giovedì 1 giugno 2017

Elezioni amministrative lontane, ma le manovre cominciano. Prima analisi preeliminare.



Mentre Montegranaro soccombe sommersa dagli sterpi e le erbacce, mentre i canestri da basket all’aperto si lasciano inermi divorare dalla ruggine, mentre le fontane inaridiscono e si spaccano, le strade si deprimono e affondano, mentre il terremoto sembra ci sia stato solo ieri, mentre l’ufficio tecnico evacua ma con molta calma, mentre le chiese sono chiuse come vuole Venditti in tempo d’esami, mentre arriva rumoreggiando l’ennesimo Veregra Street, mentre gli operai lavorano quarantott’ore al giorno per finire in tempo viale Gramsci, mentre la scuola finisce ma i lavori di adeguamento sismico sono solo echi lontani di chiacchiere inconcludenti, cominciano le manovre elettorali.
Ediana Mancini
Non si vota a Montegranaro. Non si vota quest’anno e non si voterà nemmeno l’anno prossimo, a meno di implosioni o collassi di maggioranze risicate ma radicate a poltrone e armadi chiusi a chiave. Però ci si comincia a muovere. Lo ha ufficializzato la nostra Sindachessa nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale fornendoci, in un colpo solo, due informazioni importanti: la prima è che, per Viviamo Montegranaro il candidato sarà Mauro Lucentini. La Mancini lo ha indicato come “competitor”, quindi le voci che circolano sulla sua investitura sono arrivate pure a lei. Ma, dicendo questo, l’algida bionda che governa Montegranaro ha anche ammesso di essere lei la candidata della sua coalizione o che, quantomeno, spera di esserlo.
In effetti è presto per dirlo. Lucentini è sicuramente l’uomo di punta del grosso dell’opposizione. Sembra delinearsi, infatti, un’alleanza di larghissimo respiro che comprende Viviamo Montegranaro, Sel e, forse, e dico forse, il gruppo di Gianni Basso che, però, è come il gatto di Trapattoni: meglio non nominarlo se non ce l’hai nel sacco. Il Cinquestelle dovrebbero correre da soli, non sono compatibili con altre forze. A sinistra, anzi, a sinist-destr, dovrebbe rimanere tutto com’è, squadra che sfascia non si tocca.
Mauro Lucentini
Una corsa a tre, dunque? Forse. Forse anche a due, perché i Cinquestelle continuano a ripetere che si presenteranno alle elezioni solo se potranno presentare una lista seria e competitiva, cosa che pare non facilissima, visti anche i criteri di scelta del movimento che non candida chi è già stato candidato, escludendo così un buon numero di persone “appassionate” di politica e riducendo sensibilmente il numero dei potenziali candidati. Ma potrebbe anche essere una corsa a quattro: ci sono voci che parlano di una riproposizione di Mariani con una lista a sé. Mariani, nell’ultima tornata, non aveva fatto un gran bottino di voti, ma qualche centinaio di crocette le aveva raccattate. Da qui due ipotesi: o si candida per far perdere voti a qualcuno o sta trattando per mettere qualche candidato nelle altre liste. O forse non è vera la voce, chissà.
Giovanni Battista Mariani
Comunque il gioco, come sempre, pare essere tra Viviamo Montegranaro e la coalizione PD-Ubaldiani. Sono loro, salvo sconvolgimenti imponderabili, a rappresentare la maggioranza dei Montegranaresi. Molto dipenderà dai candidati sindaco: Lucentini è forte ma non fortissimo: gode di grande stima, coordina l’ente presepe ed è rispettato dalla maggior parte delle associazioni, è sicuramente molto preparato e capace di amministrare con cognizione di causa. Ma non è benvoluto come lo era Gismondi e non è l’uomo nuovo come va di moda proporre di questi tempi. Non è certa la sua candidatura, tanto che dice ripetutamente che, nel suo gruppo, ci sono personalità in abbondanza capaci di guidare un’amministrazione comunale, ed è vero.
Una riunione del Movimento 5 Stelle
In ogni caso, se la controparte dovesse davvero confermare la Mancini, l’attuale minoranza avrebbe gioco facile: la sindachessa, ad antipatia, è quasi imbattibile. Ha amministrato e sta amministrando male, gli errori compiuti sono tutti lì a testimoniarlo. La base che dava sicurezza alla coalizione tre anni fa si sta sgretolando, il Pd è ai minimi storici e, per quanto di elettori indottrinati ce ne siano ancora tanti, non sono più così tanti come un tempo. Il supporto di Ubaldi può essere importante ma anche lui è in nettissimo calo di popolarità tanto che sta cercando di racimolare consensi tra le società sportive promettendo ed elargendo. E, comunque, non credo che la Mancini possa avere gioco facile nella sua candidatura interna: ci sono diversi galli nel pollaio, tra cui lo stesso vicesindaco ma anche e soprattutto il giovane e rampante Roberto Basso, la cui sete di potere è evidentissima.
Comunque vada, chi vincerà avrà in eredità un Comune con le casse vuote, senza capacità di spesa e di contrarre mutui, con contratti e impegni pluriennali già firmati. Insomma, non la vedo bella. Ma da qui a due anni tutto può succedere.

