mercoledì 9 gennaio 2019

Il Comune di Montegranaro pulisce il centro storico prima del Comitato e lo convoca. Senza iniziative forti il buon senso non esiste.


È stato necessario organizzare una manifestazione popolare per smuovere il Comune di Montegranaro sulla questione del centro storico. In oltre quattro mesi, da quando è nato il Comitato “Paese Mio”, gli assessori competenti per le varie materie che interessano il paese antico non hanno mai dato alcun riscontro alle ripetute richieste di incontro da parte del Comitato, richieste sempre espresse con il massimo della costruttività. Ora, a pochi giorni dall’iniziativa programmata per domenica prossima, quando i cittadini di Montegranaro andranno direttamente a pulire le vie del paese antico, improvvisamente si vara in fretta e furia un piano di pulizia e si convoca il Comitato per ragionare insieme.
Tutto questo non può che renderci soddisfatti, in quanto il nostro intento non è certo quello di mettere in difficoltà l’Amministrazione Comunale, ma soltanto di ottenere l’attenzione dovuta sui tanti problemi che attanagliano il centro storico di Montegranaro. Che il Comune organizzi finalmente la pulizia del quartiere è un fatto estremamente positivo, così come accogliamo positivamente la convocazione nei nostri confronti per un incontro previsto per la prossima settimana.
Rimane, però, il rammarico perché tutto questo si poteva fare molto prima, fin dalla nascita del Comitato, se l’Amministrazione Comunale, anziché ignorarci come ha fatto per mesi, ci avesse subito ascoltato. Andremo all’incontro di giovedì 17 gennaio con spirito costruttivo e con l’intento di collaborare per migliorare e ottimizzare le azioni che si vorranno mettere in campo, azioni che, comunque, potevano già essere in attuazione già da molto tempo.
La manifestazione di domenica prossima è comunque confermata: saremo in giro per il centro storico: se ci sarà da pulire puliremo, se troveremo pulito faremo un plauso al Comune. Ma non deve essere sempre necessario attuare azioni forti per ottenere quello che si potrebbe avere applicando semplicemente il buon senso.

Luca Craia

Montegranaro: il Comune vince la causa ma ha già pagato


Vittoria del Comune di Montegranaro nella causa civile che lo opponeva alla Cooperativa Il Mosaico. La ditta, che gestiva l’asilo nido comunale, chiedeva un pagamento che l’Amministrazione Gismondi ritenne non dovuto, così come il Commissario Prefettizio che sostituì Gismondi dopo il tradimento dei bassiani. Il Mosaico proseguì la propria azione legale fino a giungere, durante l’attuale consiliatura, all’emissione di un decreto ingiuntivo contro il Comune per circa 90.000 Euro. 
Di fronte a tale decreto il Comune decise di pagare, riservandosi di fare ricorso. Il ricorso è quindi stato vinto, secondo il giudice il Comune non doveva quei soldi alla ditta, come avevano giustamente considerato sia Gismondi che il Commissario Ianieri. Solo che, nel frattempo, il Comune ha pagato e ora c’è da vedere se sarà in grado di recuperare la somma versata e se la ditta sia ancora operativa. Un bel guazzabuglio che sicuramente avrà ripercussioni politiche, soprattutto in vista di una campagna elettorale che si annuncia particolarmente incattivita.

Luca Craia

Quillo traliccio vrutto e 'rrugginito

Una vecchia filastrocca che scrissi anni fa e che, purtroppo, è ancora attualissima, visto che gli anni passano ma non si muove nulla, nel centro storico di Montegranaro. Domenica i cittadini di Montegranaro, quelli più innamorati del proprio paese, andranno a pulire il centro storico. Passeranno anche sotto questa impalcatura. 
Se mai te capitesse na matina
de svegliatte co l’idea dentro la testa
de fa na caminata mattutina
sotto la piazza do’ non se fa festa,
te rtroeristi dentro a un paesetto
co quattro strade strette rrampicate.
Le case, tante vecchie e diroccate
e qualche d’una pure senza tetto.
A caminà pe una strada scura
te ve pensato: “ce vole li stivali”;
specie se sotto na vrutta impalcatura
te vai a nfilà passenne tra li pali.
Arzi la testa e vedi tavoloni
de legno fraceto che pare vo cascà
che sta tenuti co fili e du bulloni
e al Padreterno te vai a raccomannà.
Perché là sopre, oltre a li piccioni,
ci sta de tutto, tegole e mattoni,
che un jorno o n’andro, se tira un po’ de vento,
se te va bene de piji no spavento.
Senti un rumò venì da lo traliccio:
ncassi la testa e collo spiccio spiccio,
che se ogghi e jornara fortunata
quella che casca è solo na cacata.

Macerata. Guineano rapina, minaccia la polizia e torna libero. “Io vi mangio, la legge non può farmi nulla”. A quanto pare è vero.


Aveva commesso un furto in una copisteria di Macerata. Scoperto, era passato alle minacce, anche contro gli agenti di polizia che sono intervenuti sul posto. Secondo il Corriere Adriatico, l’uomo avrebbe detto: “io vi taglio a pezzi e vi mangio, Italiani di merda. La legge in Italia non può farmi nulla”. Aveva ragione.
Infatti l’uomo, un Guineano di 22 anni, arrestato il 15 giugno scorso, è già libero grazie al patteggiamento che gli ha ridotto la pena e alla condizionale. Non è stato rimandato in Guinea, non sta in galera, è libero di fare quello che gli pare, magari di rapinare ancora e, hai visto mai, di mangiarsi qualche italiano.

Luca Craia