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giovedì 23 luglio 2015

Retrocessioni? Altro che Carneade…



Confesso, non ci ho capito un granchè su questa cosa delle retrocessioni mica ci ho capito un granchè… dunque vediamo: l’Amministrazione Comunale, in un attimo di sensibilità verso i problemi economici dei cittadini di Montegranaro, dopo averli caricati di un’altra tassetta niente male, pensano bene di consentire ai proprietari di appezzamenti di terra che in passato avevano fatto domanda perché la loro proprietà fosse inclusa nel Piano Regolatore Generale come edificabile (o che se la sono ritrovata tale così, senza colpo ferire) di retrocedere, appunto, la qualifica di questi terreni e farli tornare non edificabili. Il fine sarebbe quello di abbassarne il valore e pagarci meno tasse.
Fin qui tutto bene, anzi, pare una manovra corretta che va nella direzione di aiutare la gente a superare questo momento economico. Ma, fatemi capire, così facendo il Comune non subisce un danno? Non avrà un decremento delle entrate? Questo decremento è stato quantificato? Speriamo di sì. Ho riascoltato con attenzione gli ultimi momenti del recente Consiglio Comunale, momenti che, lì per lì, mi erano sfuggiti vuoi per l’ora tarda vuoi perché, dopo aver ascoltato l’intervento di Beverati la mia attenzione ha subito un calo drastico. Direi che si è fatto un pastrocchio niente male, e non si capisce a beneficio di chi.
Allora: Carlo Pirro, del Movimento 5 Stelle, dice giustamente che trova strana la scarsa pubblicità che si è data alla cosa. In realtà pochi ne sono venuti a conoscenza, diciamo gli addetti ai lavori o poco più, tanto che, mi pare, sono giunte solo una cinquantina di domande mentre ce se ne sarebbero potute aspettare molte di più. Questo potrebbe essere positivo, visto che, sempre a sentire Pirro, ci fossero state più domande sarebbe stato un bel guaio per le casse comuni. Però, in questo modo, si va a inficiare il principio che dovrebbe aver mosso l’iniziativa, ossia di aiutare economicamente la gente. Insomma, così si aiuta la gente, ma solo quella che ne era a conoscenza. Un pelino discriminatorio.
Se poi è vero quello che dicono Gismondi e Lucentini, ossia che qualche retrocessione potrebbe somigliare più a una variante al PRG, qualcosa non torna davvero. Le varianti, a Montegranaro, finora hanno solo creato guai. Ma forse davvero non ci ho capito niente. Speriamo che qualcuno mi spieghi.

Luca Craia

martedì 9 giugno 2015

In consiglio arriva un’altra variante. Probabile scontro con Sel.



È il quarto punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, convocato in prima battura per giovedì prossimo e in seconda per sabato, l’ennesima variante al Piano Regolatore a cui l’amministrazione Mancini deve mettere mano. Si tratta della richiesta di un’unità produttiva, intenzionata ad ampliare lo stabile, di edificare sull’area verde spostando quest’ultima sull’area edificabile. Le ragioni sono che, in questo modo, i costi di intervento si ridurrebbero sensibilmente.  A quanto si sa la variante avrebbe ottenuto il placet dell’Ufficio Tecnico e, quindi, pare sia volontà della maggioranza di approvarla. Ma c’è qualcosa che stride.
In effetti non si capisce, almeno per uno che osserva dall’esterno, come mai questa abbia il favore dell’Amministrazione Comunale mentre la variante della lottizzazione Bisacci, che tanti problemi sta portando a livello legale, sia stata bocciata. Così, a occhio, a situazione è molto simile. Come mai la variante Bisacci era contraria alla politica di questa Giunta mentre quest’ultima no? E non si era detto e ripetuto che questa amministrazione non avrebbe consentito più varianti al PRG? Solo che, in un solo anno, ne ha approvata una, è in procinto di approvarne un’altra mentre ne ha bocciata una terza non difforme dalle altre due. Strano.
La cosa non dovrebbe essere sfuggita a Eros Marilungo, Consigliere di maggioranza eletto nelle liste di Sel che già si era astenuto sulla votazione relativa alla variante Bisacci perché non vedeva il motivo della bocciatura quando, poco prima, si era approvata una variante analoga. All’epoca la cosa fece discutere perché Marilungo non spiegò in Consiglio la sua posizione ma lo fece dopo, in maniera anche chiara e ragionando da tecnico. Va detto che Eros Marilungo è, appunto, l’unico vero tecnico che siede in Consiglio Comunale e forse in materia ha qualche competenza in più degli altri. Credo, quindi, che ci sarà battaglia, almeno se l’esponente di Sel vorrà dimostrare coerenza con le scelte fatte in precedenza. Oltretutto qualche mal di pancia pare di registrarlo nelle fine della sinistra montegranarese, finora piuttosto bistrattata dalla maggioranza di cui fa parte che pare abbia costituito un direttorio di cinque persone che decide tutto e gli altri, compreso il Presidente del Consiglio, si devono adeguare. Seguiremo attentamente.

Luca Craia