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domenica 6 dicembre 2015

Nemo profeta in Montegranaro


La sigla dell'accordo tra Arkeo (Luca Craia) e Gruppo Speleo Cavità Artificiali del Cai (Massino Spagnoli) nel 2011

I Comune di Montegranaro ha sostenuto la pubblicazione del resoconto della prima parte di esplorazioni del nostro sottosuolo pagandone i costi di stampa. Lo studio dei nostri ipogei, le grotte, parte nel 2011 su un’idea del direttivo di Arkeo che chiede al gruppo Speleo Cavità Artificiali del Cai di Fermo di prestare la loro professionalità al progetto e alla Libera Comunità Il Labirinto di prestare la loro esperienza. Nasce così un gruppo di lavoro omogeneo che, per anni, andrà per cunicoli, talvolta rischiando per via dei pericoli insiti nell’esplorazione del sottosuolo, per fornire a Montegranaro un quadro esaustivo di quello che c’è sotto i nostri piedi. I frutti di questo lavoro, che deve ancora essere completato ma che, comunque, sono interessanti e degni di essere divulgati, sono contenuti nel volume scritto a tre mani da Massimo Spagnoli del Cai e da Dino Gazzani e Luca Craia di Arkeo che, grazie anche al fondamentale aiuto di Simone Perticarini del Labirinto, tracciano un quadro piuttosto preciso del sottosuolo montegranarese.
Giustamente il Sindaco, Ediana Mancini, è stata chiamata a scrivere due parole di introduzione al volume. Ebbene, in queste parole Ediana Mancini ringrazia giustamente il Cai, ma non dice una parola una su Arkeo e Il Labirinto. Sopravvivremo, per carità, ma un po’ di amarezza viene. Nemo profeta in patria, si sa, ma almeno l’oggettività dei fatti.

Luca Craia

venerdì 24 aprile 2015

Grotte allagate ma non pericolose



A maggior precisazione di quanto riportato dall’articolo odierno del Corriere Adriatico, Arkeo e Il Labirinto ritengono che la presenza di acqua, per quanto cospicua, all’interno dell’ipogeo di piazza Mazzini non desti, almeno al momento, preoccupazioni circa la staticità degli edifici e della piazza stessa. Ricordiamo che l’ipogeo insiste solo parzialmente al di sotto dei palazzi mentre si estende nella sua quasi totalità sotto la piazza stessa. La presenza di acqua è più o meno costante e potrebbe comportare problemi strutturali solo nel lunghissimo periodo.
L’invito che le nostre associazioni rivolgono al Comune è di intervenire per un drenaggio definitivo dell’acqua, creando un sistema di riflusso che ne scongiuri l’accumulo in futuro. Questo non tanto per questioni legate alla sicurezza strutturale quanto per creare un circuito visitabile. L’investimento sarebbe minimo e il ritorno decisamente interessante, visti i risultati conseguiti da altre località che hanno aperto i loro ipogei alle visite. 

Luca Craia

sabato 15 novembre 2014

Grotte, Arkeo e Speleo Cai – in preparazione i risultati della mappatura



È ormai in fase conclusiva il lavoro di mappatura degli ipogei montegranaresi portato avanti ormai da quattro anni da Arkeo, Gruppo Cavità Artificiali del CAI di Fermo e Il Labirinto. Le cavità più importanti sono state rilevate, studiate, catalogate (fatta eccezione per due ipogei di cui stiamo ancora cercando l’accesso).
Ora si apre la fase due che prevede l’organizzazione dei dati raccolti per poi giungere alla pubblicazione degli stessi. Stiamo già lavorando alla stesura di un testo destinato alla stampa, a firma di Massimo Spagnoli per la parte speleologica, Dino Gazzani per la parte geologica e tecnica e Luca Craia per quella storica con la fondamentale consulenza di Simone Perticarini. Nel testo saranno riportati tutti i risultati dello studio effettuato sotto ogni punto di vista, con schede tecniche e storiche esaustive e un ricco corredo fotografico.
Possiamo a questo punto affermare che Montegranaro è dotata di un sistema di cavità artificiali complesso e notevole, di origine medievale, che presenta interessantissime tracce storiche. Questo sistema è parzialmente apribile al pubblico e può essere utilizzato sia turisticamente che come struttura espositiva con investimenti relativamente bassi. Tutti i dettagli saranno presenti nella pubblicazione che stiamo allestendo e che stimiamo possa essere pronta per la prossima primavera.

Luca Craia