Luca Craia

Grande Cinema a Montegranaro

Guarda il video 

mercoledì 31 maggio 2017

I Luoghi Insoliti delle Marche, grande successo editoriale che promuove il nostro territorio.




Dopo cinque anni dall’uscita della prima edizione de I Luoghi Insoliti delle Marche, la collana di guide turistiche che illustrano perfettamente le parti forse più belle della nostra Regione, quelle fuori dai grandi circuiti ma che incantano immancabilmente il visitatore, la Claudio Ciabochi Editore può tirare le somme e dirsi soddisfatta. Sono 10.000 le copie vendute, un numero ragguardevole per una pubblicazione di pregio. Ma soprattutto va rimarcato il ruolo che questa collana ha rivestito nel lancio di analoghe opere, sempre del fotografo ed editore fabrianese, dedicate ad altre regioni come l’Umbria e la Toscana e le città di Roma e Firenze. E altre ne verranno, perché Claudio Ciabochi è molto attento e sensibile e di progetti ce ne sono molti, come il libro “E adesso che fai, vai via?” dedicato alle opere messe in salvo dopo il terremoto il cui ricavato è destinato al restauro di una di esse. Insomma, una grande soddisfazione, ampliamente meritata, che prelude a nuove e altrettanto grandi iniziative.

Luca Craia

Anticipo per i lavori di somma urgenza. Ci vuole coraggio a chiamarlo anticipo.




Per carità, tecnicamente è un anticipo, perché la somma totale ancora non si vede. Ma suona grottesco chiamare anticipo l’erogazione di 6.400.000 Euro ai Comuni e alle Province colpiti dal terremoto per far fronte ai lavori di somma urgenza effettuati per la messa in sicurezza degli edifici. Si tratta del 70% del totale dovuto e, se pensiamo che questi lavori sono stati in gran parte già svolti da mesi, capiamo perché il termine “anticipo” sia quanto meno stonato. Nel frattempo le ditte che hanno eseguito i lavori hanno probabilmente pagato i materiali e sicuramente, si spera, pagato gli stipendi agli operai. L’iter burocratico e bla bla bla, ma penso che anche i burocrati gradiscano ricevere puntualmente il salario.
Comunque i soldi sono arrivati ad Ancona e, a breve, giungeranno nelle casse di Province e Comuni. “Un atto importante per le imprese del territorio che con il 70% di anticipazione possono continuare a operare a favore delle nostre comunità” ha detto il Presidente Ceriscioli che, invece di farsi un vanto di questo cosiddetto anticipo, meglio farebbe a scusarsi per il ritardo.

