giovedì 14 febbraio 2019

Fermo, Lucentini: la Lega sostiene i pastori sardi insieme al Ministro Centinaio, mentre Forza Italia piange sul latte versato.


Comunicato integrale

Il tentativo di attribuire la responsabilità della protesta dei pastori sardi all'attuale governo da parte degli esponenti di Forza Italia marchigiani, è ridicolo e grottesco. Il senatore Cangini e il commissario regionale Fiori, evidentemente dimostrano di non conoscere il nostro territorio,  probabilmente per il fatto che nelle Marche siano stati catapultati da altre regioni, solamente per essere eletti. Ma più grave è la sterile e ingiustificata posizione assunta dai consiglieri forzisti espressione del nostro territorio,  il consigliere Jessica Marcozzi e Piero Celani,  che hanno definito imbarazzante la presenza di esponenti della Lega alla manifestazione di protesta dei pastori fermani.
Cari consiglieri regionali, sono stati i pastori di origine sarda a contattare il sottoscritto Mauro Lucentini, quale Commissario Provinciale della Lega e a chiedermi di essere al loro fianco insieme a tutto il direttivo provinciale fermano nel gesto dimostrativo del versamento del latte.
Rivendichiamo con orgoglio la nostra partecipazione alla mobilitazione per dimostrare condivisione e vicinanza ad una categoria in fortissima difficoltà. Sostegno non solo metaforico, come siamo stati abituati a vedere nel recente passato da questi signori che oggi ci attaccano, sostenendo l'assenza di una chiara linea del Governo che a loro dire avrebbe scatenato la protesta, ma vicinanza concreta.
Vogliamo infatti ricordare che Matteo Salvini e il ministro Gianmarco Centinaio hanno già istituito un tavolo per il prossimo 21 febbraio per costituire una commissione nazionale con pastori,  produttori e industriali del settore latte ovino, alla quale anche i pastori fermani parteciperanno insieme ad una delegazione umbra e ed una toscana. Devo per questo ringraziare il Senatore Paolo Arrigoni e l’Onorevole Giorgia Latini che da subito hanno contattato il Ministero per far si che queste rappresentanze (libere da sindacati) fossero ugualmente ricevute da Centinaio.
Considerata l'assenza della Regione sarda a trazione PD, con l'attuale governo, lo stato torna a fare lo stato. Obiettivo sarà quello di fissare un prezzo minimo del latte uguale per tutta la filiera,  eventualmente anche con una quota di sovvenzione. Cari consiglieri Marcozzi e Celani,  continueremo con orgoglio e impegno ad essere in mezzo alla gente nelle piazze e nelle strade, per conoscere e capire sempre di più e meglio le esigenze dei cittadini. Per noi contano i fatti e dare risposte concrete ai problemi, motivo per cui, a differenza vostra, saremo vicini alla delegazione marche-umbria-toscana che incontrerà il ministro Centinaio.

Convivere con lo straniero che ti sputacchia la macchina

In realtà siamo migliorati, nel senso che, fino a pochi mesi fa, la macchina me la graffiavano. In questo modo mi hanno fatto danni piuttosto seri, poi ho messo la telecamera nell’abitacolo e pare che, almeno per ora, abbiano smesso. Per sputare, però, non bisogna avvicinarsi troppo, è più facile. E quindi ecco qua che la mia macchina diventa una sputacchiera. Non solo la mia, tutte le macchine della mia famiglia.
Nella cultura araba, che poi somiglia molto alla nostra di qualche anno fa, sputare addosso o in prossimità di una persona è un gesto di profondo disprezzo. L’arabo che ti deve dimostrare, a te o a se stesso, quanto ti odi, sputa sul tuo percorso prima o dopo che ci sei passato, sputa sui nostri simboli, sulle cose a cui teniamo. Potessero fare di più, ne sono convinto, lo farebbero, ma per ora si limitano allo sputo. E, credetemi, salire in macchina e trovarsela piena si catarri espettorati da chissà chi non è piacevole per niente.
Non è facile convivere in questa situazione. Mi rendo conto che questa gente spesso mi veda come un nemico, semplicemente perché racconto come si vive, da stranieri in patria, in una sorta di ghetto di stranieri dove l’Italiano è diventato minoranza, oppure perché resoconto i piccoli atti criminali che vedo e che stanno uccidendo un paese che è mio, è stato della mia famiglia e della mia comunità da sempre e ora sta precipitando in un degrado inaccettabile.
Sono razzista? Se vi fa piacere, pensatelo pure. Non serve ricordare quello che ho fatto nella mia vita anche per gli stranieri, la convivenza più che pacifica, direi amichevole, coi primi Magrebini che sono arrivati in zona. Ma quando ci sono i problemi io sono abituato ad affrontarli e a cercare di risolverli. La persona intelligente dovrebbe capirlo e aiutarmi a farlo, anche se vado contro alcuni suoi conterranei. Perché, vedete, bastano due stranieri bastardi per farli apparire tutti bastardi, e l’unica maniera per evitarlo è denunciare per primi i comportamenti sbagliati, non sputare o graffiare la macchina di chi lo fa.

Luca Craia

mercoledì 13 febbraio 2019

Case popolari. Antonelli prova a cambiare il regolamento a Montegranaro. Mozione nel prossimo Consiglio.


È passato un anno da quando le associazioni montegranaresi aventi per oggetto sociale la tutela del centro storico, Arkeo, Città Vecchia e Il Labirinto, incontrarono i rappresentanti dei Gruppi Consigliari per promuovere delle modifiche al regolamento di assegnazione degli alloggi popolari. La volontà delle associazioni era di evitare quello che sta accadendo ovunque e in ogni settore ove vi siano sussidi e aiuti per le classi più deboli, ossia che cittadini stranieri, per effetto di meccanismi che non tengono conto delle reali condizioni economiche dei soggetti, siano palesemente avvantaggiati rispetto ai cittadini italiani. Il concetto è semplice: equiparare i diritti in modo di non ghettizzare ulteriormente zone urbane già in situazioni di degrado.
Da quell’incontro uscimmo con un impegno da parte di tutte le forze politiche, in particolare da quelle di maggioranza, perché si studiassero le modifiche da apportare al regolamento comunale ma, a oggi, l’intento non è stato rispettato né si ha avuta alcuna notizia del tavolo che sarebbe dovuto sorgere già da un anno.
Ecco allora che il Presidente del Consiglio Comunale, Walter Antonelli, che è sempre stato molto sensibile sull’argomento e per primo interpretò politicamente questa necessità, si smarca e si muove da solo, presentando in Consiglio Comunale una mozione che impegna il Consiglio stesso a modificare il regolamento nei termini del patrimonio immobiliare del richiedente l’abitazione. La mozione di Antonelli va a intervenire proprio sul criterio con cui, fino a oggi, si è soltanto stimato il patrimonio immobiliare presente in Italia. Antonelli vorrebbe introdurre la certificazione del patrimonio immobiliare in patria, dando la possibilità di autocertificarsi per un anno, dopo di che sarà obbligatorio fornire un documento ufficiale che attesti quanto e se si possiede in immobili.
La mozione è lineare e perfettamente condivisibile, perché parte da un principio di equità. Del resto, su questo principio, si erano dette concordi tutte le forze politiche cittadine. Per questo motivo ci sarebbe da aspettarsi una sua approvazione unanime. Ma, come ben sappiamo, in politica tutto è possibile, per cui attenderemo che la mozione arrivi in aula per vedere come i Gruppi Consiliari si muoveranno.

Luca Craia