombardia.
E poi, ancora, la fuga dei primari, perché chiamati ad operare in un contesto di assoluta precarietà e mediocrità, per finire alla sempre minor attenzione nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, anziani, non autosufficienti e bambini in età prescolare che avrebbero bisogno di interventi mirati e che, invece, sono sempre più soli e abbandonati.