Il disinteresse manifestato dal Sindaco per la questione sollevata da
Walter Antonelli, Presidente del Consiglio Comunale, circa la necessità di
rivedere il regolamento di assegnazione degli alloggi popolari in modo da
evitare che i cittadini stranieri siano favoriti, cosa che accade oggi con la
normativa attuale, pare stia condizionando l’atteggiamento di tutta la
politica. Si è concluso, infatti, con un nulla di fatto l’incontro voluto dallo
stesso Antonelli sul tema.
L’incontro, in realtà, era nato già sotto pessimi auspici, con il
brutto botta e risposta tra lo stesso Antonelli e il Sindaco avvenuto via mail
e letto in tempo reale da tutti i Consiglieri Comunali. Il Sindaco si era
arrogato (impropriamente) il diritto di convocare l’incontro, diritto poi
esercitato nei fatti, in quanto a fissare la data della riunione è stata
proprio Ediana Mancini. Si è così giunti a un incontro piuttosto imbarazzante,
condizionato dalle accuse mosse da Antonelli alla Strappa che già creavano un
clima gelido, e dalle dichiarazioni violente del gruppo legato al vicesindaco
Ubaldi, Gioventù Libera, che lasciano pochi margini per ricucire i rapporti tra
Giunta e Presidente del Consiglio Comunale.
In questo scenario l’argomento case popolari è diventato giocoforza
secondario, e certamente l’amministrazione Mancini non l’ha esaltato più di
tanto proprio per evitare che si creino spaccature di ordine ideologico tra gli
ubaldiani, sempre più agguerriti e aggressivi, e la parte progressista della
maggioranza. Ci si è lasciati con un classico “creeremo un tavolo” che, nel
politichese nostrano e visti i precedenti (vedi varie proposte dei
Cinquestelle), si traduce in un “non ci interessa e non faremo niente”.
Peccato che, così facendo, si lascia lettera morta di una volontà
popolare molto forte, che sta interpretando bene, per esempio, il gruppo non
rappresentato in Consiglio di Fratelli D’Italia. Speriamo che, almeno loro, continuino
a fare pressione perché si risolva questa problematica, magari seguiti dalla
minoranza che, comunque, si è detta propensa alla modifica regolamentare, specie
ora che gli alloggi popolari di Montegranaro sono passati, con pilatiana
strategia della Mancini, all’Erap.
Luca Craia