lunedì 21 novembre 2016

Convocato il Consiglio Comunale, accolta la mozione del Movimento 5 Stelle contro l'inceneritore

È stata inserita all’ultimo punto all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio Comunale di Montegranaro prevista, in prima convocazione, per mercoledì 30 novembre, la mozione del Movimento 5 Stelle denominata "opposizione alla realizzazione di un inceneritore nelle Marche". È una mozione importante che, se approvata, impegnerebbe l’Amministrazione Comunale a emettere una ordinanza di divieto circa la costruzione di impianti di incenerimento dei rifiuti sul territorio comunale di competenza. 
Sarebbe un provvedimento quanto meno opportuno in vista del progetto di realizzazione di un impianto di questo tipo nella Regione Marche voluto dal Governo Renzi. Non si sa dove questo impianto dovrebbe sorgere ed è quindi giusto tutelare la salute dei cittadini di Montegranaro legiferando preventivamente. C’è da augurarsi un’approvazione unanime del Consiglio Comunale anche se, vincesse il Sì al referendum, sarebbe tutto inutile in quanto queste competenze non spetterebbero più ai Comuni ma sarebbero accentrate a Roma. Una ragione in più per votare no.

Luca Craia

Il Consiglio Comunale fa concorrenza al Comitato per il No



Era previsto per mercoledì 30 novembre un incontro pubblico del Comitato per in No al referendum del 4 dicembre a Montegranaro. Era stata protocollata da tempo, in Comune, la richiesta di poter utilizzare l’aula di Palazzo Francescani, quella stessa aula dove si riunisce il Consiglio Comunale, e si dava per scontato che la cosa era fattibile, anche perché, nella stessa ubicazione, si è già tenuto un incontro (tra l’altro andato pressochè deserto) del Comitato per il Sì.
E invece la sorpresa: il giorno 30 viene convocato il Consiglio Comunale, quindi l’aula non è più disponibile. È difficile pensare che non si sia fatto caso all’accavallamento delle due cose. È facile, invece, pensare a un escamotage, considerando anche che il PD, partito di maggioranza, appoggia il Sì. Visto che siamo agli ultimissimi giorni prima del voto, impedire un incontro che spieghi le ragioni del No è molto utile alla causa del Sì.
Magari, invece, è stata solo una svista, una delle tante che questa Amministrazione Comunale compie. Ma, conoscendo i soggetti e il loro “raffinato” modus operando fatto di piccole e grandi cattiverie, prepotenze e uso estremo del potere, penso male, facendo peccato e magari acchiappandoci.

Luca Craia

I genitori attivi di Porto San Giorgio



Volevo raccontarvi questa piccola storia che a me pare positiva, ancorché nella drammaticità degli eventi legati al sisma. È l’esempio di come la gente si occupi delle cose pubbliche e, quando occorre, si dia da fare piuttosto che rimanere inerti a guardare e, magari, criticare a debita distanza. I genitori degli alunni di una scuola di Porto San Giorgio erano preoccupati perché l’ultimo piano dello stabile, dopo l’ultimo terremoto, presentava diverse crepe. Hanno chiesto ripetutamente di trasferire le aule dell’ultimo piano al piano terra, dove comunque c’era spazio sufficiente, ma la risposta della direzione didattica era che si poteva fare ma non c’era personale per svolgere l’operazione di trasferimento di mobili e attrezzature. Così sabato mattina i genitori si sono rimboccati le maniche e hanno fatto il trasloco. Hanno smontato banchi e armadietti e li hanno portati dal secondo al piano terra. Un lavoro svolto in una mattinata da tanta gente di buona volontà, preoccupata per i figli ma pronta a darsi da fare per la propria comunità.
Io la storia ve l’ho raccontata. Ognuno poi può trarre le sue conclusioni.

Luca Craia