Luca Craia

“Ubaldi ci toglie i soldi dalle tasche”. Parola di Gastone Gismondi

Riceviamo e pubblichiamo

BINGO!!!
Finalmente le bugie vengono a galla come le scelte scellerate che hanno sempre contraddistinto l'attuale amministrazione. La recente pubblicazione dei dati del report territoriale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, consente purtroppo a Montegranaro di essere considerato il Comune della Provincia in cui si paga l’IMU più alta con ben 847 Euro pro-capite, praticamente il doppio della media nazionale.
L’aliquota IMU applicata dal nostro Comune è del 10,60%, ossia il massimo che la legge consente, e ricordiamo anche che l’addizionale comunale, la TARI, e tutte le imposte comunali sono costantemente ai livelli massimi consentiti: un vero salasso per i cittadini a fronte di una pessima gestione della macchina amministrativa.
Purtroppo stiamo verificando quello che dicevamo, dai banchi dell’opposizione, da tre anni a questa parte. Ma la cosa più grave, e forse più sconcertante, sono state le recenti dichiarazioni che l’Assessore Ubaldi ha rilasciato per giustificare tale scellerata politica tariffaria. Secondo Ubaldi il dato del gettito pro-capite è influenzato dal grande livello di contribuenti morosi visto che quasi il 23% dei cittadini non paga l’imposta e che circa 800.000 euro non vengono riscossi dal Comune e, cosa ancora più grave, denuncia che la stortura sta nel fatto che Montegranaro abbia un tessuto produttivo e un numero di capannoni industriali sovradimensionato per la città.
A questo punto un paio di considerazioni, a fronte di una così preoccupante risposta, giungono spontanee.
1 – Il grande livello delle morosità è diretta conseguenza delle tariffe troppo alte che non possono essere onorate dai cittadini : questo dato, oltre che far riflettere, deve indurre alla successiva considerazione che gli 800.000 Euro non riscossi dal Comune costituiscono un’ulteriore penalità per i 4 mila cittadini che, invece, pagano l’IMU, visto che su di essi debbono essere spalmate ulteriori  200 euro in media di morosità, quelli non pagati dai morosi, portando così il conto individuale da Euro 847 ad oltre 1.000 euro annue, ossia un vero e proprio stipendio.
2 – Quale politica industriale vuole perseguire Ubaldi e tutta l’Amministrazione Mancini?
Sentire che il problema di Montegranaro è la sovrabbondanza di capannoni e che l’Amministrazione sta favorendo la retrocessione di aree edificabile e, in una parola, sta assecondando il processo di declino industriale purtroppo già in atto, ci fa accapponare la pelle. Montegranaro è il paese produttivo per eccellenza del territorio, una realtà industriale copiata ed ammirata in tutto il mondo, una vera e propria eccellenza e non può avere al suo governo cittadino personaggi così modesti.
Chiediamo con forza, oltre a presentare il conto e a condannare una politica tributaria sbagliata e dannosa per i cittadini, quale sia il vero intendimento dell’Amministrazione circa il sostegno alle aziende ed agli imprenditori. Quali sono le misure che vuole porre in essere e come vorrà battersi il nostro vice sindaco per il rilancio produttivo del paese?
Speriamo che ci sia qualcosa di concreto e non ci si limiti allo sterile Consiglio Comunale aperto dello scorso 4 marzo, dove molto si è dibattuto, ma niente si è fatto circa le problematiche della crisi: la dimostrazione vi  è stata con la recente notizia della chiusura della Camera di Commercio provinciale e del conseguente silenzio dei nostri amministratori.
Insomma siamo preoccupati. Purtroppo quello che avevamo previsto per lo scriteriato livello di tassazione IMU si è verificato, come pure verifichiamo quotidianamente l’inadeguatezza dei nostri amministratori e l’assoluta assenza di scelte industriali per il rilancio del paese.

Gastone Gismondi