giovedì 1 agosto 2019

LEGGE SULLA CANAPA INDUSTRIALE – ELENA LEONARDI: GRAVE ERRORE TOGLIERE I RIFERIMENTI ALLA ESTRAZIONE DI SOSTANZE STUPEFACENTI


L'ESPONENTE DI FRATELLI D'ITALIA: STUPITA PER L'ASSENZA DI NORME LEGATE AL CONTROLLO E AL RISPETTO DELLE CIRCOLARI MINISTERIALI SUI LIVELLI DI LIMITI DI THC

 Comunicato integrale

"Emendamenti di buon senso" – così li definisce la capogruppo di Fratelli d'Italia Elena Leonardi – "quelli che avevo presentato in Consiglio Regionale in merito alla discussione della proposta di legge sulla filiera della canapa industriale". "La commissione competente prima ed il consiglio regionale poi hanno ritenuto evidentemente che un sistema dei controlli e di sanzioni efficaci non serva poi tanto". La Leonardi difatti aveva inteso introdurre, con quattro emendamenti, una norma che regolasse i controlli sulle coltivazioni al fine del rispetto dei parametri del tasso di THC entro i limiti di legge.
Ritenevo importante che le norme regionali escludessero in maniera tassativa ogni attività finalizzata alla produzione ed estrazione di sostanze stupefacenti, tanto che – prosegue Leonardi – è lo stesso Ministero che ha formulato la legge nazionale, ad affermare, con una precisa circolare, che i limiti, se superati, vanno intesi come coltivazione di canapa da sostanze stupefacenti e che pertanto occorre agire se si riscontrano queste situazioni". "Una prevenzione efficace sarebbe stata migliore con il recepimento delle mie osservazioni". Difatti, con un altro emendamento della stessa capogruppo di Fratelli d'Italia, si affermava che "nei casi in cui ai soggetti destinatari dei fondi regionali venisse disposto il sequestro della piantagione, o la sua distruzione, da parte dell'Autorità Giudiziaria, ad essi dovrebbero essere revocati i contributi pubblici" che, lo si ricorda, sono soldi di tutti i cittadini". "La mia posizione contro ogni tipo di droga è conosciuta e ovviamente non sono contraria alla coltivazione della canapa per usi industriali ma non vorrei mai che contributi pubblici possano andare alla produzione per il cosiddetto "uso ricreativo".
Leonardi aveva a tal fine introdotto il concetto di mancata partecipazione a bandi regionali o del Programma Europeo di Sviluppo Rurale se si riscontravano coltivazioni con livelli di sostanze stupefacenti oltre i limiti di legge. Forse i firmatari della medesima l'hanno sottoscritta un po' troppo velocemente o, come capita per il solito vizio della sinistra, su questi temi si è sempre "molto morbidi e permissivi"?.
La stessa commissione ha ritenuto difatti di togliere due riferimenti, che la Leonardi aveva richiesto di inserire, legati proprio al divieto e al superamento dei livelli di sostanze stupefacenti nella canapa coltivata, oltre che alle specifiche varietà ammesse alla coltivazione medesima, escludendo "ogni altra attività finalizzata alla produzione e alla estrazione di sostanze stupefacenti". Un'altra occasione persa da questa maggioranza regionale nel dare un segnale univoco di legalità e di supporto alle forze di polizia impegnate ogni giorno nel contrasto alle attività illecite, cannabinoidi compresi.

Affido minori, la preoccupazione della Lega con un sit-in del Gruppo Consiliare


Comunicato integrale

 

Il Gruppo Consiliare regionale della Lega Marche nella giornata odierna  ha espresso la propria preoccupazione riguardo il sistema degli affidi dei minori con un sit-in davanti al Tribunale per i Minori di Ancona al quale hanno partecipato associazioni a tutela della famiglia e tanti  cittadini arrivati anche da fuori Regione.

