sabato 19 settembre 2015

Montegranaro e Arkeo: in calo turismo e investimenti. Come sta andando l’azione di Arkeo?



Come ogni fine estate mi accingo a resocontare, in qualità di Presidente dell’associazione Arkeo che, per prima nella storia di Montegranaro, ha intrapreso iniziative sistematiche per la promozione turistica di Montegranaro, l’andamento dei flussi turistici convogliati in paese per nostro tramite. Quest’anno è più complicato perché non è facile capire quali siano i flussi che arrivano tramite il nostro lavoro e quelli che, invece, derivino dall’impegno del Comune che, nel frattempo, ha iniziato a occuparsi di turismo (in modi discutibili) ma non con la nostra collaborazione.
Non sono, quindi, in possesso di numeri più o meno certi come negli anni passati, quando i turisti che visitavano Montegranaro erano conseguenza della nostra esclusiva promozione. Posso, però, affermare con una certa sicurezza che il numero c’è una flessione sensibile. Nell’anno 2013/2014 avevamo sfiorato le 3000 visite tra Sant’Ugo e il paese in generale mentre ad oggi abbiamo quasi dimezzato le presenze.
Questo è senz’altro dovuto a diversi fattori che vorrei analizzare. Prima di tutto va considerato l’effetto novità degli anni passati, effetto che sta gradualmente sciamando perché gli appassionati che non avevano mai visto Sant’Ugo prima, ora in gran parte l’hanno visitata. C’è stato anche un calo delle visite provenienti da lontano, almeno nel periodo estivo, mentre in quello invernale continuano gli arrivi di persone dal nord Italia e dall’estero. Potrebbe essere un segnale di un cambiamento del turismo nostrano che si sta gradualmente concentrando sul locale.
Infine c’è il calo dell’impegno stesso di Arkeo nella promozione. È un calo che non dipende dalla nostra volontà ma dal fatto che non si è riusciti a creare una sinergia tra l’ente pubblico e la nostra associazione che pure opera nel settore da anni con risultati apprezzati e con un know how acquisito e di valore. Anzi, va detto che il Comune di Montegranaro spesso si è messo in contrasto con le nostre iniziative creando una dicotomia con l’Archeoclub che nulla di buono ha portato. Siamo stati costretti a ridurre lo sforzo promozionale sul web, a congelare i rapporti di collaborazione con le associazioni di categoria (tra l’altro danneggiate dall’uso indiscriminato di guide improvvisate anche per iniziative a pagamento) e con le altre associazioni a noi simili con le quali avevamo intessuto una serie di rapporti di scambio.
Abbiamo anche ridotto gli investimenti. Come è noto Arkeo non chiede e non ha mai chiesto sovvenzioni economiche ma ha sempre investito i propri fondi, ottenuti con il tesseramento, le libere donazioni dei soci e le offerte dei visitatori, nel recupero di beni culturali montegranaresi. Quest’anno abbiamo dovuto tenere ferme le iniziative anche in funzione del fatto che le nostre entrate derivanti dalle offerte dei visitatori sono nettamente calate a causa delle “concorrenza” di Comune e Archeoclub.
Altro motivo per cui non abbiamo ancora destinato gli avanzi di bilancio del 2014/15 ad alcuna opera è dovuto al giudizio negativo circa l’azione di promozione turistica del Comune, completamente sbagliata, priva di un progetto generale e di una visione di insieme, totalmente incentrata sull’apparenza mediatica ma senza alcuna sostanza. Investire in un contesto di questo tipo è impossibile. Attenderemo tempi migliori.

Luca Craia

venerdì 18 settembre 2015

Come ti butto via i soldi pubblici



Prendo spunto da una discussione nata sul gruppo Facebook de L’Ape Ronza (e ringrazio l’amico Dino Pesci per aver sollevato la questione) per manifestare stupore su come si spendono i soldi dei contribuenti a Montegranaro. Infatti la delibera 143 del 27/8/2015 dichiara che il settore LL PP è attualmente sottopotenziato e si avvarrà della collaborazione del Geometra Bevilacqua Antonio. Questa collaborazione costerà 4000 Euro l’anno. Quindi non capisco: come mai un professionista come Giuseppe Trapè, uomo di grande esperienza all’interno dell’Ufficio Tecnico Comunale, ampliamente titolato e, oltretutto, con un inquadramento piuttosto importante, è stato trasferito ai servizi culturali e si vanno a spendere ulteriori danari per un altro professionista? Non si potrebbero ottimizzare le risorse che si hanno?

Luca Craia

Perché sostituire Gaudenzi costa? Non c’è gente generosa in maggioranza?



Esce oggi sul solito Corriere Adriatico, voce ufficiale del Comune di Montegranaro, un articolo stupefacente. L’articolo parla di un costo da sostenere in conseguenza delle dimissioni di Paolo Gaudenzi dal Consiglio di Amministrazione della Farmacia Comunale. Il tono è quello a cui ormai siamo abituati, quello della maestra che bacchetta il monello birichino e gli dice “hai fatto la marachella e ora le paghi le conseguenze”. Un atteggiamento puerile, ridicolo, niente affatto costruttivo ma, soprattutto, disinformante.
In sostanza si vorrebbe far credere che, con le dimissioni di Gaudenzi dovute al fatto che la sua nomina al Consiglio di Amministrazione era incompatibile e, in quanto tale, illegale, ora la collettività dovrà pagare 4000 Euro all’anno al nuovo consigliere che sarà nominato prossimamente. Cattivi cattivi! Avete fatto cadere il nostro Paoletto e ora vi tocca pagare.
Ma perché ci tocca pagare? Perché Gaudenzi non percepiva indennità. E il nuovo consigliere, che sarà nominato dalla maggioranza e che, quindi, si presume sia un uomo di fiducia della maggioranza stessa, non potrebbe rinunciare anch’egli all’indennità come aveva fatto Gaudenzi? Dei tanti supporter della giunta Mancini che sicuramente amano Montegranaro, non ce ne sarà almeno uno disposto a lavorare per il bene comune senza tornaconto economico? Ma davvero l’unico generoso in maggioranza e dintorni era Gaudenzi?

Luca Craia