Visualizzazione post con etichetta enduro. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta enduro. Mostra tutti i post

domenica 5 febbraio 2017

Montegranaro sulla cima del mondo



Ha sangue montegranarese, di prima mano, il terzo classificato all’IRC, l’Intercontinental Rally Challenge per la categoria moto. Albert Arrà, nipote se non figlio di Montegranaro, Giacomozzi per parte di madre e erede di una delle famiglie storiche di Montegranaro, anche se nato a Sarnano, ha conseguito il prestigiosissimo risultato a bordo della sua Ktm dopo aver rischiato di arrivare primo ed essere stato tradito dal GPS che lo ha fatto piombare in decima posizione. Oggi, nell’ultima tappa del Callenge che ha attraversato Marocco, Mauritania e Senegal, ha recuperato ed è riuscito a salire sul podio, conquistando un terzo posto che è preziosissimo. Albertino, come qualcuno a Montegranaro ancora lo chiama, vive in Spagna dove gestisce un ristorante di cucina italiana in Andalusia insieme alla compagna, ma ha salde radici marchigiane e montegranaresi. Dobbiamo essere orgogliosi. Grazie Albert, perché hai portato in alto anche il nome di Montegranaro.
                                      
Luca Craia

sabato 4 febbraio 2017

Un po’ di Montegranaro in gara all’Intercontinental Rally.



È una delle gare di endurace più famose e prestigiose al mondo, l’Intercontinental Rally, una competizione motoristica durissima che si snoda tra Marocco, Mauritania e Senegal a cui partecipano diverse categorie di mezzi, tra auto e moto. Quest’anno, per la seconda volta, in sella a una Ktm c’è Albert Arrà, un ragazzo di trentacinque anni di Sarnano ma che vive in Spagna, in Andalusia, dove gestisce in ristorante di cucina italiana insieme alla sua compagna Margherita. Quello che probabilmente pochi sanno è che Albert ha origini montegranaresi, essendo i nonni e la mamma di Montegranaro, essendo nipote del noto Adamello Giacomozzi, fondatore della Bartistan.
Albert sta conducendo un’ottima gara, basti pensare che fino all’altro ieri era primo e ora è decimo a causa di un inconveniente al GPS, apparecchio indispensabile in questo tipo di gara in cui il pilota è assolutamente solo immerso in una natura pericolosa e ostile. Direi, quindi, che dovremmo tutti tifare per lui che ha un pezzetto di cuore nel nostro paese. La gara si concluderà domani, per cui… in bocca al lupo, Albert!
                                      
Luca Craia