Gli esponenti della Lega, Sandro Zaffiri e Marzia Malaigia,  hanno cosi dato seguito all'atto ispettivo presentato i giorni scordi al Presidente della Regione Marche con l'obiettivo di avviare una puntuale verifica, su tutto il territorio regionale, del percorso di affido dei minori.
Per i Consiglieri leghisti l’affidamento dovrebbe garantire ai minori un ambiente affettivamente idoneo ed in prima istanza all' interno della loro famiglia d'origine. Qualora le condizioni richiedessero un affidamento ad una famiglia affidataria,  il sistema deve essere ingrado di garantire appieno  l’interessato nel suo percorso di crescita sia fisica che psicologica. Per i consiglieri la finalità sottesa all’intervento deve essere duplice: da un lato il sostegno del minore, dall’altro il sostegno alla sua famiglia di origine.
Partendo dall’attuale norma di riferimento per l’affido e il mantenimento di minori, gli esponenti della Lega hanno evidenziato come sia necessario attivare controlli scrupolosi al fine di verificare l'effettivo sostegno genitoriale offerto alle famiglie d'origine in difficoltà e l'avvio di un’attività ricognitiva e di verifica delle attività connesse alla comunità di tipo familiare che accolgono i minori, per garantire davvero la loro tutela.
Al termine del sit-in i consiglieri sono stati ricevuti dal Presidente del Tribunale  ricevendo una volontà di intento di modificare l'assistenza al minore che va ricercata maggiormente all'interno del suo sistema familiare.

Sandro Zaffiri
Marzia Malaigia


mercoledì 31 luglio 2019

Ti ho visto


Sì, sì, ma io ti ho visto, sai? Ti ho visto sbiancare quando hai letto che erano stati due “nordafricani”. Ti ho sentito che esclamavi “o’ porca puttana! Adesso chi li sente, i leghisti?”. Ti ho visto anche startene in silenzio, senza il minimo segno di indignazione, di preoccupazione, di empatia. E poi il sollievo. Ti ho visto anche lì, sai? Ti ho visto esultare e dire: “sono Americani!”. Ti ho visto fregarti le mani: “adesso ve la do io, brutti fascisti-razzisti-decerebrati!”. E ancora nessun segno di indignazione, di preoccupazione, di empatia.
Ti abbiamo visto in tanti, mica solo io. Così come ti abbiamo visto in tanti montare la tua rabbia col telecomando quando hai visto la foto con la benda. Ah, quella sì che ti ha indignato, che ti ha preoccupato, che ti ha fatto provare un peletto di empatia per quel “povero” ragazzo vessato, maltrattato, torturato con una benda di cotone, in quel momento, l’hai provata. Prima no, prima non era il caso, non era opportuno e, in fin dei conti, non te l’aveva detto nessuno di indignarti.

Luca Craia

Il Maresciallo Fausto Foresi lascia Montegranaro per Fermo. Gratitudine a questi eroi in divisa.

Gli eroi andrebbero celebrati quando possiamo farlo davanti a loro. Per questo mi sento di ringraziare con forza e mai abbastanza il Maresciallo Fausto Foresi che oggi lascia Montegranaro per prendere servizio a Fermo. Foresi è arrivato a Montegranaro dodici anni fa come brigadiere e, in questi dodici anni, è stato a dir poco prezioso per la città e per il territorio circostante. Basti citare quel tragico marzo 2011 con le Marche colpite da una fortissima alluvione che causò danni e vittime. Foresi non esitò a gettarsi tra le acque dell’Ete Morto per salvare una donna che era rimasta intrappolata nella sua auto trascinata dall’impeto del fiume in piena.
Questo gesto gli valse la medaglia d’argento al valore civile e un encomio, ma l'atto indubbiamente eroico non è sufficiente a descrivere l’impegno e la dedizione che Fausto Foresi ha sempre dedicato al suo servizio di Carabiniere. Fausto è stato fino a oggi lo specialista di reati informatici in seno alla stazione di Montegranaro. È grazie soprattutto alle sue ricerche che è stato individuato e fermato un pericoloso pedofilo pakistano. Ma il suo ruolo in seno a indagini e azioni è sempre stato determinante, raggiungendo risultati ragguardevoli nella lotta allo spaccio di stupefacenti.
Insomma, che Fausto Foresi lasci la nostra stazione è una cattiva notizia per Montegranaro. La buona è che resterà a vivere in paese, e potremo continuare a godere della sua splendida persona. Per intanto credo che tutta la cittadinanza gli debba immensa gratitudine, sperando di testimoniargliela con queste poche indegne righe. Grazie Maresciallo, e in bocca al lupo!

Luca Craia